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Dal 15 al 21 marzo , nella III settimana di Quaresima<br />
TrA PASSATO E PrESEnTE<br />
Giuseppe<br />
n<br />
zichi<br />
ella lunga storia della Chiesa, le visite pastorali<br />
hanno rappresentato dei momenti<br />
dre Paolo atzei ha voluto priv<strong>il</strong>egiare durante la<br />
sua visita pastorale a s<strong>il</strong>igo, e sulla quale si sono<br />
soffermati a dibattere istituzioni civ<strong>il</strong>i, m<strong>il</strong>itari<br />
importanti di confronto e di crescita sul versan- e religiose con momenti collettivi di riflessione<br />
te religioso, sociale e culturale; non solo, quindi, in municipio e nella scuola, a partire da quella<br />
uno strumento di controllo, in mano ai vescovi, per l’infanzia. agli ammalati e alle loro famiglie,<br />
sull’operato delle loro comunità parrocchiali e <strong>il</strong> presule ha riservato una visita personale e un<br />
dei loro sacerdoti.<br />
messaggio di sostegno e di speranza.<br />
Per quanto riguarda s<strong>il</strong>igo, è del 1688 una nell’anno paolino, l’arcivescovo ha voluto ri-<br />
delle prime visite pastorali di cui ci rimane testibadire -durante le celebrazioni religiose di quei<br />
monianza scritta; ad effettuarla è stato Giovanni giorni- l’attualità del messaggio di san Paolo,<br />
Mor<strong>il</strong>lo y velarde, arcivescovo dal 1685 al 1699, tanto più importante alla luce del crescente pro-<br />
espressione di quell’episcopato d’origine spacesso di scristianizzazione della società.<br />
gnola che fino agli anni del passaggio alla sarde- Tenendo ben presente <strong>il</strong> ‘motto’ coniato per<br />
gna sabauda ricoprirà la gran parte delle mitre <strong>il</strong> progetto pastorale 2007-2012 “Cristiani non<br />
vescov<strong>il</strong>i dell’isola. in quell’occasione, <strong>il</strong> presule si nasce, si diventa!”, la necessità sentita come<br />
aveva potuto constatare lo stato di “decenza” incombente da padre Paolo è quella di aprire,<br />
della vita parrocchiale locale; e questo com- “anzi spalancare” -si potrebbe dire parafrasando<br />
prendeva tra le altre cose: le strutture, la dimen- Giovanni Paolo ii- le porte della Chiesa a cosione<br />
amministrativa relativa alla comp<strong>il</strong>azione loro che intendono iniziare un rinnovato cam-<br />
dei Quinque Libri e dei lasciti testamentari, la mino di fede con l’aiuto dell’intera comunità.<br />
vita della confraternita di santa Croce, come in questa logica, alle associazioni parrocchiali<br />
anche la variegata realtà delle Chiese rurali. e ai comitati religiosi è rivolto l’invito a conti-<br />
La mancanza di osservazioni di natura religionuare nel loro operato. Padre Paolo ha voluto,<br />
sa, se paragonata alle valutazioni di segno opposto peraltro, che l’incontro del mese di marzo non<br />
della gran parte delle visite pastorali che l’arcive- si rivelasse un’occasione di confronto e di crescovo<br />
fece durante <strong>il</strong> suo episcopato, sono dimoscita su questioni di natura solamente religiosa;<br />
strazione del buon operato di quella comunità. di questo si è compiaciuto don Luca Collu, da<br />
Quelli erano anni nei quali s<strong>il</strong>igo viveva una alcuni mesi nuovo Parroco di s<strong>il</strong>igo, nella Ce-<br />
profonda trasformazione, identificata da un aulebrazione eucaristica a chiusura della visita<br />
mento esponenziale della popolazione e dalla pastorale, nella quale ha messo in evidenza so-<br />
conseguente espansione urbanistica. in questa<br />
direzione, per Mor<strong>il</strong>lo y velarde una più esatta<br />
conoscenza della vita parrocchiale rappresentava<br />
uno strumento di fondamentale importanza per<br />
una fattiva riorganizzazione di quella diocesana.<br />
solo in parte differenti appaiono oggi le sfide<br />
che la Chiesa intende portare avanti, seppur<br />
in un contesto che vede nei paesi più periferici<br />
-ma non è sicuramente una loro peculiarità- un<br />
bassissimo tasso di natalità, che sta portando<br />
sempre più all’acuirsi del loro spopolamento,<br />
cui contribuisce l’esodo crescente verso i maggiori<br />
centri dell’isola. Da qui la problematica dei<br />
percorsi scolastici e dei servizi offerti in ambito<br />
pedagogico ed assistenziale.<br />
una dimensione, questa, che l’arcivescovo paprattutto<br />
la dimensione umana di quell’evento.<br />
nella foto: facciata di Santa Vittoria.<br />
<strong>Libertà</strong> - 17 Maggio 2009<br />
17<br />
SILIGO<br />
PArrOcchIA SAnTA VITTOrIA V. E M.