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2 Europa n.1 anno 2009 Sotto il lemma “volontariato”, l’enciclopedia virtuale Wikipedia riporta una definizione breve ma esauriente: “Il volontariato è un'attività libera e gratuita svolta per ragioni di solidarietà e di giustizia sociale. Può essere rivolta a persone in difficoltà, alla tutela della natura e degli animali, alla conservazione del patrimonio artistico e culturale. Nasce dalla spontanea volontà dei cittadini di fronte a problemi non risolti (o non affrontati) dallo stato e dal mercato. Per questo motivo il volontariato si inserisce nel terzo settore insieme ad altre organizzazioni che non rispondono alle logiche del profitto o del diritto pubblico.” Il volontariato è <strong>qui</strong>ndi un valore aggiunto, un <strong>qui</strong>nta colonna – spesso indispensabile per erogare servizi vitali – della nostra struttura sociale. Nel luglio dello scorso anno, approvando la relazione della parlamentare europea Marian Harkin, il parlamento dell’Unione ha deciso di proclamare il 2011 “anno europeo del volontariato”, riconoscendo così esplicitamente il grande valore di chi opera nel mondo dell’impegno di Fabio Simonelli 2011: anno europeo del volontariato Europa Una Unione solidale Gli altri anni europei. Ogni anno l’UE sceglie un tema al fine di sensibilizzare i cittadini europei e di attirare l’attenzione dei governi nazionali su una determinata questione. I temi, per quanto diversi fra loro, sono tutti ugualmente al centro delle preoccupazioni delle istituzioni europee e degli Stati membri. Ogni anno europeo comporta una campagna di sensibilizzazione a livello comunitario e nazionale. I temi sono scelti con diversi anni di anticipo, in modo che sia fatto tutto il possibile per garantire il successo di ogni campagna. 2009 della creatività e dell’innovazione 2008 del dialogo interculturale 2007 delle pari opportunità per tutti 2006 della mobilità dei lavoratori 2005 della cittadinanza attraverso l’istruzione 2004 dell’educazione attraverso lo sport 2003 dei disabili 2001 delle lingue gratuito. Nello specifico, con tale azione il parlamento incoraggia gli Stati membri e le autorità regionali e locali a riconoscere il valore del volontariato per la “promozione della coesione sociale ed economica”, esortandoli i - nol tre ad operare in partenariato con le organizzazioni di volontariato e a consultare adeguatamente il settore per sviluppare piani e strategie finalizzati al riconoscimento, all’apprezzamento, al sostegno all’agevolazione e all’incoraggiamento dello stesso. Più di 100 milioni di europei di tutte le età, convinzioni e nazionalità sono impegnati in attività di volontariato e, stando ad alcune stime, tale settore rap pre - sen te rebbe il 5% del prodotto interno lordo delle economie nazionali dell’Unione Europea. Secondo un’indagine Eurobarometro del 2006, 3 europei su 10 affermano di essere impegnati come volontari. Quasi l’80% degli intervistati considerano tali attività un settore importante e fondamentale della vita demo - cra tica in Europa. 1999 della lotta contro la violenza nei confronti delle donne 1998 della democrazia locale e regionale 1997 contro il razzismo e la xenofobia 1996 dell’istruzione e della formazione lungo tutto l’arco della vita 1995 dei giovani conducenti 1994 della nutrizione e della salute 1993 degli anziani e della solidarietà tra le generazioni 1992 della sicurezza, dell’igiene e della salute sul luogo di lavoro 1990 del turismo 1989 contro il cancro 1988 del cinema e della televisione 1987 dell’ambiente 1986 della sicurezza stradale 1985 della musica 1984 dei cittadini e delle cittadine d’Europa 1983 delle PMI e dell’artigianato
Il Parlamento Europeo Il Parlamento Europeo è l'unico organo dell'Unione Europea eletto direttamente dai cittadini. I suoi 785 deputati sono i nostri rappresentanti, scelti ogni cinque anni dagli elettori dei 27 Stati membri dell'Unione Europea quali portavoce di 492 mi lio - ni di cittadini. Il Parlamento svolge un ruolo attivo nell'elaborazione di provvedimenti legislativi che hanno un impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini, ad esempio in materia di protezione dell’ambiente, diritti dei consumatori, pari opportunità, trasporti e libera circolazione dei lavoratori, dei capitali, dei servizi e delle merci. Inoltre il Parlamento condivide con il Consiglio il potere di adottare il bilancio annuale dell’Unione Europea. Il Parlamento ha la propria sede ufficiale a Strasburgo, ove avvengono le sessioni plenarie, ma si riunisce anche a Bruxelles e in Lussemburgo. È il secondo parlamento plurinazionale al mondo ad essere eletto a suffragio universale diretto, dopo l'India, con più di 342 milioni di votanti. Ogni cinque anni, a partire dal 1979, si tengono periodiche elezioni. In italia la legge che regola le elezioni europee è ispirata al principio proporzionale con sbarramento. http://www.europarl.europa.eu Chi è l’autrice della proposta Marian Harkin, Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa, è nata il 26 novembre 1953 a Sligo, Irlanda. Si è Laureata in matematica all'University College di Dublino nel 1976; abilitata all'insegnamento - University College di Dublino - nel 1977. Insegnante di matematica dal 1977 al 2002, è membro del Parlamento irlandese dal 2002. Partecipa alla: Commissione per lo sviluppo regionale; Commissione per le petizioni; Delegazione per le relazioni con il Canada. marian.harkin@europarl.europa.eu notizie cesvov La bandiera dell’Unione La situazione italiana Idati Istat che racchiudono il periodo che va dal 1995 al 2005 forniscono un panorama interessante sulle organizzazioni di volontaria - to iscritte nei registri provinciali e regionali del nostro Paese. Nel corso di un decennio esse sono aumentate di oltre il 150%, passando da 8.343 a 21.021. L’analisi dei dati in possesso dell’Istat permette di definire alcune caratteristiche delle organizzazioni di volontariato: 1. forte radicamento nelle regioni settentrionali (28,5% nel Nord-ovest, 31,5% nel Nordest, il 19,3% nel Centro e il 20,7% nel Sud ed isole); 2. prevalenza relativa di piccole dimensioni organizzative; 3. la concentrazione relativa di unità nei settori della sa ni - tà (28%), dell’assistenza sociale (27,8%), anche se cresce nel tempo il numero di quelle che operano in altri settori (ricreazione, cultura, protezio - ne civile, istruzione, tutela e protezione dei diritti e attività sportive). Il Servizio Civile Nazionale contava 45.890 volontari nel 2006, di cui 439 operanti fuori dall’Italia. Il 21,34% era nel Nord Italia, il 21,98% nel Centro e il 55,75% al Sud e nelle Isole. Tra i settori di impiego, il 50,57% dei volontari operava nell’assistenza, il 37,58% nella cultura ed educazione e l’11,85% nell’am - bien te e protezione civile. 3
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