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8 <strong>Libertà</strong> - 17 Maggio 2009 risurrezione A.d. 2009<br />

Sotto: alcuni momenti<br />

della celebrazione della<br />

Veglia pasquale in cattedrale.<br />

Dall’alto: l’assemblea<br />

radunata in ascolto;<br />

l’annuncio pasquale<br />

(Exultet); l’aspersione.<br />

Le parole dell’Arcivescovo nella Veglia pasquale<br />

rISOrTO PEr FAr rISOrGErE<br />

a cura di Sarah Pinna<br />

Riportiamo i punti dell’omelia dell’arcivescovo per la Veglia pasquale e, per intero, la parte conclusiva<br />

che è un’attualizzazione per i catecumeni.<br />

1. “Voi cercate Gesù Nazareno, <strong>il</strong> Crocifisso.<br />

È risorto, non è qui!”.<br />

nel racconto pasquale, Marco intende<br />

mettere i discepoli e i lettori sui passi delle<br />

donne che hanno trovato <strong>il</strong> sepolcro vuoto.<br />

solo partendo da questa ‘assenza’ e nuova<br />

presenza di Cristo, riconoscendo nella sua<br />

morte e risurrezione l’attuarsi delle scritture,<br />

è possib<strong>il</strong>e accogliere <strong>il</strong> mistero per esserne<br />

coinvolti, cominciando e ricominciando<br />

da dove Lui chiama a seguirlo. ‘Prova’ della<br />

risurrezione, infatti, è anche <strong>il</strong> processo di<br />

conversione e la testimonianza fedele dei discepoli,<br />

<strong>il</strong> loro vivere da risorti.<br />

2. La veglia celebra <strong>il</strong> mistero della risurrezione<br />

con linguaggio ineguagliab<strong>il</strong>e: in un clima<br />

di attesa e di festa, con <strong>il</strong> simbolismo vivo, <strong>il</strong><br />

racconto della storia della salvezza, i sacramenti<br />

dell’iniziazione cristiana. segni e parole, per<br />

l’azione dello spirito, rendono attuale <strong>il</strong> memoriale<br />

della Pasqua. L’esultanza nel cielo, sulla<br />

terra e nella Chiesa è per <strong>il</strong> trionfo del risorto<br />

sulla morte e sulle tenebre del mondo. <strong>il</strong> fuoco,<br />

alla cui fiamma è stato acceso <strong>il</strong> cero pasquale,<br />

richiama <strong>il</strong> passaggio dalla notte al giorno, dalla<br />

morte alla vita. Cristo risorto è “la luce del mondo”,<br />

“la vita” in pienezza, suo Principio e Fine.<br />

<strong>il</strong> racconto della storia della salvezza focalizza<br />

i momenti salienti del cammino dell’uomo: lo<br />

stupore del primo uomo, “immagine di Dio”, e<br />

la tentazione di “essere come Dio”. L’uomo è e<br />

vivrà di questa memoria e relative cadute.<br />

3. nella notte oscura del primo e di ogni<br />

successivo peccato, ecco la luce della speranza<br />

e la lunga attesa di “questa notte”, memorab<strong>il</strong>e<br />

per la cancellazione dell’“antica colpa”, la liberazione<br />

di israele dalla schiavitù in egitto, la<br />

conferma dell’indefettib<strong>il</strong>e amore di Dio per<br />

la sua creatura e dell’insopprimib<strong>il</strong>e nostalgia<br />

che l’uomo ha del suo Creatore, nell’inquietudine<br />

della ricerca e nel rischio del fallimento,<br />

consumando energie per ciò che non appaga,<br />

sciupando o contaminando <strong>il</strong> patrimonio di<br />

sapienza dei padri. sarà lo spirito del signore<br />

a dare un cuore nuovo e a far vivere secondo<br />

Dio. La storia dell’antico uomo e del popolo di<br />

israele, in e per Cristo, sfocia in quella dell’“uomo<br />

nuovo” e del “popolo messianico, regale e<br />

sacerdotale”, della Chiesa, “Sposa che Cristo acquistò<br />

col suo sangue” e alla quale, da risorto,<br />

ha affidato la missione di “predicare <strong>il</strong> Vangelo,<br />

ammaestrare e far discepoli tutti i popoli”, mettendoli<br />

in relazione profonda con Lui, “battezzandoli<br />

nel nome del Padre e del Figlio e dello<br />

Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto<br />

ciò che vi ho comandato” (Mt 28,19-20).<br />

4. “Carissimi catecumeni: Aisha,<br />

Bashkim, Doris, Riccardo, Sara, Simone,<br />

Valerio, Vivian!<br />

Questa è la Pasqua dei credenti, chiamati a<br />

riviverne <strong>il</strong> mistero, rinnovando gli impegni del<br />

Battesimo. Questa è la vostra Pasqua, nella quale<br />

sarete battezzati. Solo voi, in modo così intenso,<br />

potete celebrare le meraviglie che <strong>il</strong> Signore<br />

ha operato. Siete stati chiamati alla vita e avete<br />

vissuto ignorando Cristo; avete vagato e cercato,<br />

fino a scorgere la Verità e a conoscerla. La vostra<br />

storia interiore è ‘prova’ della Risurrezione. I<br />

Sacramenti che riceverete, per <strong>il</strong> dono dello Spirito,<br />

sono <strong>il</strong> luogo misterioso e reale dell’incontro<br />

con Cristo. Il Battesimo vi fa morire al peccato,<br />

risorgere a vita nuova, divenire figli di Dio e<br />

membri della Chiesa. La Confermazione sig<strong>il</strong>la<br />

la fede battesimale e vi ab<strong>il</strong>ita a maturarla e<br />

testimoniarla con coraggio. L’Eucaristia, Corpo<br />

e Sangue di Cristo, è cibo che nutre e bevanda<br />

che disseta di eternità, ora sulla terra e poi per<br />

sempre. Rendete lode e grazie al Signore risorto<br />

con la Chiesa, perché vi ha resi partecipi del<br />

suo mistero e della sorte dei santi. Dopo avervi<br />

accompagnato in questi mesi, con la catechesi e i<br />

passaggi rituali, culminati in questa celebrazione,<br />

benedico <strong>il</strong> Signore per voi e in Lui vi sono<br />

grato. E voi, carissimi Sacerdoti e Fedeli, accogliete<br />

con amore questi nuovi figli di Dio come<br />

vostri fratelli e sorelle, aiutandoli ad approfondire<br />

i misteri celebrati, per gustarne la bellezza,<br />

viverli con gioia, raccontarli nella vita.”

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