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N° 1 Anno XVII (LVII) ~ Gennaio/Marzo 2009 - Unione Nazionale ...

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Italiano: da un Presidente, infine,<br />

e da un generale sarebbe stato<br />

bello ascoltare la parola<br />

“Vittoria”. Anche perché quella<br />

del 1918 fu una pura e splendida<br />

“Vittoria” di popolo.<br />

Quale reticenza, quale pudore<br />

ha impedito la pronuncia di quella<br />

bellissima parola?<br />

L’applauso scrosciante del<br />

pubblico mi strappa alle<br />

silenziose riflessioni.<br />

E’ la volta della premiazione<br />

dei vincitori del “Concorso<br />

letterario 4 novembre” come noto<br />

voluto da noi e, quest’anno,<br />

organizzato e gestito totalmente<br />

da noi e giunto alla settima<br />

edizione. Il Maresciallo Capo di<br />

Finanza, Commendatore Antonio<br />

Mastrullo, del nostro Consiglio<br />

Direttivo e Presidente della<br />

Consulta delle Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma di<br />

Conegliano, coadiuvato dal Vice<br />

Presidente della Sezione, Aiutante<br />

Diego Orlandini, sovrintende al<br />

rito della premiazione.<br />

E’ l’ultimo momento della<br />

celebrazione.<br />

Le note festose della Banda<br />

accompagnano ora il lento<br />

deflusso del pubblico intervenuto.<br />

In Conegliano, piazza CIMA,<br />

l’8 novembre, avendo in mente<br />

Vittorio Veneto, Teatro Lorenzo<br />

DA PONTE, 4 novembre 2008.<br />

Sentiero Tricolore 17<br />

L’INNO<br />

DI MAMELI<br />

PROVVISORIO<br />

PER SEMPRE?<br />

di Salvatore Scalia<br />

Qualche tempo fa “Fratelli<br />

D’Italia….” Conosciuto ai più<br />

come inno di Mameli. Goffredo<br />

Mameli era un poeta risorgimentale<br />

genovese che scrisse il testo<br />

e il compositore Michele Novaro,<br />

anche lui patriota genovese, la<br />

musica. Il cosiddetto “Inno di<br />

Mameli” si diffondeva nelle nostre<br />

case in occasione delle partite<br />

di calcio della nostra nazionale<br />

o di qualche premiazione di<br />

un nostro olimpionico. Infatti sul<br />

nostro inno si è discusso a lungo:<br />

si è fatto presente sia la scarsa<br />

orecchiabilità musicale che<br />

l’oscura, patriottarda, enfaticità ,<br />

del testo . In ultimo: una marcetta<br />

senza pretese.<br />

Il verso “stringiamoci a<br />

coorte” è equivocato e letto<br />

“stringiamoci a corte” che è tutt’altra<br />

cosa.<br />

In pochissimi colgono il metaforico<br />

riferimento che “L’elmo<br />

di Scipio” si rivolge al condottiero<br />

romano Scipione l’Africano,<br />

vittorioso a Zama.<br />

Già negli anni ’90, era sorta<br />

una corrente di pensiero che proponeva<br />

il cambio con la celebre<br />

aria del Nabucodonosor di Giuseppe<br />

Verdi “Va, pensiero”, quasi<br />

a voler reggere ad un confronto<br />

di altri inni nazionali scritti da<br />

compositori rinomati universalmente:<br />

il riferimento è con l’inno<br />

tedesco, opera di Haydn: Dell’Inno<br />

di Mameli, pochissimi ne conoscono<br />

la travagliata storia. Nell’autunno<br />

del 1847, Goffredo<br />

Mameli scrisse Il Canto degli Italiani.<br />

Scartò subito l’idea di adattarlo<br />

a testi musicali esistenti, il<br />

10 novembre dello stesso anno,<br />

inviò il testo al maestro Michele<br />

Novaro, che di getto scrisse la<br />

musica. Il 10 dicembre 1847 l’inno<br />

debuttò sul piazzale del Santuario<br />

di Oregina, presentandolo<br />

ai cittadini genovesi in occasione<br />

del centenario della cacciata degli<br />

austriaci. Momenti di grande<br />

eccitazione, mancavano pochi<br />

mesi al celebre 1848.<br />

L’inno iniziò a propagandare<br />

gli ideali del Risorgimento e incitava<br />

la popolazione all’insurrezione<br />

contro l’occupante austriaco.<br />

Proprio intonando l’Inno di<br />

Mameli Giuseppe Garibaldi partì,<br />

con i mille, alla conquista dell’Italia<br />

meridionale e della unificazione<br />

nazionale. L’inno rimase<br />

popolare per tutto il 1800, in occasione<br />

della guerra libica del<br />

1911-12 e della prima guerra<br />

mondiale. L’Inno fu messo da<br />

parte dopo la marcia su Roma, gli<br />

fu preferita la “Marcia Reale”<br />

come inno ufficiale del Regno<br />

Sabaudo. Nonostante ciò va sottolineato<br />

che, a partire dal febbraio<br />

1944, l’Inno di Mameli divenne<br />

l’Inno <strong>Nazionale</strong> della Repubblica<br />

Sociale Italiana. Caduto il<br />

Fascismo e la Monarchia, il consiglio<br />

dei Ministri del 14 ottobre<br />

1946 acconsentì l’uso dell’inno di<br />

Mameli come inno nazionale. La<br />

Costituzione repubblicana del<br />

1948 pur sancendo l’uso del tricolore<br />

come bandiera nazionale,<br />

ma non stabilì quale inno nazionale<br />

. L’ufficialità di Inno <strong>Nazionale</strong><br />

italiano gli è stato accordato<br />

solo nel novembre 2005!

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