N° 1 Anno XVII (LVII) ~ Gennaio/Marzo 2009 - Unione Nazionale ...
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Con decreto ministeriale n.<br />
955 del 2 gennaio <strong>2009</strong>, al Maresciallo<br />
capo Claudio Mascheroni,<br />
nato il 9 Novembre<br />
1972 a Sant'Angelo Lodigiano<br />
(Lodi), è stata conferita la Croce<br />
d'Oro al Merito dell'Esercito,<br />
con la conseguente motivazione:<br />
«Incursore scelto inquadrato<br />
nel distaccamento operativo<br />
incursori “Condor 34” operante<br />
presso il joint special<br />
operations task group “Condora”<br />
nell'ambito dell'operazione<br />
“Sarissa” in Afghanistan, comandato<br />
a svolgere svariate missioni,<br />
sapeva far fronte alle innumerevoli<br />
incognite operative con<br />
esemplare lucidità ed evidenti<br />
capacità professionali. Chiamato<br />
ad operare in condizioni ambientali<br />
dure e disagevoli, in un<br />
contesto altamente rischioso si dimostrava<br />
sempre saldo nelle proprie<br />
motivazioni, si adoperava in<br />
ogni modo per il successo della<br />
missione affidatagli. Si prodigava<br />
nelle attività connesse al proprio<br />
incarico con straordinaria capacità,<br />
raro senso di responsabilità<br />
e profondo spirito di sacrificio,<br />
dimostrando una elevatissima<br />
competenza professionale ed una<br />
straordinaria predisposizione ad<br />
operare in ambito multinazionale.<br />
In particolare, durante una operazione<br />
di interdizione d'area denominata<br />
“Tiger Achilles”, condotta<br />
nella Valle del Gulistan - distretto<br />
di Farah, zona particolarmente<br />
rischiosa del territorio<br />
Sentiero Tricolore 11<br />
Maresciallo Capo Incursore<br />
CLAUDIO<br />
MASCHERONI<br />
Croce d’Oro al Merito dell’Esercito<br />
di Paolo Frediani<br />
Afgano, si distingueva per competenza<br />
tecnico-professionale,<br />
senso del dovere e spirito di iniziativa<br />
e di sacrificio. Il giorno 20<br />
marzo 2007, durante un attacco<br />
subito con armi portatili e<br />
controcarro da parte di elementi<br />
ostili, il Maresciallo capo Claudio<br />
Mascheroni, dopo aver risposto<br />
prontamente al fuoco, soccorreva<br />
senza esitazione, in qualità<br />
di combat medic del distaccamento,<br />
un proprio collega ferito ad un<br />
braccio. Dopo aver preso parte<br />
allo sganciamento, effettuava la<br />
prima diagnosi sul ferito stabilizzandolo<br />
in maniera efficace e permettendo<br />
così la buona riuscita<br />
dell'azione di sganciamento. Inoltre,<br />
durante le oltre 5 ore<br />
dell'esfiltrazione, in qualità di<br />
forward air controller, dirigeva la<br />
copertura aerea, continuando a<br />
monitorare il ferito fino al rientro<br />
alla forward operating base di<br />
Farah. Dopo aver varcato l'ingresso<br />
della forward operating<br />
base si adoperava nelle cure mediche<br />
al ferito unitamente al personale<br />
americano del complesso<br />
sanitario campale cui forniva tutte<br />
le indicazioni necessarie per un<br />
corretto trattamento. Considerava<br />
la propria missione terminata soltanto<br />
quando al ferito erano state<br />
dedicate le cure necessarie. Bellissimo<br />
esempio di sottufficiale<br />
incursore in possesso di eccezionali<br />
virtù che con il suo agire, il<br />
suo coraggio, il suo comportamento<br />
sempre esemplare e con il<br />
suo altissimo senso del dovere<br />
contribuiva in modo determinante<br />
al pieno successo della missione<br />
e ad accrescere il prestigio delle<br />
forze speciali dando lustro all'esercito<br />
ed alle forze armate italiane<br />
in ambito internazionale».<br />
Herat, 19 aprile 2007