Il discernimento nella cultura contemporanea alla luce del ... - ASAAP
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«Mio caro Malacoda,<br />
è evidente che stai facendo un meraviglioso progresso. L’unico mio timore è che nel tentativo di far<br />
affrettare il paziente, tu non lo risvegli al senso <strong>del</strong>la posizione reale. Tu ed io, che vediamo la<br />
posizione com’è in realtà, non dobbiamo mai dimenticare che a lui essa appare totalmente differente.<br />
Noi sappiamo d’avere già introdotto un cambiamento di rotta nel suo corso, un cambiamento che lo sta<br />
già trasportando fuori d<strong>alla</strong> sua orbita intorno al Nemico; ma bisogna far sì che egli si immagini che<br />
tutte le decisioni che hanno effettuato questo cambiamento di rotta sono triviali e revocabili. Non gli si<br />
deve permettere di nutrire il sospetto che egli è ora su una direzione, che sia pure adagio, lo allontana<br />
dal sole, su una linea che lo porterà nel freddo e <strong>nella</strong> tenebra <strong>del</strong>lo spazio più lontano. (Lettera<br />
XII).». 100<br />
La necessità di nascondere la propria identità, camuffandosi in angelo di <strong>luce</strong>, e di rivestire il<br />
proprio progetto di morte con false apparenze di bene, per il Maligno, è dovuta al fatto che, se il suo<br />
inganno fosse conosciuto per ciò che realmente è, sarebbe rifiutato palesemente. Per questo motivo<br />
Berlicche incoraggia ad anestetizzare il senso critico <strong>del</strong> paziente, costruendo intorno a lui<br />
un’atmosfera mediocre e promovendo una “mondanità soddisfatta” (Lettera V), che spenga la sete<br />
di assoluto, che indebolisca ogni ricerca <strong>del</strong>la Verità e soprattutto che paralizzi qualsiasi crescita <strong>del</strong><br />
senso morale. L’opera <strong>del</strong> Diavolo, infatti, si svela e si accanisce con inequivocabile chiarezza<br />
proprio intorno <strong>alla</strong> questione etica. Chi ingannò i progenitori, promettendo la conoscenza <strong>del</strong> bene<br />
e <strong>del</strong> male nel giardino <strong>del</strong>l’Eden, viene ora dipinto da Lewis come colui che sfrutta questa ricerca<br />
<strong>del</strong>l’uomo per confondere la creatura e condurla, a sua insaputa, <strong>nella</strong> pratica <strong>del</strong> male:<br />
«Lascia discutere loro se l’”Amore”, o il “patriottismo”, o il rimaner celibe, o le can<strong>del</strong>e sull’altare, o<br />
l’essere astemi, o l’istruzione, sono cose “buone” o “cattive”. Non vedi che non c’è risposta? Nulla ha<br />
importanza, se non la tendenza in un certo stato <strong>del</strong>la mente, che, in date circostanze, può muovere un<br />
particolare paziente in un momento particolare più vicino al Nemico o più vicino a noi. (Lettera<br />
XX).». 101<br />
<strong>Il</strong> cercare in tutti i modi di provvedere una “vita agiata” (Lettera XXX) al proprio paziente,<br />
senza troppi interrogativi profondi circa la questione etica e senza difficoltà che conducano a<br />
cercare aiuto <strong>nella</strong> grazia <strong>del</strong> Signore, si concretizza, in ultima istanza, <strong>nella</strong> tattica di incrementare<br />
la pratica dei peccati veniali. Numerosi e ripetuti peccati veniali sono meno rischiosi di un solo<br />
peccato mortale grave che possa quindi causare, in seguito, il sentimento sincero <strong>del</strong> pentimento e<br />
<strong>del</strong>la conversione:<br />
«Senza dubbio, come tutti i tentatori giovani, tu hai una gran voglia di poter fare un rapporto con<br />
qualche <strong>del</strong>itto spettacolare. Ma ricordati che la sola cosa che ha importanza è la distanza con la quale<br />
riuscirai a separare il giovanotto dal Nemico. La piccolezza dei peccati non ha importanza, purché il<br />
loro effetto cumulativo scacci l’uomo nel Nulla, lontano d<strong>alla</strong> Luce. Un assassinio non è migliore <strong>del</strong>le<br />
carte da gioco, se le carte riescono a fare il gioco. La strada più sicura per l’Inferno, ricordalo, è quella<br />
graduale, è il dolce pendìo, il soffice suolo, senza brusche voltate, senza pietre miliari, senza<br />
indicazioni. (Lettera XII).». 102<br />
Un secondo tratto che emerge con evidenza d<strong>alla</strong> lettura <strong>del</strong> testo, e che è strettamente<br />
connesso con l’opera di nascondimento <strong>del</strong> Maligno, è la scelta <strong>del</strong>l’ambito in cui operare, la<br />
<strong>del</strong>imitazione <strong>del</strong> campo in cui Satana espande il raggio <strong>del</strong>la sua azione sull’uomo. <strong>Il</strong> dialogo<br />
notturno di Nicodemo ha individuato l’itinerario che l’uomo è chiamato a compiere nel Figlio per<br />
divenire figlio <strong>del</strong>la <strong>luce</strong>, e ha illustrato la necessità di una rinascita “dall’alto” – “di nuovo”<br />
(a;nwqen). L’immagine <strong>del</strong>la rinascita precisa con chiarezza che l’impatto <strong>del</strong> Cristo con la creatura<br />
incide direttamente sull’essere <strong>del</strong>l’uomo, sul suo centro più profondo e fondamentale da cui<br />
100 Ivi, 49.<br />
101 Ivi, 79.<br />
102 Ivi, 51-52.<br />
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