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notizie cesvov<br />

Aiuti senza frontiere<br />

Sostegno a missioni, progetti di adozioni a distanza, commercio equo e solidale, attivazione di progetti di auto<br />

sostenibilità per le popolazioni locali: così nel Varesotto ci si attiva, mentre crescono le associazioni messe in piedi<br />

da stranieri per aiutare chi è rimasto in patria…<br />

Sono una sessantina, all'interno della<br />

banca dati del <strong>Cesvov</strong>, le associazioni del<br />

Varesotto che risultano attive nell'ambito<br />

della solidarietà internazionale. Hanno la<br />

mente nel Varesotto, ma il braccio operativo è<br />

in Africa, Sud America, nei paesi dell'Est Europa:<br />

<strong>qui</strong> sono diretti i fondi raccolti per<br />

costruire scuole, offrire sostegno concreto alla<br />

popolazione locale, inviare aiuti umanitari,<br />

mettere in piedi opere infrastrutturali in grado<br />

di garantire, nella maggior parte dei casi, una<br />

risorsa preziosa come l’acqua.<br />

Le aree interessate dalle azioni messe in<br />

campo possono essere differenti tra di<br />

loro, così come le soluzioni proposte al<br />

fine di offrire supporto. In comune, però vi è<br />

il desiderio di dare alla solidarietà una "declinazione"<br />

che va oltre i confini nazionali. Ad<br />

esempio per l'associazione Good Samaritan<br />

di Caronno Varesino, nata nel 1999 su sollecitazione<br />

di suor Dorina Tadiello, l'obiettivo<br />

è stato quello di realizzare progetti di coope -<br />

razione internazionale gestiti in loco dalla Ong<br />

ugandese "Comboni Samaritans of Gulu" nel<br />

nord dell'Uganda, a favore dell'etnia Acholi. Il<br />

tutto si è tradotto, nel corso dell’ultimo decennio,<br />

in supporto ai bambini orfani o figli<br />

di malati di Aids affinché possano vedere riconosciuto<br />

il loro diritto fondamentale all'istruzione,<br />

ma anche interventi in campo<br />

sanitario (grazie alla collaborazione con il St.<br />

Mary's Hospital Lacor di Gulu), nel settore e -<br />

ducativo ed infine nel settore economico.<br />

Sono invece progetti di sostegno a di -<br />

stanza quelli attivati dall'associazione<br />

Maria Flos Carmeli di Jerago con Orago<br />

in Bra sile e precisamente a San Paolo, al fine<br />

di dare un luogo fisico di ospitalità per i più<br />

piccoli altrimenti lasciati per strada dalle loro<br />

famiglie durante la giornata. Quasi trentennale<br />

è l’esperienza del Gruppo di Impegno<br />

Missionario (Gim) di Germignaga: in questo<br />

caso prioritario è stato considerare l'intervento<br />

tecnico nei Paesi del Terzo Mondo per<br />

la risoluzione di problemi concreti della popolazione<br />

con microprogetti di sviluppo.<br />

È nata invece nel 2002, dopo un viaggio in<br />

Mali, Yacouba per l’Africa di Casciago. I pro -<br />

getti? Attivare la raccolta e lo sfruttamento<br />

delle riserve idriche per uso agricolo e alimentare,<br />

promuovere l’educazione scolastica<br />

dei piccoli e attivare progetti di auto sostenibilità<br />

in un paese in cui il tasso di mortalità infantile,<br />

sotto l’anno di vita, è del 15%.<br />

C’è poi chi si occupa di commercio equo<br />

e solidale: un esempio tra i tanti è quello<br />

dell’associazione Nizzy di Samarate, attiva<br />

dal 2004 e nata da un gruppo di amici<br />

uniti da tempo nel promuovere la cultura del<br />

commercio equo e solidale e i rapporti tra<br />

nord e sud del mondo.<br />

Solidarietà: da stranieri a stranieri. Me ri -<br />

tano un capitolo a parte le associazioni<br />

nate dalla volontà di migranti che, stabilitisi<br />

nel no -<br />

stro Paese e<br />

creatisi una<br />

loro posizione,<br />

han no cominciato<br />

a darsi<br />

da fare per<br />

fornire un a -<br />

iuto a chi è rima<br />

sto in Patri<br />

a. In I ta lia<br />

l’ultimo censimento<br />

in materia<br />

parlava di<br />

circa 900 realtà<br />

di questo tipo<br />

e se un conteggio<br />

resta<br />

difficile anche a livello locale di certo si sa che<br />

la presenza dell’associazionismo straniero è in<br />

crescita. Il sudanese Ismal Adam Babkir, in<br />

Italia dal 2000 ha messo in piedi a Varese<br />

Asvosud (associazione volontariato sudanese)<br />

che non è solo e semplicemente un punto di<br />

riferimento per una comunità di connazionali<br />

immigrati, ma un sodalizio che vuole promuovere<br />

concrete azioni di aiuto per chi è rimasto<br />

in patria, in una delle terre oggi più<br />

sofferenti e martoriate dell’Africa. Tra i progetti<br />

a cui si sta lavorando vi è il quello della fornitura<br />

di acqua potabile nella regione del<br />

Grande Darfur, nella provincia di Kordofan<br />

dove la guerra ha portato alla distruzione<br />

delle risorse di acqua potabile. (P.Pr.)<br />

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