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HANNO COLLABORATO<br />

Francesco <strong>La</strong>ddarina, Ian Zimirri, Giuseppe<br />

Patamia, Alessandra Bev<strong>il</strong>acqua,Bruno<br />

Gemelli, Carmelo Carabetta, Valentina Elia,<br />

Antonio Cormaci, Mario <strong>La</strong>bate, Antonio<br />

Tassone, Giulio Romeo, Ilario Ammendolia,<br />

Sara Caccamo, Giuseppe Fiorenza, Daniele<br />

Mangiola.<br />

I DRAGHI DEL GIAMBELLINO<br />

RUGGERO CALVANO<br />

I fetenti, della nostra ridente colonia penale d’Aspromonte, vanno avanti imperterriti<br />

nella loro idea. Volevano diventare banchieri la settimana scorsa, ricordate? Be<br />

hanno pecche di ogni genere, ma anche <strong>il</strong> dono della perseveranza. E mentre i Platioti<br />

sono tornati a dedicarsi al pane, all’olio e al formaggio, rincuorati dal miele<br />

del nostro direttore, abbandonando l’ idea di quotarsi in borsa. I nostri malacarne<br />

proseguono sulla via della beatificazione. Hanno scritto alle banche di mezzo<br />

mondo per riavere i risparmi di una vita di ruberie. Ma la burocrazia incombe, i<br />

tempi si d<strong>il</strong>atano. Nell’attesa si allenano coi soldi del monopoli, trovati nei pacchi<br />

dono che l’ONU, periodicamente ci scarica dal cielo. I draghi, nel mondo esterno,<br />

che banchieri già lo sono, e santi, inevitab<strong>il</strong>mente, lo diventeranno, viaggiano. Quello<br />

del Giambellino è volato a Parigi. In ginocchio, davanti a Notre Carlà de Paris,<br />

ha reso grazie al signore (sempre di Carlà). Ne cantato le lodi, ricordando <strong>il</strong> caritatevole<br />

amore per i poveri del mondo, e l’accoglienza ai pellegrini che vengono da<br />

lontano.<br />

E lontano li andranno a trovare, in volo sopra i cieli libici a portare la novella, selettiva<br />

e non indiscriminata sia ben chiaro, dei draghi. Il drago di via Nazionale, con<br />

origini nella periferia m<strong>il</strong>anese, allena le ali. Vola da tanto, e agli spostamenti c’è abituato,<br />

ma comunque un volo fino a Bruxelles è pur sempre impegnativo.<br />

E la BCE non sarà la BDA d’Aspromonte, ma dirigerla richiede doti che solo i draghi<br />

hanno. Ma non tutti i salmi finiscono in gloria, neanche quando a cantarli sono<br />

i draghi, che un po’ ai caccia ci assomigliano. Il loro fuoco per quanto amico qualche<br />

vittima la fa. Di solito ci vanno di mezzo le anatre, che stupidamente tagliano <strong>il</strong><br />

passo ai draghi, ignorando l’importanza del volo. Qualche volta le penne ce le rimettono<br />

anche i rapaci, che solitamente volano più in basso dei draghi. Sono i falchi<br />

padani, che hanno forma d’aqu<strong>il</strong>a e cuore di piccione. Mostrano artigli che quasi<br />

sempre si trasformano in unghie laccate. Il mondo continua a essere sempre e solo<br />

dei draghi, vengano dal Giambellino o meno. Chi non è drago non voli, che, inevitab<strong>il</strong>mente,<br />

farà la fine del pollo.<br />

forse. In fondo Bossi è un pazzo, ma<br />

si sa che i folli dicon sempre la verità.<br />

Tanto è vero che Berlusconi è convinto<br />

che verrà ri-votato, ri-osannato, ripescato,<br />

ri-assolto, ri-evocato. Ma …<br />

chissà. Certo l'alternativa? Ma …<br />

chissà. Si potrebbe guardare all'Italia<br />

dei Valori che con <strong>il</strong> congiuntivo<br />

appreso di Di Pietro ha ormai un<br />

valore aggiunto: l'italiano. Oppure a<br />

Bersani che, parliamoci chiaro, sa<br />

stare anche sui tetti che scottano ma<br />

non si scotta mai.<br />

Si scottano gli italiani. Bhe, si sa, <strong>il</strong><br />

culo bruciato degli altri fa sempre<br />

meno male. O ancora i vari Bocchino,<br />

Fini, Casini, Bindi … cribbio<br />

quanti ce ne stanno!Ma ne valesse<br />

uno, perdio!Gli italiani avrebbero da<br />

essere incazzati … invece? Ma…<br />

chissà. Sono indecisi. C'eravamo<br />

tanto esagitati per <strong>il</strong> nucleare ma inut<strong>il</strong>mente.<br />

Non ci sarà più nessun refe-<br />

dirette a limitare <strong>il</strong> potere dei governanti.<br />

Per raggiungere questo obiettivo<br />

è sufficiente togliere al potere politico<br />

<strong>il</strong> monopolio della forza e trasformare<br />

i governanti (non c'è più bisogno<br />

di legislatori e perciò non c'è bisogno<br />

del parlamento) in persone incaricate<br />

di amministrare, alla stregua degli<br />

amministratori delegati delle grandi<br />

società per azioni.<br />

<strong>La</strong> loro diventa una mera funzione di<br />

tutela, se sbagliano non rispondono di<br />

alcun reato, è sufficiente che risarciscano<br />

<strong>il</strong> danno. Adesso possiamo passare<br />

dalla teoria alla pratica. <strong>La</strong>sciamo<br />

stare le quotidiane esternazioni del<br />

Presidente del Consiglio, del suo<br />

potente ministro dell'Economia e di<br />

tutti i suoi fedeli seguaci; lasciamo<br />

stare le c.d. “leggi ad personam” o di<br />

protezione e concentriamoci unicamente<br />

sui provvedimenti adottati negli<br />

ultimi anni. E' sufficiente farne l'elenco.<br />

<strong>La</strong> riforma Gelmini della scuola<br />

prima e dell'Università poi; i tagli indiscriminati<br />

e selvaggi all'istruzione; la<br />

riduzione del personale docente e tecnico-amministrativo;<br />

le sovvenzioni<br />

alla scuola privata; gli interventi del<br />

ministro Brunetta sulla Pubblica<br />

Amministrazione; la regionalizzazione<br />

forzata del servizio sanitario; le<br />

riforme federaliste di stampo feudale;<br />

la continua riforma del sistema pensio-<br />

Le COLLABORAZIONI non precedute dalla sottoscrizione di<br />

preventivi accordi tra l’editore e gli autori sono da<br />

intendersi gratuite.<br />

FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati alla redazione, anche se<br />

non pubblicati, non verranno restituiti.<br />

I SERVIZI sono coperti da copyright diritto esclusivo di “la<br />

<strong>Riviera</strong> Editore” per tutto <strong>il</strong> territorio nazionale ed estero.<br />

GLI AUTORI delle rubriche in cui si esprimono giudizi o<br />

riflessioni personali, sono da ritenersi direttamente<br />

responsab<strong>il</strong>i.<br />

rendum. Così è deciso!Bhe poi se le<br />

centrali li avessero fatte al Sud, poco<br />

male. Si sa, tra la mondezza, la criminalità<br />

e tante altre fetecchie, poteva<br />

starci anche <strong>il</strong> nucleare! A pensarci ci<br />

sarebbe da grattarsi la pancia dalle<br />

risate. Ma come! Tutte queste centrali<br />

si sarebbero materializzate dalle<br />

mani della classe dirigente italiana<br />

come <strong>il</strong> mondo dalle mani di nostro<br />

Signore in meno di sei giorni e, diamine,<br />

un po' di super poteri per finire<br />

la Salerno - Reggio Calabria, ripulire<br />

Napoli, stab<strong>il</strong>izzare i precari ( della<br />

scuola e non), ripulire la Sanità, riformare<br />

la classe politica e … infine<br />

togliervi anche dalle balle, cara classe<br />

politica italiana, no? Non è rimasto<br />

più nulla per fare questo miracolo.<br />

Non ci resta che piangere, allora.<br />

Avendo ormai compreso che la politica<br />

italiana è una gran cagata.<br />

F<strong>il</strong>omena Cataldo<br />

nistico che comprende occulte sforbiciate<br />

a pensioni e TFR, innalzamento<br />

dell'età pensionab<strong>il</strong>e e rinvii nel pagamento<br />

delle pensioni; tolleranza dell'evasione<br />

fiscale; “scudi” vari per i capitali;<br />

accanimento fiscale sui redditi di<br />

lavoro dipendente ed in ultimo, riforma<br />

della giustizia civ<strong>il</strong>e mediante<br />

introduzione della “conc<strong>il</strong>iazione<br />

obbligatoria”, cioè di una forma di privatizzazione<br />

del processo civ<strong>il</strong>e, sono<br />

tutti esempi di applicazione concreta<br />

di teorie anarco-capitaliste. Mentre <strong>il</strong><br />

volgo si diverte con le barzellette salaci<br />

del Premier, sghignazza con <strong>il</strong><br />

bunga-bunga e segue con crescente<br />

interesse le pruriginose avventure di<br />

Ruby e compagne; mentre la presunta<br />

Opposizione si arrovella e si affatica<br />

dietro le fantasmagoriche trovate diuturne<br />

del Premier, “Lor Signori” -<br />

quelli di sempre - hanno trovato una<br />

nuova ideologia, per di più “anarchica”,<br />

che gli permette di continuare a<br />

comandare alla faccia nostra. Berlusconi<br />

ha fatto proprio <strong>il</strong> vecchio motto<br />

del marchese del Gr<strong>il</strong>lo, “perché Io sò<br />

io e voi nun siete un c….” E se lui<br />

dovesse cadere, c'è pronto Luca Cordero<br />

di Montezemolo, altro anarcocapitalista<br />

di razza.<br />

L'importante è che <strong>il</strong> gioco continui.<br />

PUBBLICITÀ<br />

Per richieste di pubblicità rivolgersi a:Settore Pubblicità - la <strong>Riviera</strong><br />

GLI INSERZIONISTI sono responsab<strong>il</strong>i dei marchi e dei loghi pubblicitari nei loro spazi,<br />

l’Editore non risponde per eventuali dichiarazioni, violazioni di diritti, malintesi, ecc...<br />

Tutti i marchi riportati sono registrati dai legittimi proprietari.<br />

STAMPA: De Rose S.r.l. - Montalto U. (CS)<br />

DIFFUSIONE S.P. servizi - Gioiosa J.<br />

EDITORE - <strong>La</strong> <strong>Riviera</strong> S.r.l. Sede legale - Via dei Tigli, 27 - 89048 Siderno (RC)<br />

ASSOCIATO- Unione Stampa Periodica Italiana, Croanache Italiane<br />

FUEGO<br />

di FRANCO CRINÒ<br />

DOVRANNO<br />

METTERE<br />

LA CODA<br />

DI RISERVA<br />

Se anche Travaglio ha messo un punto<br />

fermo possiamo crederci tutti: Mancino,<br />

Ministro dell'Interno, non poteva non sapere<br />

che i Ros trattavano con Vito Ciancimino;<br />

al pari di Ciampi, Primo Ministro, Scalfaro,<br />

Presidente della Repubblica, che <strong>il</strong> Ministro<br />

della Giustizia Conso revocava <strong>il</strong> 41 bis a 334<br />

mafiosi, perché sennò ci sarebbero state le<br />

revoche o le richieste di dimissioni.<br />

“Storia diversa per gente normale, storia<br />

comune per gente speciale”<br />

Speciale è la raccolta della storia, proprio<br />

perché insabbiata e sputtanata.<br />

Fin'ora c'era stato <strong>il</strong> permesso di trasmettere,<br />

non quello di parlare.<br />

Travaglio è sempre Travaglio: vorrà dedicarsi<br />

ancora alla pista Berlusconi/mafia ed è l'unico<br />

che dà ancora credito a Ciancimino<br />

junior le cui “costruzioni“ per ora gli hanno<br />

garantito la galera.<br />

Una parola certa se non definitiva fa luce su<br />

chi ha la custodia dei poteri dello Stato.<br />

<strong>La</strong> Magistratura non può operare con <strong>il</strong> col-<br />

CONTROMANO di FILIPPO TODARO<br />

DOMENICA 1<br />

MAGGIO2010<br />

ALTRO CHE QUOTE ROSA<br />

Nessuno me ne voglia. E nessuno immagini, per favore, che ce l’abbia con qualcuno<br />

in particolare o che sia improvvisamente preda di irrefrenab<strong>il</strong>e attacco di gelosia o di<br />

ster<strong>il</strong>e presunzione.<br />

Ma <strong>il</strong> panorama dei candidati alle prossime elezioni amministrative nel nostro territorio,<br />

sia che corrano per <strong>il</strong> Comune che per la Provincia, mi appare alquanto insufficiente.<br />

Non certamente nei numeri (anzi, ne sarebbero bastati la metà e forse anche<br />

meno!) ma sicuramente nel bagaglio culturale che ciascuno ha avuto modo di manifestare fin qui,<br />

e che sicuramente metterà in mostra ancora nei prossimi giorni, nel corso delle varie manifestazioni<br />

pubbliche e nelle meritorie trasmissioni televisive private che ce li portano fin dentro casa.<br />

Sia ben chiaro sin dall’inizio: quando, a proposito dei candidati, scrivo di bagaglio culturale non<br />

mi riferisco tanto al possesso di un diploma o di una laurea, o ad un certo patrimonio personale<br />

di conoscenze e di erudizioni (che comunque non guastano mai, se non sono infruttuose e fini a<br />

se stesse), e neanche ad un decente uso, da parte loro, della grammatica e della sintassi (merce<br />

assai rara di questi tempi che in ogni modo sarebbe molto gradita), quanto soprattutto ad una<br />

dimestichezza col territorio e le sue peculiarità, ad una visione chiara dei problemi che affliggono<br />

l’area per la quale aspirano a rappresentarci e ad un conseguente (possib<strong>il</strong>mente intelligente<br />

e lungimirante) programma di intervento e di risanamento. Mi pare <strong>il</strong> minimo che si possa e si<br />

debba pretendere da un candidato che si propone di amministrare in nome e per conto nostro.<br />

Ma da questo punto di vista, non so se l’avete notato, salvo qualche eccezione, nella quale naturalmente<br />

ognuno può a suo piacimento riconoscersi, buio totale.<br />

Ecco perché, dicevo, <strong>il</strong> panorama appare insufficiente, per usare un eufemismo.<br />

Santini ben occultati, ma a portata di mano, che tirano fuori, lesti, non si sa da dove con aria furtiva<br />

e complice allo stesso tempo, accennano ad un sorriso forzato, ti porgono <strong>il</strong> cartoncino colorato<br />

con la loro effige giuliva e ti chiedono <strong>il</strong> voto. Non ti dicono altro, praticamente neanche ti<br />

parlano. Non gli interessa altro: solo <strong>il</strong> voto.<br />

“Per farne che?” - chiede, più o meno, <strong>il</strong> giornalista di turno - “Con quali prospettive, per attuare<br />

quale programma…?”<br />

E lì molti, su queste domande a tradimento, si inceppano. Quasi tutti annaspano, almeno per <strong>il</strong><br />

momento iniziale. Ma poi si riprendono. Sguardo rivolto al cielo, nel vuoto, quasi a cercare l’ispirazione,<br />

danno fondo a tutte le loro conoscenze. E farfugliano di Fini e Casini, di Berlusconi, Bersani<br />

e Bossi e anche di Libia e Gheddafi, come fossero al Bar dello Sport e stessero partecipando<br />

al concorso su chi la spara più grossa e più surreale.<br />

Ma sì, parlano anche di problematiche locali. Ma non dicono niente di nuovo. Elencano i problemi<br />

che tutti conosciamo, danno ad intendere che possono risolverli e non accennano ad una sola<br />

possib<strong>il</strong>e via (che sia una) da seguire, ad una programmazione percorrib<strong>il</strong>e (che sia una), per raggiungere<br />

lo scopo.<br />

Non tutti, per fortuna!<br />

Non sarebbe male d’ora in poi se, come ha detto provocatoriamente Giuliano Amato nei giorni<br />

scorsi, anzi che delle quote rosa i diversi schieramenti politici si preoccupassero maggiormente di<br />

una sorta di quota culturale, diffic<strong>il</strong>e da definire, ma di sicuro miglioramento generale.<br />

45<br />

tello puntato alla gola, Berlusconi<br />

sostiene di sentirlo sulla sua gola.<br />

Le verità servono non per dare armi<br />

alla contesa politica ma per rafforzare<br />

la vita democratica.<br />

<strong>La</strong> responsab<strong>il</strong>ità pure... però, manca.<br />

Scrive Sergio Romano sul Corriere: “Accade<br />

spesso che le opposizioni preferiscano mandare<br />

a casa <strong>il</strong> Governo piuttosto che dargli<br />

una mano a vincere una partita nazionale<br />

(Mediobanca, Edison, Generali, BNL, oggi<br />

forse Parmalat, domani forse Alitalia)”.<br />

Ancora più delicato è <strong>il</strong> punto della missione<br />

in Libia<br />

Si comprende <strong>il</strong> timore di non mettere in<br />

discussione <strong>il</strong> carcere duro, l'opinione pubblica<br />

aspetta ancora garanzie sulla certezza<br />

delle pene, perciò neanche l'opposizione<br />

“rischia” sull'argomento una posizione<br />

“umanitaria”.<br />

Ma non si comprende <strong>il</strong> fatto che non si<br />

dichiari d'accordo per tempi ragionevolmente<br />

brevi dei processi, sul grandissimo abuso<br />

che si fa delle intercettazioni, sulla ipotesi di<br />

“cura speciale” che viene riservata a Berlusconi<br />

rispetto a De Benedetti o a Montezemolo.<br />

Prima c'erano i “progressisti” a puntate, finché<br />

ci sarà Berlusconi staranno fuori servizio.<br />

Liberi da questa ossessione dovranno mettere<br />

“la coda di riserva”, assumendo posizioni<br />

coerenti. Anzi no, non basta, dovranno<br />

anche essere rassicurati.

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