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Numero 33 - L'ANCORA edicola

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L’ANCORA<br />

32 16 SETTEMBRE 2012<br />

DALL’ACQUESE<br />

Prossime attività: tesseramento e assemblea<br />

Monastero Bormida<br />

Banca del Tempo 5 Torri<br />

Monastero Bormida. Scrive<br />

la Banca del Tempo 5 Torri:<br />

«Qui da noi è tempo di vendemmie,<br />

che se il raccolto è<br />

buono coronano un anno di lavoro<br />

e impegnano le famiglie<br />

del posto, compresi i soci della<br />

Banca del Tempo, in una frenetica<br />

organizzazione dei tempi<br />

individuali e delle famiglie<br />

che fanno slittare la ripresa<br />

delle attività sociali, comprese<br />

quelle della Banca del Tempo,<br />

verso la fine di settembre.<br />

Bisogna però intanto programmare<br />

per essere pronti a<br />

ripartire tempestivamente, appena<br />

è possibile.<br />

A questo scopo abbiamo definito<br />

un programma di massima<br />

che non solo dà continuità<br />

ad attività già svolte con successo<br />

nell’anno passato, ma<br />

introduce anche qualche novità<br />

in particolare di natura tematica<br />

che il progresso degli<br />

eventi generali e le sensibilità<br />

individuali ci suggeriscono.<br />

Entriamo nel concreto delle<br />

iniziative proposte, che sono<br />

dedicate innanzitutto ai bambini<br />

ma riguardano tutte le età e<br />

trovano un aggancio culturale<br />

che serve a ciascuno di noi per<br />

capire qualcosa di più sul mondo<br />

che ci circonda.<br />

Il programma di massima è<br />

il seguente: - doposcuola per i<br />

bambini della Scuola Primaria<br />

con Barbara Blengio previo un<br />

incontro preparatorio con i genitori<br />

per migliorare gli aspetti<br />

organizzativi nello spirito della<br />

Banca del Tempo; - serate sul<br />

gioco delle presentazioni personali<br />

con Paola Ceretti; - incontri<br />

settimanali per i bambini<br />

di educazione musicale con<br />

Federica Baldizzone; - serata<br />

di socializzazione dei risultati<br />

positivi conseguiti con il laboratorio<br />

di decorazione del mar-<br />

tedì diretto da Rita Barigazzi<br />

dedicato in particolare agli<br />

ospiti delle comunità psichiatriche<br />

locali; - corso di base di informatica<br />

per adulti con Mario<br />

Greco (chi fosse interessato<br />

può segnalarsi ad Antonietta<br />

Cenereri); - incontri mensili di<br />

astrologia con Andrea Irali; -<br />

incontri mensili di tarocchi con<br />

Nishanto De Regibus; - le ultime<br />

scoperte sul funzionamento<br />

del cervello e le nuove possibilità<br />

di prevenzione che offrono,<br />

con particolare riferimento<br />

ai neuroni e allo stress,<br />

con Germana Poggio e Maria<br />

Izzo; - serata del laboratorio<br />

culturale con un antropologo:<br />

le fortune della specie umana<br />

sono fondate sulla competizione<br />

o sulla cooperazione?; - serata<br />

del laboratorio culturale<br />

sul significato del dono secondo<br />

gli antropologi, con Paolo<br />

Rusin e Stefania Terzi; - serata<br />

del laboratorio culturale sul<br />

senso che ha il “bello” in tempo<br />

di crisi; - Festa delle Torte,<br />

indicativamente per il 2 dicembre,<br />

con Paola Ceretti; - ripresa<br />

del corso di scacchi per<br />

bambini; - gita a Milano per<br />

una visita al Museo della<br />

Scienza e della Tecnica.<br />

Inoltre, presso l’agriturismo<br />

di Paola Ceretti, il 22 settembre<br />

ci sarà, un incontro serale<br />

con cena di presentazione del<br />

nuovo libro giallo scritto da Andrea<br />

Grea aperto a tutti. Per<br />

coprire le spese di sede e varie<br />

di gestione la partecipazione<br />

alle attività prevede la iscrizione<br />

alla Banca del Tempo<br />

con una quota di 10 euro.<br />

L’Assemblea annuale per la<br />

approvazione del programma<br />

di attività e del bilancio è fissata<br />

per martedì 25 settembre,<br />

alle ore 21, presso la Casa del<br />

Te».<br />

Agnese ed Alessandro sposi<br />

Da Genova a Tampa<br />

passando da Pianlago<br />

Ponzone. Da Genova a Tampa, in Florida, passando per Pianlago<br />

di Ponzone. È la storia di Agnese, genovese di nascita,<br />

pianlaghese di adozione, e di Alessandro, chimico che vive a Genova<br />

ed ha conosciuto Agnese a Pianlago. Si sono sposati a Genova,<br />

sabato 15 settembre, ed Alessandro che lavora in Florida<br />

in una azienda italiana che costruisce impianti petroliferi, ci porta<br />

via l’Agnese. Agnese e Alessandro ci mancheranno, ma in<br />

America vi approdano con l’affettuoso abbraccio di tutti i pianlaghesi,<br />

ponzonesi e quelli che li conoscono.<br />

Lungo la strada tra Merana e Spigno<br />

La chiesa di Nostra<br />

Signora di Casato<br />

Spigno Monferrato. Sabato<br />

8 settembre, don Giorgio ha<br />

celebrato la santa messa nella<br />

chiesa Nostra Signora di Casato<br />

gremita di fedeli giunti dai<br />

dintorni ma anche dalle cittadine<br />

della Liguria e del Piemonte;<br />

luoghi di emigrazione da cui<br />

si ritorna almeno una volta<br />

l’anno, per la festa che fu dei<br />

nonni e dei genitori.<br />

Dopo la funzione, un delizioso<br />

rinfresco offerto a tutti i presenti<br />

dalle famiglie di Casato,<br />

e poi l’estrazione dei biglietti<br />

della tradizionale lotteria per la<br />

raccolta fondi da destinarsi alla<br />

manutenzione della chiesa.<br />

Una tradizione antica, che<br />

un tempo vedeva la partecipazione<br />

di tante famiglie di Casato,<br />

Bracchi, Colombi, Rocchetta,<br />

Eirole, Moglia, Corrente,<br />

Piana di Isole e Merana.<br />

Monastero Bormida. Sabato<br />

22 settembre presso l’agriturismo<br />

“La luna di miele” di<br />

Monastero Bormida si festeggerà<br />

l’uscita dell’ultimo romanzo<br />

di Sergio Grea, affermato<br />

scrittore genovese.<br />

È la prima serata ufficiale<br />

nella quale il nuovo agriturismo<br />

“esce allo scoperto” inaugurando<br />

una serie di iniziative<br />

che abbineranno la voglia di<br />

mangiare bene con quella di<br />

stare insieme in allegria e (perché<br />

no?) di scoprire di tanto in<br />

tanto qualcosa di diverso e<br />

coinvolgente.<br />

Questa nuova attività di ristorazione<br />

ed accoglienza -<br />

l’agriturismo dispone anche di<br />

tre deliziose camere arredate<br />

con gusto - è gestita da Paola<br />

Ceretti che di certo ci stupirà<br />

con le sue iniziative sempre rivolte<br />

alla promozione turistica<br />

e culturale del paese.<br />

E, cosa non da poco, cucina<br />

che è una meraviglia! Ma questi<br />

sono gli effetti degli insegnamenti<br />

della mamma Fernanda.<br />

Alla cena sarà presente, come<br />

“guest star” lo scrittore Sergio<br />

Grea.<br />

Nato a Genova, ma milanese<br />

d’adozione, sposato con<br />

due figli, è stato un manager di<br />

altissimo livello nel settore petrolifero,<br />

incarico che lo ha portato<br />

a viaggiare in tutto il mondo.<br />

Ha vissuto, tra l’altro, nel<br />

Un’occasione per pregare<br />

insieme e ritrovarsi, mantenendo<br />

viva l’Amicizia di quando<br />

si era ragazzi e si faceva festa<br />

con i genitori e i nonni.<br />

La chiesa conserva all’interno<br />

importanti affreschi tardogotici<br />

del Maestro di Roccaverano<br />

(1480 circa). Si tratta di<br />

uno dei più completi esempi di<br />

pittura gotico - provenzale dell’alessandrino.La<br />

chiesa visibile<br />

dalla strada statale, per la<br />

parte absidale, ha il portone<br />

d’ingresso rivolto verso la ferrovia<br />

dove anticamente transitava<br />

anche la mulattiera che<br />

da Spigno proseguiva per Merana.<br />

Per ch volesse notizie<br />

storiche sulla chiesa e i suoi<br />

affreschi, potete consultare il<br />

testo di Luigi Gallareto “Alto<br />

Monferrato” Omega Edizionipag<br />

148.<br />

A “La luna di miele” si presenta il libro<br />

Monastero, “L’appalto”<br />

di Sergio Grea<br />

Corno d’Africa e, proprio da<br />

quest’esperienza, ha tratto<br />

ispirazione per il precedente<br />

romanzo “I signori della sete”<br />

(Piemme, 2009), per il quale la<br />

stampa ha mostrato molto interesse.<br />

Ha conoscenza diretta anche<br />

dell’Uzbekistan che fa da<br />

sfondo a “L’appalto”, ultima fatica<br />

letteraria che sarà presentata<br />

nel corso della serata a<br />

Monastero Bormida.<br />

È un thriller di respiro internazionale,<br />

nel quale lo scrittore<br />

mescola appassionanti toni<br />

gialli al fervore di legittime<br />

istanze sociali.<br />

In effetti la storia si svolge<br />

all’ombra del grave problema<br />

ambientale del lago Aral, considerato<br />

da Al Gore “il più grave<br />

disastro ambientale nella<br />

storia dell’umanità”.<br />

È una lettura appassionante<br />

e che tiene, fino alla fine, con il<br />

fiato sospeso.<br />

La serata prevede un menu<br />

rigorosamente in giallo (nel<br />

senso che in tutte le portate<br />

predominerà questo colore) intervallata<br />

dalla lettura di alcune<br />

pagine del libro.<br />

L’autore sarà presentato ai<br />

commensali ed intervistato da<br />

Giancarlo Molinari.<br />

Il costo della serata è di 18<br />

euro, è necessaria la prenotazione<br />

presso l’agriturismo “La<br />

luna di miele”, regione San Desiderio<br />

48, Monastero Bormida<br />

tel. 368.3000253.<br />

Santo Stefano Belbo.<br />

“L’unica gioia al mondo è cominciare.<br />

È bello vivere perché<br />

vivere è cominciare, sempre<br />

ad ogni istante”.<br />

Una frase che non ti aspetti.<br />

Positiva. Da Il mestiere di vivere.<br />

Contro gli stereotipi. Contro<br />

i luoghi comuni.<br />

Anche in Cesare, come in<br />

Baudelaire, sì che c’è lo spleen.<br />

Il male di vivere. L’angoscia.<br />

Ma anche l’ideal.<br />

Ecco Pavese davanti alla<br />

pagina bianca. Non il panico<br />

che viene da quanto è ancora<br />

da compiere.<br />

Ma l’illusione di un ipotetico<br />

infinito a portata di mano. (E<br />

già che ci siamo verrebbe da<br />

richiamare Brezza marina di<br />

Mallarmé, una delle poesie<br />

metaletterarie più celebri del<br />

Decadentismo).<br />

Ecco, allora, quanto han<br />

pensato in quel di Santo Stefano<br />

dalle parti della Fondazione.<br />

Sì: perché La Luna e i falò è<br />

il romanzo più conosciuto, letto<br />

e tradotto di Cesare Pavese.<br />

È il romanzo - l’ultimo; è il<br />

1950, che è poi anche l’anno<br />

della morte - che ha segnato la<br />

raggiunta maturità stilistica<br />

dello scrittore che, a partire da<br />

Paesi tuoi, aveva inaugurato<br />

un particolare percorso. Quello<br />

della sua sperimentazione<br />

linguistica, mutuata dagli americani<br />

- amati e tradotti - e dallo<br />

slang, apprezzato per la sua<br />

forte carica semantica. Per la<br />

sua e austerità lessicale.<br />

Ecco quella forma così lontana<br />

dall’esempio della ricercatezza<br />

dannunziana.<br />

Avvicinabile, semmai, ad<br />

uno scrittore “non italiano”, di<br />

confine, come Italo Svevo.<br />

“La lingua di Pavese cerca<br />

di essere proprio come lo<br />

slang americano: democratica<br />

(per arrivare a tutta la nazione),<br />

ma con all’interno di sé il<br />

‘sangue’ della provincia (la potenza<br />

evocativa dei termini<br />

dialettali)”. Del resto il “tendere<br />

l’orecchio alle parole nuove”<br />

è l’assunto di un famoso articolo<br />

di Pavese, significativamente<br />

pubblicato subito dopo<br />

la fine della guerra su “L’Unità”<br />

di Torino (20 maggio 1945).<br />

In Ritorno all’uomo proprio il<br />

riferimento a “sussulti e balbettii<br />

delle creature nuove” al “tiepido<br />

fiato di [nuove] nascite”,<br />

ad un favellare che contraddice<br />

“la costruzione” e “l’artificio”<br />

della parola, violentata durante<br />

la dittatura.<br />

Quindi ecco la chiusa: “Sentiamo<br />

tutti di vivere in un tempo<br />

in cui bisogna riportare le parole<br />

alla solida e nuda nettezza<br />

di quando l’uomo le creava per<br />

servirsene”.<br />

Il lavorio sul “mestiere di vivere”<br />

diventa scavo su quello<br />

di scrivere. Ecco come Giovanna<br />

Romanelli sintetizza il<br />

Con la Luna e i Falò 2.0<br />

Twitteratura & Pavese<br />

in 140 caratteri<br />

A Ponti, limiti velocità<br />

su S.P. 30 di Valle Bormida<br />

A Bubbio mercato agricolo<br />

della Langa Astigiana<br />

percorso: “la ricerca di una parola<br />

nuova scarnificata, essenziale,<br />

originaria e significativa<br />

liquida sia l’esperienza del Decadentismo,<br />

sia quella dell’Ermetismo,<br />

prende le distanze<br />

dal Rondismo, dalla “bella pagina”<br />

e dunque, indirettamente,<br />

si stacca dal filone aulico e<br />

petrarchesco”.<br />

Ecco così Pavese che afferma<br />

“vogliamo eliminare sempre<br />

più gli oggetti”. La nostra<br />

poesia tende a imporsi come<br />

oggetto stesso, come sostanza<br />

di parole”.<br />

140 caratteri (moltiplicato<br />

32…) per Cesare e La luna<br />

La proposta 2012 è sorprendente:<br />

quella di mandare alla<br />

deriva i testi della “lingua nuova”<br />

di Cesare, nelle forme modernissime<br />

della comunicazione<br />

digitale “cinguettante”.<br />

Insomma: lo strumento comunicativo<br />

di ieri può essere<br />

comparato, adattato agli attuali<br />

modelli: e questo sempre per<br />

misurare e comprendere, ancora<br />

meglio (tradurre significa<br />

prima capire; lo sa chi riassume,<br />

parafrasa, converte in<br />

un’altra lingua, o in un altro linguaggio<br />

artistico, in musica o<br />

in pittura…) il valore della letteratura<br />

di Pavese e della parola<br />

in genere.<br />

L’idea, allora, è quello di una<br />

riscrittura, attraverso twitter e i<br />

canonici 140 caratteri, della<br />

Luna e i falò.<br />

32 capitoli in 32 tweet.<br />

La schiettezza sintetica di<br />

Pavese che diventa tweet, alla<br />

ricerca dell’essenza profonda<br />

di ogni capitolo. Un percorso,<br />

affidato dagli utenti del social<br />

network, e divulgato attraverso<br />

l’account della Fondazione<br />

Cesare Pavese, che raccoglierà<br />

i migliori cinguettii.<br />

Il fine? Creare una nuova<br />

edizione “social” de La luna e i<br />

falò, scritta dagli amanti dello<br />

scrittore.<br />

Il tutto è stato presentato,<br />

assieme al progetto ufficiale<br />

LunaFalò, il 15 giugno a Santo<br />

Stefano, durante la presentazione<br />

dell’edizione 2012 del<br />

Pavese Festival.<br />

Dal 15 giugno è partita la riscrittura.<br />

Che avrà termine il 9<br />

settembre, sempre a Santo<br />

Stefano, quando la Fondazione<br />

Cesare Pavese, nel giorno<br />

del compleanno dello scrittore,<br />

organizzerà un incontro, cui<br />

saranno invitati i protagonisti e<br />

i followers del progetto.<br />

E lì, allora, si parlerà di twitteratura<br />

e sarà letta la nuova<br />

edizione 2.0 de La luna e i falò.<br />

Quasi a voler dire che si può<br />

continuare a dialogare di letteratura,<br />

ai massimi livelli, coinvolgendo<br />

e sfruttando le potenzialità<br />

dei social network,<br />

grandi aggregatori giovanili.<br />

E proprio ai giovani - e alla<br />

loro fantasia - il progetto è, in<br />

primis, dedicato. G.Sa<br />

Ponti. L’Ufficio Tecnico della Provincia di Alessandria comunica<br />

che, lungo la S.P. n. 30 “di Valle Bormida”, in prossimità del<br />

passaggio a livello ferroviario a servizio della linea San Giuseppe<br />

di Cairo - Acqui Terme, situato al km 49+500, sul territorio del<br />

Comune di Ponti, la velocità dei veicoli in transito deve essere<br />

contenuta, in entrambi i sensi di marcia, nei seguenti limiti: limite<br />

di velocità a 70 km/h dal km 48+837 al km 48+942 e dal km<br />

49+958 al km 50+107; limite di velocità a 50 km/h dal km 48+942<br />

al km 49+958. La Provincia di Alessandria ha provveduto all’installazione<br />

dell’apposita segnaletica regolamentare.<br />

Bubbio. Tutti i sabati pomeriggio, nel centro storico di Bubbio,<br />

Mercato Agricolo della Langa Astigiana. Al mercato, 21 banchi,<br />

sono presenti i produttori aderenti con la frutta, la verdura, il latte<br />

fresco, i vini, i formaggi, le confetture e il miele delle colline di<br />

Langa e quanto di meglio produce questo stupendo territorio. È<br />

una iniziativa voluta dai vertici della Comunità Montana “Langa<br />

Astigiana-Val Bormida” e dall’Amministrazione bubbiese. Con<br />

l’istituzione del mercato agricolo si è intenso favorire la vendita<br />

diretta dei prodotti agricoli sul proprio territorio. L’area mercatale<br />

realizzata sul territorio del comune di Bubbio, nella via principale,<br />

via Roma, dista 10 chilometri dal comune di Canelli ed a 15<br />

dal comune di Acqui Terme. Il mercato è servito da un ampio parcheggio.<br />

E lo slogan ricordava «Sabato pomeriggio, esci dal centro<br />

commerciale e vieni a far la spesa nel centro di Bubbio ».

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