Provincia Esiste una Questione Calabrese o la Questione Calabrese è da considerare una questione criminale? Ci sono i bianchi e i neri. Ci sono i colori forti e decisi. Poi ci sono i grigi. Intendere la questione calabrese una questione criminale significa voler ancora alimentare i coni d’ombra. Siamo davanti a un bivio: si può continuare a stare fermi, a non fare, a non creare e a non dare lavoro, “perché altrimenti la ‘ndrangheta monopolizza tutto”, senza accorgersi che è proprio l’immob<strong>il</strong>ismo ad alimentare e consolidare la criminalità organizzata. Oppure si può fare tutto <strong>il</strong> possib<strong>il</strong>e, e anche l’impossib<strong>il</strong>e, per creare uno sbocco occupazionale serio. Esistono possib<strong>il</strong>ità reali. Una per tutte: <strong>il</strong> 60% dei Comuni della nostra Provincia non ha personale in grado di progettare, di accedere ai bandi di finanziamento. Basterebbe una formazione seria dei nostri neolaureati per immettere nuova linfa nelle piccole amministrazioni. Ma si può davvero governare la provincia di Reggio Calabria in coerenza con le linee del governo Berlusconi? Rispondo con una domanda: se esiste, come dovrebbe esistere, almeno sulla carta, una forza politica in grado di pretendere azioni forti dal governo nazionale, dove sono i risultati? Dove sono i diritti dei cittadini? Dov’è la politica? Mancano le risposte a queste domande. Bas<strong>il</strong>ari. Altro che coerenza. la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 1 MAGGIO 2011 Nostra intervista ai candidati alla presidenza Pietro Fuda e Giovanni Nucera Pietro Fuda: «Esistono possib<strong>il</strong>ità reali di sv<strong>il</strong>uppo, ma bisogna formare i nostri neolaureati» Continuiamo a parlare di disoccupazioni nei convegni e nelle tavole rotonde. Basta con le esperienze che ammazzano e sv<strong>il</strong>iscono le generazioni future Quali sono le malattie gravi della provincia di Reggio Calabria? <strong>La</strong> ‘ndrangheta, anche se nessuno si chiede dove sia lo Stato. <strong>La</strong> nostra provincia sta vivendo scollata da sé stessa e dalle istituzioni che dovrebbero governarla. Il mondo degli imprenditori da una parte che lottano contro pizzo ed estorsioni, usura e banche, i giovani che si scontrano con la disoccupazione dall’altra. Tanto per parlare dei due blocchi sui quali si può e si deve rivitalizzare <strong>il</strong> sistema economico. Ciascuno parla a sé stesso. Come le istituzioni: tutti intenti alla sopravvivenza. Comprendere che questa malattia non può essere curata con la p<strong>il</strong>lolina prima dei pasti significherebbe mettersi in condizione di poter iniziare ad operare davvero. Quali sono invece i rimedi e chi soprattutto dovrebbe rimediare ? Il bisturi, appunto. E le cuciture. Dialogare è ancora poco: bisogna lavorare insieme senza cercare i colpevoli o le rivincite, ma inseguendo soprattutto i risultati. In questo senso l’amministrazione provinciale deve riappropriarsi del ruolo di collante tra le tante eterogenee realtà del territorio. E le priorità a breve termine per risollevare una provincia che viaggia dritta verso <strong>il</strong> punto di non ritorno? Mettere sul mercato tutte le risorse disponib<strong>il</strong>i. Se i soldi ci sono (e anche i provvedimenti dell’ultima ora lo dimostrano in modo inequivocab<strong>il</strong>e) ma non abbiamo la capacità di ut<strong>il</strong>izzarli portando risultati sul territorio, cosa aspettiamo? Preferiamo continuare a parlare di disoccupazione nei convegni e nelle tavole rotonde? Area Metropolitana: ciondolo da esibire o leva da ut<strong>il</strong>izzare ? Molti lo vedono ancora come un ciondolo, e rischia di diventarlo davvero, se non si inizia a lavorare in modo serio. <strong>La</strong> prima cosa da fare, senza perdere tempo, è coinvolgere l’istituto nazionale di geografia economica affinché studi nei dettagli tutti i possib<strong>il</strong>i sbocchi, e dia alle istituzioni coinvolte le chiavi per iniziare ad ut<strong>il</strong>izzarla come leva. Todos Caballeros non possono essere. Quale <strong>il</strong> suo giudizio sui candidati a presidente della provincia di Reggio Calabria? Sono tutti ottimi professionisti, ma non ritengo che esista tra loro un candidato idoneo a guidare <strong>il</strong> processo urgente di rivitalizzazione della nostra provincia: a destra come a sinistra, almeno per parlare delle due coalizioni più grandi, i candidati non sono in una posizione di autonomia rispetto al governo centrale, e sarebbero destinati al solito gioco del cerchiobottismo, che tanti danni ha provocato finora. Giovanni Nucera: «<strong>La</strong> ‘ndrangheta rapina la nostra economia a favore del Nord e dei paesi dell’Est» Esiste una Questione Calabrese o la Questione Calabrese è da considerare una questione criminale? <strong>La</strong> ‘ndrangheta rapina la nostra economia e porta i soldi al Nord o nel paesi dell’Est. A noi rimangono le conseguenze dei crimini e la diffidenza di tutto <strong>il</strong> mondo. I benefici vanno alla borse ed alle aziende del Nord. Ma si può davvero governare la provincia di Reggio Calabria in coerenza con le linee del governo Berlusconi? Torniamo al discorso di prima. Non è che la Calabria non decolla perché è colpita da una maledizione! Le scelte politiche del Governo Berlusconi sono totalmente appiattite sugli interessi della Lega. Il Porto di Gioia Tauro che, con i conflitti nel Nord Africa, dovrebbe incrementare la sua attività, nonostante la propaganda di questi giorni sta perdendo attrattiva a vantaggio di Genova, Trieste e addirittura di Amsterdam. Perché? Perché al Nord si sono fatti gli investimenti infrastrutturali e a Gioia Tauro attorno al Porto c’è <strong>il</strong> deserto; eppure con <strong>il</strong> Governo Prodi i progetti di sv<strong>il</strong>uppo erano stati avviati. Tutto cancellato per gli interessi della Lega. Quali sono le malattie gravi della provincia di Reggio Calabria? Spesso riusciamo a farci del male da soli. Non abbiamo eletto forse un deputato della Lega Nord a Reggio Calabria, oggi si è inventato Non è che la Calabria non decolla perchè è colpita da una maledizione! <strong>La</strong> Calabria non decolla poiché la politica di governo è appiattita sulla Lega una specie di Lega meridionalista e <strong>il</strong> rimedio è peggiore del male. Quali sono invece rimedi e chi soprattutto dovrebbe rimediare? Una delle priorità ritengo sia quella del potenziamento della mob<strong>il</strong>ità, <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio del nostro aeroporto per esempio, sarebbe senz’altro una delle priorità, considero un reato lasciarlo morire. Così come <strong>il</strong> porto di Gioia Tauro che dovrebbe essere rafforzato come porto passeggeri oltre che mercant<strong>il</strong>e diventando anch’esso fulcro del traffico continentale tra l’Europa e l’Africa e non solo, penso sarebbe interessante ipotizzare collegamenti diretti con la Sic<strong>il</strong>ia, altro che la chimera del ponte sullo stretto, opera inut<strong>il</strong>e oltre che irrealizzab<strong>il</strong>e. E le priorità a breve termini per risollevare una provincia che viaggia dritta verso <strong>il</strong> punto di non ritorno? Il lavoro nei settori tecnologicamente avanzati, a cominciare dalla produzione di energia pulita, dall’agricoltura di nuova generazione e del turismo culturale. E’ fondamentale la promozione delle iniziative volte all’ut<strong>il</strong>izzo su vasta scala delle energie alternative, <strong>il</strong> solare, l’eolico, <strong>il</strong> biometano, le biomasse rappresentano <strong>il</strong> futuro e pertanto <strong>il</strong> suo ut<strong>il</strong>izzo va incoraggiato e programmato. Mi lasci concludere con una nota sul turismo, <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio di questa fondamentale risorsa passa attraverso la riorganizzazione del settore promuovendo le iniziative ed incoraggiando gli investimenti nel settore, ma va fatta incontrare la domanda ad un’offerta di un turismo legato alla nostra Università, alla nostra Accademia, ai Musei. Unire <strong>il</strong> godimento della nostra natura alla ricchezza della nostra offerta culturale. Il turismo del tipo riviera adriatica da noi non regge la concorrenza ne con altre località italiane ma soprattutto con Spagna, Portogallo, Grecia, Croazia, ecc.. Area Metropolitana: ciondolo da esibire o leva da ut<strong>il</strong>izzare? Ha detto bene Area Metropolitana, per ora abbiamo una legge sulla Città Metropolitana, una piattaforma programmatica che se non viene riempita di contenuti condivisi con le amministrazioni comunali reggine e messinesi, con le università e con le imprese rischia di rimanere solo un’ipotesi scolastica. Todos Caballeros non possono essere. Quale <strong>il</strong> suo giudizio sui candidati a presidente della provincia di Reggio Calabria? Sinistra Ecologia e Libertà è assolutamente alternativa alla destra, quindi <strong>il</strong> nostro obiettivo è battere <strong>il</strong> candidato della destra. Con gli altri candidati del Centrosinistra o terzisti si può dialogare ma solo in funzione di questo obiettivo: battere la destra. 6
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 1 MAGGIO 2011 06