13.06.2013 Views

Il discernimento nella cultura contemporanea alla luce del ... - ASAAP

Il discernimento nella cultura contemporanea alla luce del ... - ASAAP

Il discernimento nella cultura contemporanea alla luce del ... - ASAAP

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

parte <strong>del</strong>le autorità giudaiche, processo che i Sinottici collocano dopo il suo arresto. 44 Nella<br />

circostanza <strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong>le Capanne, infatti, se da un lato Gesù offre la testimonianza più alta di se<br />

(8,28), dall’altro l’ostilità dei Giudei, già affiorata in occasione <strong>del</strong>la guarigione <strong>del</strong>l’infermo di<br />

Betzaetà (5,16.18), diviene più violenta, fino a raggiungere il culmine <strong>nella</strong> decisione di uccidere<br />

Gesù dopo la risurrezione di Lazzaro (11,53). Là dove la <strong>luce</strong> di Gesù risplende al massimo <strong>del</strong> suo<br />

splendore, nel dare la vita, l’opposto disegno di tenebra si fa gravemente definitivo, nel dare la<br />

morte! La “salita” di Gesù a Gerusalemme per la Festa <strong>del</strong>le Capanne è fin dall’inizio all’insegna<br />

<strong>del</strong>la difficoltà. I suoi fratelli infatti i quali, annoterà in seguito l’evangelista, «neppure loro<br />

credevano in lui» (7,5), spingono Gesù a manifestarsi, a mettersi in mostra, spinti a loro volta da un<br />

accecato concetto di potenza, alieno all’umiltà e allo svuotamento <strong>del</strong>la kenosi di Gesù, che pur<br />

essendo di natura divina percorse il cammino <strong>del</strong>l’uomo ristabilendo l’intima comunione con Dio<br />

compromessa dall’orgoglio di Adamo (cf. Fil 2,6-11). <strong>Il</strong> commentario di Schnackenburg si rivela<br />

nuovamente efficace per la descrizione <strong>del</strong>la fisionomia di questi rappresentanti <strong>del</strong>l’incredulità:<br />

«<strong>Il</strong> loro modo di ragionare appare <strong>nella</strong> motivazione che essi danno <strong>del</strong> loro invito. <strong>Il</strong> senso <strong>del</strong>la frase<br />

è: se qualcuno desidera pubblicamente riconoscimento e successo, non fa nulla di nascosto. I parenti di<br />

Gesù suppongono che egli, come tutti, cerchi stima e potere in pubblico. […] Le opere di Gesù hanno<br />

impressionato anche i suoi increduli fratelli… donde il loro incitamento: “Mostrati al mondo!”,<br />

intendendo con ciò un’apparizione sensazionale davanti al pubblico di questo mondo, magari anche<br />

con aspirazioni politiche. In queste parole viene chiaramente <strong>alla</strong> <strong>luce</strong> la loro errata posizione<br />

“mondana”: essi chiedono opere che si vedano, che facciano sensazione a tutto un pubblico, di ampio<br />

effetto. In questo modo di ragionare l’evangelista non può vedere altro che mancanza di fede <strong>nella</strong> vera<br />

missione di Gesù; neppure i suoi fratelli hanno capito il carattere di “segni” <strong>del</strong>le sue opere (cf.<br />

6,26).». 45<br />

È interessante notare la presenza di un elemento che testimonia le difficoltà sempre maggiori<br />

che Gesù ha dovuto affrontare lungo il suo cammino e che è possibile riscontrare nel clima di<br />

opposizione e titubanza che serpeggia intorno a Gesù: a Gerusalemme regna la paura! Giovanni<br />

dipinge con maestria le tinte oscure di questa pressante atmosfera creata dai Giudei e che riflette il<br />

tempo in cui egli scrive. Ancora una volta Schnackenburg ci permette di venire a conoscenza <strong>del</strong>la<br />

situazione reale in cui il IV Vangelo ha preso corpo:<br />

«Ma quale sia la situazione a Gerusalemme risulta soprattutto dal fatto che vi regna il terrore di<br />

esprimere un’opinione personale; il popolo non osa esprimere le sue idee “per paura dei Giudei”. Qui<br />

inequivocabilmente s’intende parlare <strong>del</strong>le autorità teocratiche che ricorrono a minacce e a<br />

rappresaglie. <strong>Il</strong> popolo, che è abituato a guardare ai suoi capi, non osa manifestare le sue idee<br />

“pubblicamente”. I Farisei annotano con diffidenza ogni voce fra il popolo (v. 32), sospettano e<br />

insultano tutti coloro che si lasciano “sedurre” da Gesù (v. 47) e più avanti non esitano a minacciarne<br />

l’esclusione d<strong>alla</strong> sinagoga (9,22). La “paura” dei Giudei per l’evangelista rimane il principale motivo<br />

per cui la fede in Gesù non osa esprimersi e svilupparsi (cfr. 9,22; 12,42; 19,38). Anche Pilato si piega<br />

alle loro minacce (cfr. 19,12 s.) e i discepoli di Gesù dopo la sua crocifissione chiudono le porte “per<br />

paura dei Giudei” (20,19). Anche sotto quest’aspetto l’evangelista ha probabilmente presente la<br />

situazione <strong>del</strong>le sue comunità di fronte ad un giudaismo molto influente (per l’Asia Minore cfr. Ap 2,9;<br />

3,9). Forse i suoi lettori sono oggetto di atti terroristici e di rappresaglie da parte dei Giudei.». 46<br />

44 Cf. X. LÈON-DUFOUR, Lettura…, II, 251.<br />

45 R. SCHNACKENBURG, <strong>Il</strong> vangelo…,II, 262-263. R. Brown porta il discorso ancora più a monte, vedendo in questi<br />

fratelli accecati gli strumenti di Satana, che per la terza volta è all’opera nel tentare Gesù, dopo il tentativo <strong>del</strong> popolo di<br />

farlo re (6,15) e <strong>nella</strong> circostanza <strong>del</strong>la moltiplicazione dei pani (6,31). Nel «Manifestati al mondo» (7,4) riecheggia la<br />

tentazione messianica <strong>del</strong>l’uso <strong>del</strong> potere che i Sinottici collocano sul pinnacolo <strong>del</strong> Tempio e cui Gesù si oppone in<br />

quanto non è ancora giunta la “sua ora”, l’ora <strong>del</strong>la passione, morte, risurrezione e ascensione al Padre, la sua “salita”;<br />

cf. R. BROWN, Giovanni, 398.<br />

46 R. SCHNACKENBURG, <strong>Il</strong> vangelo…, II, 270-271.<br />

18

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!