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L’ANCORA<br />
10 16 SETTEMBRE 2012<br />
ACQUI TERME<br />
Acqui Terme. «Dopo quasi<br />
10 anni di progetti andati a<br />
vuoto quale futuro per la scuola<br />
media?». È la domanda che<br />
si pongono i consiglieri comunali<br />
del centro-sinistra Aureliano<br />
Galeazzo, Patrizia Poggio e<br />
Vittorio Rapetti che così<br />
espongono le proprie apprensioni<br />
al riguardo:<br />
«Con l’inizio del nuovo anno<br />
scolastico è doveroso uno<br />
sguardo alla situazione delle<br />
nostre scuole. Ed in particolare<br />
a quella della scuola media.<br />
Un rapido “ripasso” è forse utile.<br />
Infatti la questione si trascina<br />
ormai da anni senza che si<br />
intravveda una soluzione positiva.<br />
La scuola acquese raccoglie<br />
studenti della città e dei<br />
paesi vicini e costituisce uno<br />
dei servizi pubblici più importanti<br />
della zona. Superfluo ribadire<br />
quanto sia essenziale la<br />
formazione scolastica dei ragazzi<br />
e dei giovani ed il fatto<br />
che possa avvenire nelle migliori<br />
condizioni di apprendimento<br />
e di sicurezza. Eppure…<br />
In tutte le giunte che si sono<br />
succedute negli ultimi 15 anni<br />
fino a quella attuale, l’attenzione<br />
alla scuola è sempre stata<br />
del tutto secondaria ed ha evidenziato<br />
una grave incapacità<br />
di progettare il futuro della città,<br />
in relazione al bene comune<br />
dei cittadini e della zona. La<br />
vicenda della scuola media è<br />
un esempio clamoroso - purtroppo<br />
non unico - della assenza<br />
di politica scolastica da<br />
parte delle amministrazioni<br />
guidate da Bosio, Rapetti, Bertero.<br />
Si tratta di un giudizio che<br />
emerge dai fatti. Da quasi 10<br />
anni Acqui attende una sistemazione<br />
decorosa della scuola<br />
media e una razionalizzazione<br />
della scuola superiore.<br />
Ma ogni volta i progetti del Co-<br />
mune per la scuola sono stati<br />
legati ad altre operazioni, di<br />
carattere edilizio-immobiliare;<br />
la scuola è stata sempre<br />
un’appendice o un efficace<br />
specchietto per le allodole per<br />
“giustificare” altri progetti, magari<br />
legittimi sul piano privato,<br />
ma che con l’interesse generale<br />
hanno ben poco a che fare.<br />
Ed in ogni caso, progetti<br />
che hanno finito per impantanarsi,<br />
senza approdare ad alcun<br />
risultato utile, ma aggravando<br />
sempre più il bilancio<br />
comunale.<br />
È successo tra il 2002 ed il<br />
2005 quando il progetto scuola<br />
venne inserito nella Società<br />
di Trasformazione Urbana (la<br />
c.d. STU), grande progetto<br />
svanito nel nulla (ma non certo<br />
senza costi per il Comune),<br />
dopo essere stato propinato<br />
agli acquesi come “il sogno del<br />
2000”. È successo tra il 2005<br />
e il 2011 con la fallimentare<br />
operazione del nuovo tribunale<br />
(per il quale si è sacrificata<br />
la vecchia sede della media<br />
Bella di proprietà del Comune),<br />
operazione che avrebbe<br />
dovuto garantire lauti introiti al<br />
Comune per la vendita del<br />
vecchio tribunale e che invece<br />
al momento resta solo un onere.<br />
Sta ricapitando in questi<br />
anni con la vicenda del mega<br />
progetto nell’area ex-Borma,<br />
che sta decollando per la parte<br />
residenziale e commerciale,<br />
ma che ci risulta sia fortemente<br />
a rischio proprio per la scuola<br />
media e la scuola materna.<br />
Va ricordato che, proprio sul<br />
tema scuola, il contributo dei<br />
consiglieri comunali della minoranza<br />
di centro sinistra già<br />
dai primi anni 2000 è stato intenso,<br />
critico e propositivo, con<br />
interventi in consiglio e in commissione,<br />
mozioni, progetti alternativi,<br />
raccolta di firme tra<br />
La refezione scolastica<br />
si paga anche dal tabaccaio<br />
Acqui Terme. L’amministrazione comunale ha informato della<br />
ripresa dell’adozione del sistema informatico di gestione della<br />
refezione scolastica, affidandone l’attivazione alla Ditta ApSystems<br />
e affidando ad alcune rivendite di tabacchi l’ausilio di incassare<br />
i proventi della mensa scolastica tramite idoneo POS<br />
fornito dall’amministrazione. Sono la Rivendita n.3 di Ratto Claudia<br />
di Via Garibaldi; Rivendita n.15 di Caria Danilo, Via Mariscotti<br />
n. 62 e Rivendita n.17 di Monti Alessandro, corso Bagni 136. Per<br />
la disponibilità ad incassare somme per nome e conto del Comune,<br />
l’amministrazione comunale riconosce alle rivendite una<br />
percentuale dello 0,5%.<br />
Venerdì<br />
Le apprensioni dei consiglieri del centro sinistra<br />
Quale futuro per la scuola media acquese?<br />
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CHIUSO IL MARTEDÌ<br />
genitori e insegnanti. Né pregiudizi,<br />
né visioni rigide e ideologiche,<br />
anche rispetto ad una<br />
sana sinergia tra pubblico e<br />
privato: proprio perché riteniamo<br />
la scuola una priorità fondamentale<br />
in un paese civile.<br />
Ma ciò non è servito.<br />
Nel maggio 2005 scrivevamo<br />
su queste colonne “Circa il<br />
tribunale infine va ricordato<br />
che neppure il sindaco e la<br />
giunta sono affatto sicuri che la<br />
sede del nuovo tribunale garantirà<br />
la sopravvivenza del tribunale<br />
ad Acqui, ... Sarebbe<br />
davvero tragicomico vedere<br />
fra 10 anni il nuovo tribunale<br />
essere dismesso e riutilizzato<br />
per collocarvi nuovamente la<br />
scuola, che nel frattempo si<br />
sarà attardata nella sistemazione<br />
provvisoria delle ex-francesi,<br />
ad un costo medio annuo<br />
di almeno 250.000 euro per le<br />
casse comunali e i forti disagi<br />
per la funzionalità della scuola<br />
stessa”. Ebbene, oggi, nel<br />
2012, dopo oltre 7 anni, non<br />
siamo tanto distanti da questo<br />
esito paradossale.<br />
In breve, infatti, la situazione<br />
è la seguente:<br />
- Il trasferimento della scuola<br />
media nella sede provvisoria<br />
delle ex- Francesi, oltre alla<br />
sezione collocata nella excaserma,<br />
ha creato innumerevoli<br />
disagi e disservizi per la<br />
gestione di una scuola divisa<br />
in due plessi distanti tra loro; ci<br />
è costata circa 300.000 euro<br />
l’anno, oltre ai lavori di riadattamento<br />
in strutture non di proprietà<br />
comunale e per i numerosi<br />
interventi di manutenzione<br />
che questi edifici richiedono. I<br />
cinque anni previsti dal sindaco<br />
sono già diventati 7 e – per<br />
ben che vada – diventeranno<br />
almeno 12 anni. I conti son<br />
presto fatti: questa operazione<br />
assurda ci costa 4 milioni di<br />
euro, senza aver ottenuto nulla<br />
per il futuro.<br />
- Il progetto della nuova<br />
scuola è stato rifatto (perché<br />
?): rispetto a quello elaborato<br />
dei tecnici del comune ne è<br />
stato predisposto un altro da<br />
un professionista privato (con<br />
ovvi e consistenti costi aggiuntivi,<br />
si parla di circa 400.000<br />
euro), ma pare che debba essere<br />
di nuovo modificato per<br />
problemi con le distanze di legge.<br />
- Il finanziamento del progetto<br />
scuola è oggi fortemente<br />
a rischio: si attende una sen-<br />
tenza della Corte dei Conti in<br />
merito alla possibilità di leasing.<br />
Se questa sarà sfavorevole,<br />
l’impossibilità per il Comune<br />
di accendere altri mutui<br />
rende di fatto prevedibile che<br />
la scuola media non si faccia<br />
più.<br />
- Infine, chi immaginasse di<br />
trasferire di nuovo la scuola<br />
dalle ex-Francesi all’attuale tribunale<br />
ormai soppresso deve<br />
considerare che gli uffici giudiziari<br />
almeno in parte continueranno<br />
ad operare in città per<br />
diversi anni (4-5 secondo gli<br />
addetti ai lavori) occupando<br />
parte consistente dell’edificio.<br />
Perciò anche il “ritorno a casa”<br />
appare impraticabile. Parte dei<br />
locali del nuovo tribunale resteranno<br />
vuoti e di difficile collocazione<br />
sul mercato, mentre<br />
i locali del vecchio tribunale<br />
restano in larga parte invenduti<br />
e si sono ampiamente deprezzati.<br />
Per il Comune è<br />
quindi una tripla perdita: paga<br />
l’affitto per la scuola e la manutenzione<br />
in locali non suoi,<br />
ha due sedi di tipo giudiziario<br />
in parte vuote e difficili a vendersi.<br />
In conclusione: esattamente<br />
dopo 10 anni da quando l’amministrazione<br />
Bosio-Rapetti si<br />
impegnò a costruire la nuova<br />
scuola, dopo 7 anni dal trasferimento<br />
della scuola media<br />
nella sede provvisoria , dopo 5<br />
anni dalla scorsa campagna<br />
elettorale quando la giunta Rapetti-Bertero<br />
si impegnò ad<br />
una rapida realizzazione della<br />
scuola… siamo al punto di partenza!<br />
Con due aggravanti: 1.<br />
Se la nuova scuola media non<br />
si farà, i costi annuali per il comune<br />
continueranno a gravare<br />
pesantemente sul bilancio<br />
senza alcun vantaggio per il<br />
servizio scolastico che resta<br />
pesantemente danneggiato da<br />
ormai molti anni; 2. Nel frattempo<br />
non è stato predisposto<br />
alcun piano di manutenzione<br />
straordinaria degli edifici “provvisori”,<br />
con evidenti ulteriori ricadute<br />
negative per la qualità<br />
del servizio e per la sicurezza,<br />
oltre che per il prevedibile aggravio<br />
dei costi.<br />
Di fronte a questa preoccupante<br />
prospettiva abbiamo<br />
presentato per il prossimo consiglio<br />
comunale una specifica<br />
interrogazione al sindaco, perché<br />
chiarisca la situazione e le<br />
intenzioni della amministrazione».<br />
Acqui Terme. Ci scrivono<br />
dalla Bottega di EquAzione di<br />
via Mazzini:<br />
«Quello che ci attende è<br />
probabilmente un settembre<br />
sobrio e un po’ più austero di<br />
quelli degli ultimi anni. Tutti fatichiamo<br />
a far quadrare i conti…<br />
anche e soprattutto i produttori<br />
svantaggiati del Sud<br />
del Mondo e delle Cooperative<br />
Sociali italiane che in questi<br />
ultimi tempi hanno visto il contrarsi<br />
dei consumi anche nelle<br />
Botteghe del Commercio<br />
Equo e Solidale che li rappresentano,<br />
trovandosi molte volte<br />
con prodotti bellissimi e degnissimi<br />
per equità nei salari,<br />
sanità degli ingredienti usati -<br />
a fronte di tanti altri esistenti<br />
sul mercato che non rispettano<br />
gli stessi valori - dignità delle<br />
condizioni di lavoro, invenduti<br />
o comunque con rotazioni<br />
più lente.<br />
Ricordiamo che acquistare<br />
prodotti del Commercio Equo<br />
e Solidale consente prima di<br />
tutto alle popolazioni del Sud<br />
del Mondo di poter lavorare a<br />
casa loro, senza essere sfruttati<br />
da avventurieri senza scrupoli,<br />
molte volte presenti in largo<br />
numero nei Paesi più poveri,<br />
in definitiva consente a chi<br />
abita i Paesi del Sud del Mondo<br />
di non emigrare in cerca di<br />
fortuna altrove… e noi sappia-<br />
Anche ad EquAzione<br />
Rientro a scuola<br />
e alla normalità<br />
mo bene che questa “fortuna”<br />
molte volte risulta essere uno<br />
sfruttamento peggiore nei nostri<br />
Paesi!<br />
Detto questo, EquAzione, e<br />
nella fattispecie la Bottega di<br />
Via Mazzini ad Acqui Terme,<br />
che da circa due mesi è “imbalsamata”<br />
in cortile da “lavori<br />
in corso” nel caseggiato in cui<br />
si trova, comincia a pensare ai<br />
mesi invernali, alla scuola per<br />
prima cosa… invitiamo gli insegnanti<br />
a venire a prendere<br />
visione dei testi che possono<br />
essere loro di aiuto nel loro delicato<br />
compito pedagogico; poi<br />
ci avviamo verso il periodo più<br />
importante dell’anno, le feste<br />
natalizie, durante le quali possiamo<br />
pensare a qualche regalo<br />
equo-solidale… sono in<br />
arrivo le prime referenze di oggettistica,<br />
i primi cesti per le<br />
vostre confezioni…<br />
Anche quest’anno proponiamo<br />
una lotteria che mette a disposizione<br />
40 premi, alcuni dei<br />
quali sono buoni acquisto<br />
presso le nostre Botteghe.<br />
Ad ottobre partirà l’appuntamento<br />
tradizionale con “Equo<br />
per tutti”, e anche questo, per<br />
l’anno in corso, offrirà dei buoni<br />
acquisto come premio per<br />
una spesa di 30 euro presso le<br />
nostre botteghe … ma di questo<br />
vi parleremo il mese prossimo!».<br />
Itinerari culturali del Consiglio d’Europa<br />
Acqui Terme. A Strasburgo, presso il Consiglio d’Europa, dal<br />
3 al 7 settembre si è svolto il primo seminario annuale sugli Itinerari<br />
culturali del Consiglio d’Europa. L’Itinerario Culturale Europeo<br />
delle città storiche termali è stato rappresentato da Raffaella<br />
Caria, segretaria dell’Associazione Europea delle Città Storiche<br />
Termali di cui Acqui Terme è membro fondatore e sede della<br />
segreteria organizzativa. La “Summer University” è stata concepita<br />
per i rappresentanti degli Itinerari Culturali del Consiglio<br />
d’Europa e manager di nuovi progetti turistici - culturali. L’obiettivo<br />
è stato quello di lavorare insieme al fine di ottimizzare la struttura<br />
e la “commercializzazione” degli itinerari culturali per costruire<br />
e gestire opportunità culturali e turistiche atte allo sviluppo<br />
economico di dei paesi europei e delle singole città hanno aderito<br />
al programma europeo degli itinerari e sono territorialmente<br />
coinvolte. La settimana è stata organizzata dal segretariato dell’Accordo<br />
Parziale allargato su Itinerari culturali (EPA) e l’Istituto<br />
Europeo degli Itinerari Culturali, nell’ambito di un Joint Programme<br />
tra la Commissione Europea e il Consiglio d’Europa. I docenti<br />
delle sessioni sono stati selezionati tra accademici ed esperti che<br />
lavorano in diversi settori collegati al patrimonio culturale e del turismo,<br />
ora al lavoro sui capitoli del progetto di un manuale sulle<br />
linee di gestione e di governance degli itinerari Culturali. I risultati<br />
del lavoro svolto a Strasburgo contribuiranno alla stesura del<br />
manuale su misura per le esigenze degli itinerari stessi.