N° 1 Anno XVII (LVII) ~ Gennaio/Marzo 2009 - Unione Nazionale ...

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maggio) sgomento per la incomprensibilità di una così elevata cifra che rappresenta 3,2 (dico tre virgola due) annualità della pensione del Cav. Bertello. L’interessamento della Presidenza Nazionale UNSI e del Centro Amministrativo dell’Esercito per cercare di capire se e dove fossero stati commessi errori, non approda a nulla o perlomeno anche la simulazione di un eventuale errore avrebbe comportato al massimo una trattenuta di 30.000,00 euro Nel mese di maggio nuova raccomandata che notifica all’interessato che le somme precedentemente trattenute verranno restituite nel mese di giugno e nella stessa rata di pensione gli verranno accreditati anche importi arretrati che gli competono. Reiterate richieste di spiegazioni ai competenti uffici dell’INPDAP, sono a tutt’oggi ancora senza risposta e probabilmente non lo saranno mai. Vorremmo essere per i nostri Soci il patronato che tante categorie di lavoratori dipendenti hanno per poter affrontare queste lesive problematiche con il crisma dell’ufficialità, ma anche questa possibilità ci è negata dalla normativa vigente in merito. Allora a chi si deve rivolgere il lavoratore pensionato militare, per poter avere giustizia su quanto gli compete e che invece rimane in un limbo indefinito? Quando si era in servizio (e quanti, oltre a me, hanno sentita questa frase) ci veniva detto che non vi era bisogno della rappresentanza e tanto meno del sindacato perché i comandi ai più alti vertici provvedevano ed avrebbero provveduto a tutto quanto erano le nostra necessità. Sentiero Tricolore 6 Non succedeva allora e non avviene ora, sembra che questa “tradizione”, continui senza interruzioni, anzi si consolidi con l’inadeguato comportamento, per non dire l’assenza, dei vertici militari preposti alla risoluzione di queste problematiche e delle cariche di governo istituzionalmente preposte a sollecitarne la soluzione, rimane solo la mancanza di decisioni e di prese di posizione chiare. Non sembra possibile e non è nemmeno accettabile che in tutti questi anni (parliamo di 20, 30 ,40 anni o forse più) questi problemi, conosciuti ai responsabili militari e politici, siano stati passati in consegna da un funzionario all’altro come normale routine di lavoro. Questo è il quadro di una situazione ormai insostenibile che ha visto montare la rabbia dei nostri associati, rabbia resa ancor più cocente in quanto si percepisce l’impotenza, ma anche la sicurezza che coloro che potrebbero fare, non fanno perchè sanno che per formazione, per una certa assuefazione alla disciplina, i pensionati militari non si abbandoneranno a forme eclatanti di protesta, sono troppo educati per farlo, ma fino a quando si sopporterà di essere beffeggiati nelle cose che ci competono per diritto, che ci siamo guadagnati nel tempo e che ci vengono negate anche con arroganza? Nemmeno le reiterate richieste di audizione al COCER per la trattazione anche di questi argomenti, (effettuate il 2 novembre 2007, il 10 marzo 2008 e il 4 luglio 2008) hanno trovato accoglienza nonostante siano espressamente consentite dell’art. art .3 del D.M. 5 agosto 1982. Nella mia precedente lettera, a cui accennavo all’inizio, solo il Ministero della Difesa ha dato risposta demandando alcune delle problematiche esposte al Direttore Generale di PREVI MIL, Dott. Teodoro Raffaele Bilanzone, il quale per la parte di sua competenza ha cercato di porre rimedio con spirito collaborativo e di servizio e di questo bisogna dargliene atto, ma anche il suo impegno in molte occasioni è stato vanificato, perchè il gioco perverso del passaggio delle pratiche coinvolge altri settori a lui estranei. Dagli altri dicasteri silenzio assoluto o per meglio dire assordante. Vorrei credere di ricevere in questa circostanza, anche come segnale di rispetto verso i miei associati, risposte confortanti e decisioni altrettanto cariche di significato. Con il rispetto di sempre verso le istituzioni, in cui confido, mi è gradita l’occasione per porgere distinti saluti. Arturo MALAGUTTI P.S. Si potrà credere che quanto esposto sia frutto di fantasia, ma posso assicurare che di tutto esiste ampia e particolareggiata documentazione conservata presso la Presidenza Nazionale, disponibile in ogni momento su richiesta, ciò che non possiamo documentare sono le risposte arroganti, supponenti e spazientite che talvolta si ricevono direttamente recandosi negli uffici preposti a fornire delucidazioni o nel più completo anonimato quando si telefona e si ha la fortuna che qualcuno risponda.
Sentiero Tricolore 7 Esercitazione Linea Si è svolta nei giorni 3/4/5 ottobre 2008 nell’incantevole località di Gramolazzo, Comune di Minucciano (Lucca), e nella suggestiva cornice delle Alpi Apuane la manifestazione sportiva a carattere militare denominata “Linea Gotica 2008”. La manifestazione è stata promossa e sostenuta finanziariamente dalla costituenda Sezione U.N.S.I. di Lucca, di cui il sottoscritto è stato nominato commissario, e si è avvalsa della collaborazione della Sezione Provinciale A.N.ART.I. di Lucca, della Sezione Associazione Autieri della Garfagnana e di Lucca, nonché dell’Associazione Battaglione Alpini Tirano e del nucleo di Protezione Civile di La Spezia. L’idea della manifestazione sportivo-militare è nata dopo aver potuto constatare le altre similari attività addestrative promosse da altre associazioni d’arma. Ma Gotica 2008 di Ermanno Andrea Lucchesi quello che più mi ha spinto a promuovere tale evento è stato quanto è scaturito da una lunga chiacchierata informale avuta con il nostro Presidente Nazionale Maresciallo Arturo Malagutti, durante il viaggio di ritorno dalla gare AESOR in Austria nel settembre 2007. In tale occasione ebbi modo di scambiare idee e di apprendere alcune cose importanti in relazione alla fattibilità della creazione di quella che potrebbe essere il futuro impiego dei riservisti che hanno lasciato il servizio ma che hanno ancora potenzialità da spendere e anche la visione, da me pienamente condivisa, circa la funzione che in questa fase dovrebbero avere le associazioni d’arma. Alla luce, dunque, di quanto in tale piacevole colloquio emerse ho voluto promuovere questa manifestazione di addestramento e di aggiornamento. La manifestazione, infatti, non si è limitata, nel suo programma, ad inserire le prove fisiche, ma anche una lezione NBC che può avere ed ha la sua valenza anche per la formazione di protezione civile e a questo proposito, non a caso, è stato importante l’intervento del Presidente (ospite della costituenda sezione) che nel pomeriggio di sabato 4, dopo la fine della prima parte delle prove fisiche, ha illustrato proprio il progetto relativo ad una costituzione di un nucleo di protezione civile (o, come secondo me sarebbe meglio definire, di “difesa territoriale”) direttamente dipendente dal Ministero della Difesa e avvalendosi, giustappunto, dei riservisti e anche dei moltissimi militari in congedo che già ora in molte occasioni prestano la loro opera proprio in realtà di protezione civile, ma che sarebbero ben disposti, almeno sentendo gli intervenuti, a far parte di una protezione civile diversa. Tornando alla cronaca. L’evento ha preso il via Venerdì 3 ottobre alle ore 13.00 con l’arrivo dei partecipanti e l’assegnazione dei posti letto nelle camerate. A questo proposito credo sia l’unica manifestazione di questo genere in Italia che ha potuto dare ai partecipanti, oltre che il vitto, anche l’alloggio in brande a castello con armadietto individuale. Abbiamo utilizzato una ex scuola gestita attualmente dall’as-
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