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14 <strong>Libertà</strong> - 17 Maggio 2009 GiOVani in CaMMinO<br />
tre nuovi diaconi ordinati nella Domenica della Divina Misericordia<br />
cOnOScIuTO E AMATOLO, SErVOnO IL SIGnOrE<br />
a cura della Redazione<br />
La nostra Diocesi festeggia l’ordinazione<br />
di tre nuovi diaconi, in cammino<br />
verso <strong>il</strong> sacerdozio ministeriale.<br />
L’arcivescovo ha imposto le mani ed ha<br />
invocato su di loro la discesa dello spirito<br />
santo <strong>il</strong> 19 apr<strong>il</strong>e scorso, nella Cattedrale<br />
di san nicola in sassari.<br />
abbiamo loro chiesto di esprimere<br />
direttamente, con un piccolo contributo<br />
per voi lettori, la gioia ed <strong>il</strong> mistero<br />
del dono appena ricevuto con <strong>il</strong> primo<br />
grado del sacramento dell’ordine.<br />
a noi redazione, e a voi lettori, <strong>il</strong><br />
compito di accompagnarli nell’inizio<br />
del ministero ordinato con la simpatia,<br />
la stima, l’affetto e la preghiera, nel servizio<br />
che si apprestano ad offrire gratuitamente<br />
alla nostra Chiesa diocesana, secondo<br />
quanto <strong>il</strong> vescovo chiederà loro!<br />
In alto a destra: (da sinistra) don Michele<br />
Murgia, don antonio Serra e don Gian Paolo<br />
Sini con l’arcivescovo.<br />
Nella pagina a fianco: un momento della<br />
Concelebrazione nella cappella del Pontificio<br />
Seminario Regionale Sardo di Cagliari.<br />
Don Michele Murgia (Sennori):<br />
olo poche settimane trascorse, ma<br />
“Sa me sembra che misteriosamente<br />
la mia vita sia stata sempre la stessa<br />
di oggi: nella Domenica in albis, anniversario<br />
di elezione di Benedetto XVI,<br />
sono stato ordinato diacono insieme ad<br />
altri due giovani. Non era per niente<br />
consueta, invece, la tensione accumulata<br />
per i preparativi; né potrei dire di aver<br />
mai provato prima una gioia sim<strong>il</strong>e a<br />
quella scaturita dalla celebrazione del<br />
rito, nella cornice della Divina Misericordia.<br />
Tutto ciò è fac<strong>il</strong>e da comprendere<br />
per chi ha celebrato <strong>il</strong> sacramento del<br />
Matrimonio: davanti a Dio si diviene<br />
un tutt’uno con la persona amata, rivestendo<br />
di novità inaudita la propria<br />
vita, mentre –giorno per giorno– l’amore<br />
coniugale trasforma la quotidianità.<br />
Gli anni trascorsi in seminario hanno<br />
fatto da preparazione e sfondo, ma per<br />
consacrarmi completamente, ho portato<br />
sull’altare tutto <strong>il</strong> resto della mia vita.<br />
Il ricordo più vivido? La consapevolezza<br />
della chiamata: l’attimo in cui ogni<br />
istante della mia vita, ogni persona incontrata<br />
e accolta, sono divenuti trasparenza<br />
di un amore più grande di quello<br />
che avrei mai creduto di poter sentire.<br />
Da quel momento ho voluto, provato e<br />
preteso di rivolgere a quella Fonte ogni<br />
mia energia, per non essere più falsamente<br />
convinto di essere un self-made man.<br />
Questo è successo: ho sentito l’eco della<br />
voce di Qualcuno che mi sussurrava,<br />
senza pretendere niente in cambio: “io<br />
ho fatto tutto per te”. Non potevo non essere<br />
sedotto da quel sentimento e provare<br />
a tentare di ricambiare: “anch’io donerò<br />
tutto me stesso a Te”. Questo ho fatto,<br />
con semplicità, non senza fatica, nella<br />
gioia continua di chi sa di essere amato e<br />
salvato. E questo amore e quella salvezza<br />
continuerò ad annunciare con lo stesso<br />
slancio, soprattutto da adesso in poi.<br />
Ora mi preparerò al momento in cui<br />
potrò farlo da presbitero, per servire Dio,<br />
ogni uomo e la Chiesa, attraverso <strong>il</strong> sacramento<br />
che più di ogni altro significa e<br />
realizza l’amore totale di Cristo per noi:<br />
l’Eucaristia”.