12.06.2013 Views

qui - Cesvov

qui - Cesvov

qui - Cesvov

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

www.amicidelmadagascar.org<br />

20<br />

n. 1 anno 2009<br />

cooperazione di Paola Provenzano<br />

Amici d’Africa<br />

Un sodalizio partito dalle valli del Luinese ha messo radici oltre provincia e da<br />

venti anni oramai segue progetti in Madagascar con l’obiettivo di costruire un<br />

futuro migliore attraverso la creazione di una microeconomia locale.<br />

In tempo reale, nel mese di febbraio, si potevano<br />

leggere sul sito dell’associazione Amici<br />

del Madagascar gli aggiornamenti riguar -<br />

danti i disordini scoppiati nel Paese africano<br />

afflitto anche da due cicloni, Eric e Fanele: la<br />

mancanza d’acqua, l’interruzione della corrente<br />

elettrica, l’angoscia degli scontri, i racconti di<br />

chi in quel momento si trovava nelle missioni,<br />

l’uccisione di 26 persone nella capitale il 7 febbraio.<br />

Il tutto veniva rimbalzato sul web da chi,<br />

a Brissago Valtravaglia (piccolo comune del<br />

Luinese), riceveva i frammenti del dramma che<br />

si stava svolgendo a migliaia di<br />

chilometri di distanza. Così accade appunto<br />

tra amici, e cioè che le notizie di<br />

chi è lontano rimbalzino immediatamente<br />

e che il filo diretto non si interrompa<br />

mai.<br />

Il sodalizio che ha preso vita nel Varesotto<br />

nel 1989, in modo prima informale<br />

e poi via via più strutturato, dal<br />

2001 è Onlus, fa parte delle Ong lombarde<br />

(dal 2007) ed è oggi membro<br />

dell’Id (istituto italiano della donazione).<br />

L’associazione è cresciuta negli anni, ha<br />

moltiplicato i suoi interventi ed ha<br />

trovato sostegno ormai anche al di<br />

fuori della provincia di Varese, dal momento<br />

che in altre provincie italiane<br />

sono sorti gruppi di sostenitori. Ma<br />

nessuno ha dimenticato le origini:<br />

quelle di essere nati considerando il<br />

popolo malgascio sul piano dell’amicizia, senza<br />

pretendere di cambiare usanze o mentalità,<br />

ma con la consapevolezza di lavorare insieme<br />

per costruire un futuro migliore.<br />

Ecco allora cosa significa la costruzione di<br />

scuole e acquedotti, il supporto per la<br />

creazione di opportunità di lavoro, l’attenzione<br />

all’educazione dei più piccoli e alle<br />

dinamiche sanitarie del Paese. In altre parole i<br />

settori di intervento sono quelli dalla sanità,<br />

dell’istruzione e dell’alimentazione: in questi<br />

ambiti l’azione viene garantita attraverso il<br />

sostegno delle attività dei centri missionari. Il<br />

kit per lo scolaro (con grembiulino e cancelleria<br />

per tutto l’anno) o il kit di avviamento al<br />

lavoro con macchina da cucire o attrezzi di<br />

falegnameria sono solo due delle proposte alle<br />

quali chiunque può dare un contributo. Uno<br />

degli obiettivi, più in generale, resta quello di<br />

finanziare progetti di utilità sociale realizzati<br />

poi con mano d’opera locale al fine di mettere<br />

a disposizione della comunità locale opere<br />

come scuole, dispensari, centri sociali che<br />

aiutino a migliorare il tenore di vita.<br />

Insomma tutte le iniziative e i progetti hanno<br />

sempre anche come obiettivo quello di dare<br />

stipendio a personale locale, creando una<br />

micro economia sociale che possa poi camminare<br />

con le proprie gambe, aiutando nello<br />

stesso tempo il territorio a dotarsi di infrastrutture<br />

non solo utili, ma necessarie per<br />

poter garantire la sussistenza della popolazione<br />

locale. Tra i progetti in atto vi è quello<br />

della costruzione di una nuova scuola a Ma na -<br />

trova: oggi la struttura, oramai inagibile, è frequentata<br />

da 200 bambini che proprio per<br />

questo possono fare lezione solo all’esterno<br />

quando le condizioni meteorologiche lo permettono.<br />

Vi è poi il progetto per realizzare una<br />

casa di accoglienza per bambini denutriti ad<br />

Ankaditsiary, mentre un'altra iniziativa è volta<br />

ad assegnare un aratro e due zebù, bovini domestici<br />

molti diffusi in Madagascar ed utilizzati<br />

in agricoltura. Ad Andemaka, dove sono<br />

ospitati un centinaio di bambini disabili dai 3<br />

ai 14 anni ora si mira alla realizzazione di una<br />

lavanderia e stireria per le mamme che vivono<br />

lì con i loro bambini.<br />

Al di là dei progetti e della costante<br />

ricerca dei fondi per realizzarli per gli<br />

Amici del Madagascar vi è un lungo e resistente<br />

filo che lega due mondi differenti e<br />

che ha messo la parola amicizia in cima ad<br />

ogni azione.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!