novembre 09 - biblioteca comunale di monfalcone
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Julie & Julia / Julie Powell ; traduzione <strong>di</strong> Francesca Gerla<br />
Powell, Julie<br />
Milano : Rizzoli, 20<strong>09</strong> 337 p. ; 23 cm.<br />
Julia Child è la donna che ha insegnato a cucinare alle americane, con un<br />
libro intitolato "L'arte della cucina francese". Quando Julie Powell ne trova<br />
una copia consunta a casa <strong>di</strong> sua madre, ha una specie <strong>di</strong> folgorazione.<br />
Alle soglie dei trent'anni, sposata felicemente con Eric ma frustrata sul<br />
lavoro (avrebbe voluto <strong>di</strong>ventare attrice ma fa la segretaria in un'agenzia<br />
governativa), decide <strong>di</strong> cucinare in un anno tutte le 524 ricette del libro,<br />
dal potage Parmentier (una delicata zuppa <strong>di</strong> patate) alle più virtuosistiche<br />
preparazioni a base <strong>di</strong> interiora e salse elaborate. "Automa governativo <strong>di</strong><br />
giorno, gastronoma fanatica <strong>di</strong> sera", Julie comincia a sfornare manicaretti<br />
per il marito e per gli amici squinternati che frequentano il suo piccolo<br />
appartamento nel Queens. Nel frattempo, il blog in cui racconta la sua<br />
impresa <strong>di</strong>venta uno dei più popolari della rete, e perfino l'ormai<br />
novantenne Julia Child parlerà (non bene) <strong>di</strong> lei. Ma sarà Julie ad avere<br />
l'ultima parola.<br />
Attraverso un vetro opaco / Petra Hulová ; traduzione <strong>di</strong><br />
Laura Angeloni<br />
Hulová, Petra<br />
Milano : La Tartaruga, 20<strong>09</strong> 132 p. ; 21 cm<br />
Ondfej ha trent'anni e un matrimonio scan<strong>di</strong>to da una soffocante routine.<br />
Quando, però, il vuoto che si porta dentro prende il sopravvento,<br />
abbandona le proprie aspirazioni, il lavoro, la moglie e il figlio<br />
rifugiandosi in una vita d'attesa, confortata solo dall'alcol. E suo il<br />
monologo con cui si apre il libro, interrotto dalla voce della madre che<br />
racconta il sogno infranto <strong>di</strong> una vita familiare appagante. Affiora così il<br />
ritratto <strong>di</strong> una donna che fruga tra le pieghe del passato per spiegarsi le<br />
ragioni dell'infelicità <strong>di</strong> un figlio che le è sempre stato estraneo. Ma anche<br />
quello <strong>di</strong> una donna che, <strong>di</strong>nanzi alla propria infelicità, inganna le rughe<br />
del tempo curando ossessivamente il proprio corpo e lenisce le ferite<br />
dell'anima frequentando corsi che promettono benessere e sod<strong>di</strong>sfazione.<br />
Ciascuno parla solo a se stesso in questo "<strong>di</strong>alogo" a <strong>di</strong>stanza, dove le<br />
riflessioni dell'uno servono a colmare le lacune dell'altro, svelando così le<br />
omissioni <strong>di</strong> entrambi. Nessuno <strong>di</strong>ce tutto, forse tutto non si può nemmeno<br />
<strong>di</strong>re e la comunicazione tra loro ha il sapore del malinteso. Vivono vicini<br />
ma <strong>di</strong>stanti, autentici nell'impossibilità <strong>di</strong> comprendersi, come se si<br />
guardassero attraverso un vetro opaco.