13.06.2013 Views

Il discernimento nella cultura contemporanea alla luce del ... - ASAAP

Il discernimento nella cultura contemporanea alla luce del ... - ASAAP

Il discernimento nella cultura contemporanea alla luce del ... - ASAAP

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Il</strong> tentativo di smascherare l’opera <strong>del</strong> Maligno, anche se difficile, non si presenta tuttavia né<br />

impossibile né al di fuori <strong>del</strong>le possibilità di una ragione sostenuta e illuminata d<strong>alla</strong> fede. Infatti,<br />

accanto ai pronunciamenti magisteriali, dogmatici e catechetici <strong>del</strong>la Chiesa circa l’esistenza e<br />

l’azione <strong>del</strong> Diavolo, è andata sviluppandosi, <strong>nella</strong> storia <strong>del</strong>la letteratura, una nutrita bibliografia di<br />

opere che tentano di individuare e descrivere proprio l’attività <strong>del</strong> Maligno <strong>nella</strong> storia<br />

<strong>del</strong>l’umanità. 74 Attraverso la lettura <strong>del</strong> «Breve racconto <strong>del</strong>l’Anticristo» di Vladimir Soloviev e de<br />

«Le lettere di Berlicche» di Clive Staples Lewis, tenteremo di evidenziare e individuare la presenza<br />

e la consistenza <strong>del</strong>l’opera di Satana nel mondo. Raccontare il male attraverso la letteratura non<br />

significa allontanarci dalle verità di fede sul Maligno credute d<strong>alla</strong> Chiesa e già per altro abbozzate<br />

nel nostro lavoro d’indagine biblica sul Vangelo di Giovanni, consiste invece, senza la pretesa di<br />

essere esaustivi, nell’introdursi in un argomento complesso attraverso un genere letterario che<br />

utilizza immagini vicine <strong>alla</strong> mentalità <strong>del</strong>l’uomo contemporaneo e che parla un linguaggio a lui più<br />

familiare. Lo sfondo su cui si sono mossi i due autori che prenderemo in considerazione, inoltre, è<br />

un orizzonte di fede, dal momento che essi furono appassionati ricercatori <strong>del</strong>la Verità e, dopo un<br />

lungo cammino di ricerca, approdarono finalmente al cristianesimo confessato e praticato.<br />

1.2.1 Vladimir Soloviev<br />

<strong>Il</strong> primo autore che prenderemo in considerazione, nel nostro itinerario <strong>alla</strong> scoperta <strong>del</strong><br />

principe <strong>del</strong>le tenebre, è Vladimir Soloviev, nato a Mosca nel 1853, nell’ultimo scorcio <strong>del</strong>la Russia<br />

degli Zar e <strong>nella</strong> gloriosa tradizione <strong>del</strong> Cristianesimo ortodosso slavo. <strong>Il</strong> contesto storico nel quale<br />

egli visse influì notevolmente sull’evoluzione <strong>del</strong> suo pensiero e sugli ideali cui consacrò l’intera<br />

sua vita. Nei suoi scritti, infatti, la preoccupazione ecumenica s’incrocia costantemente con il sogno<br />

<strong>del</strong> ritorno ad un sistema teocratico, nel quale il gioco <strong>del</strong>le differenze <strong>cultura</strong>li, cultuali,<br />

scientifiche e filosofiche si compatta nell’istanza unificante <strong>del</strong>la Religione. Divenne magister in<br />

filosofia nel 1874 discutendo la tesi «La crisi <strong>del</strong>la filosofia occidentale. Contro i positivisti» e<br />

successivamente, nel 1880 conseguì il dottorato con la tesi «Critica dei principi astratti». I titoli<br />

<strong>del</strong>le dissertazioni ci lasciano intuire la direzione che il suo pensiero prese fin dagli albori <strong>del</strong>la sua<br />

attività intellettuale, in opposizione agli estremismi occidentali <strong>del</strong> razionalismo e <strong>del</strong>l’empirismo,<br />

mise la speculazione filosofica a servizio <strong>del</strong> mistero rivelato. Iniziatore <strong>del</strong>la teo-sofia, cercò di<br />

tornare a quella visione unitaria ed olistica <strong>del</strong> reale che la ragione occidentale aveva separato,<br />

proponendo la via mistica accanto a quella razionale, e gettò le fondamenta per una sintesi <strong>cultura</strong>le<br />

nuova in cui la filosofia potesse tornare ad avere la funzione di guida <strong>del</strong>la civiltà. Soloviev, autore<br />

forse poco conosciuto in occidente, fu una pietra miliare in Russia influenzando la riflessione<br />

filosofica, etica ed estetica successiva. Morì a Mosca nel 1900, le sue ultime parole furono un<br />

accorata preghiera per il popolo ebraico. L’opera di Soloviev che prenderemo in considerazione è il<br />

«Breve Racconto <strong>del</strong>l’Anticristo». Lo scritto fu letto per la prima volta nel febbraio <strong>del</strong> 1900 <strong>nella</strong><br />

sala <strong>del</strong>la Duma, creando reazioni perplesse e non poco scompiglio tra gli uditori, ed in seguito fu<br />

aggiunto, come conclusione logica e sintetica, all’opera «I tre dialoghi». Queste due opere<br />

sopraggiungono <strong>alla</strong> fine <strong>del</strong>la vita e <strong>del</strong>l’attività letteraria di Soloviev, frutto maturo<br />

<strong>del</strong>l’evoluzione <strong>del</strong> suo pensiero e al contempo apertura ad un’istanza nuova e drammatica<br />

all’interno <strong>del</strong>la sintesi filosofico-religiosa che egli propone. Lo stratagemma letterario utilizzato è<br />

quello <strong>del</strong> ritrovamento di un manoscritto incompiuto da parte di un vecchio compagno<br />

d’accademia <strong>del</strong>l’autore che, consegnato lo scritto, lascia il mondo per finire il resto <strong>del</strong>la sua vita in<br />

un monastero.<br />

74 La pagina più eloquente e forse insuperata di tale letteratura è riscontrabile nel “Faust” di Goethe, un’opera teatrale<br />

scritta nell’arco di tutta la vita <strong>del</strong>l’autore. <strong>Il</strong> capolavoro di Goethe ha il pregio di raccogliere e sistematizzare in uno<br />

scenario gotico il mito e la leggenda faustiana. Faust, proprio mentre s’accinge a meditare sul Prologo <strong>del</strong> IV Vangelo,<br />

viene assalito da Mefistofele (dal greco me-foto-files, colui che non ama la <strong>luce</strong>) e baratta la sua anima in cambio di<br />

alcuni servigi. Cf. J. W. GOETHE, Faust. Urfaust, 2 voll., Milano 1999 3 .<br />

30

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!