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L’ANCORA<br />
30 16 SETTEMBRE 2012<br />
DALL’ACQUESE<br />
Spigno e la promozione del territorio<br />
Cammino celeste<br />
la forza delle immagini<br />
Spigno Monferrato. Per<br />
una volta lasciamo da parte le<br />
parole.<br />
Il pomeriggio di domenica 9<br />
settembre, a Spigno Monferrato,<br />
lo raccontiamo privilegiando<br />
l’eloquenza delle immagini.<br />
Che sono quelle, sorprendenti,<br />
del “Cammino Celeste”,<br />
il percorso in dodici tappe, in<br />
dodici luoghi simbolo collocati<br />
nel territorio comunale, che si<br />
legano ad altrettante emergenze<br />
religiose e storiche.<br />
Il “Cammino Celeste” richiama<br />
i romei, i pellegrini che si<br />
recano guidati dalla Fede nella<br />
città di Pietro; e la strada<br />
francigena, che prosegue poi<br />
verso Roncisvalle, la Spagna e<br />
piega verso la meta ultima di<br />
Santiago de Compostela.<br />
E, allora, ecco che non resta<br />
che sottolineare l’ideale tutela<br />
di questo percorso: che rimanda<br />
a San Giacomo (ecco l’olio<br />
nella chiesetta di Squagiato),<br />
ma anche a San Rocco (ecco<br />
la cappella sul ponte; e quella<br />
in Vico) e al Sant’Antonio Abate<br />
della Chiesa della Madonna<br />
del Casato (son gli affreschi di<br />
cui si diceva nel precedente<br />
numero del giornale).<br />
Le immagini, dicevamo.<br />
Così come, a priori, la verità<br />
(presunta, creduta; ma creduta<br />
al 100%) si lega alla parola<br />
scritta, stampata (è il principio<br />
di autorità del libro, un moderno<br />
ipse dixit, che a fatica si<br />
mette i discussione), la realtà<br />
raccontata dal film, dal documentario<br />
sembra poter trasformare<br />
paesaggio e monumenti,<br />
in certo qual modo usuali,<br />
“quotidiani”, che compiono un<br />
“salto di qualità”.<br />
Una metamorfosi che passa<br />
attraverso lo schermo. Una dignità<br />
nuova. Una sorta di trasfigurazione<br />
che sorprende chi<br />
ha guardato cento, mille volte<br />
quello scorcio.<br />
Cassine<br />
E ora lo trova non solo diverso.<br />
Ma incredibilmente bello.<br />
Ad un tratto le immagini riescono<br />
a restituire memorie,<br />
identità, orgoglio di una appartenenza.<br />
Le immagini sono quelle che<br />
Maurilio Fossati e lo Studio<br />
Abaco di Acqui Terme hanno<br />
elaborato su commissione del<br />
Municipio.<br />
La proiezione, che ha introdotto<br />
il pomeriggio dedicato alle<br />
relazioni (curate da Elisa<br />
Camera, Renata Ghione e<br />
Francesco Nano; c’erano poi i<br />
quadri di Gianni Pascoli) è una<br />
concreta prova - pur essendo<br />
il filmato in una versione a pieno<br />
work in progress - tanto delle<br />
potenzialità attrattive, fortissime,<br />
del territorio, quanto della<br />
forza di alcuni moderni mezzi<br />
di comunicazione, nell’ambito<br />
del richiamo turistico.<br />
Ecco così i luoghi e “i tesori”:<br />
il suggestivo ponte sulla Bormida<br />
con la cappella dedicata<br />
al santo che protegge dalla peste,<br />
San Quintino con la facciata<br />
dell’antica abbazia; la<br />
chiesa dell’Assunta di Rocchetta<br />
con la sua statua della<br />
Vergine; le scene picte del Casato;<br />
la chiesa di Montaldo dedicata<br />
a San Carlo Borromeo<br />
(e in faccia l’oratorio); quella di<br />
Squaneto con il bianco marmo<br />
che raffigura la Madonna;<br />
Squagiato con San Giacomo,<br />
le due chiese di Turpino, dedicate<br />
al Battista e alla Visitazione;<br />
a Spigno San Giuseppe e<br />
poi San Rocco in Vico (e il ricordo<br />
del colera del 1854), sino<br />
a giungere alla Parrocchiale<br />
di Sant’Ambrogio.<br />
Tra il torrente Valla e la Bormida,<br />
Spigno - “paese tra le<br />
due acque” - promuove una<br />
iniziativa che davvero può essere<br />
convenientemente estesa<br />
all’intero territorio. G.Sa<br />
A Sant’Andrea<br />
una serata lunare<br />
Cassine. Astronomia, arte e enogastronomia saranno protagoniste<br />
a Sant’Andrea di Cassine nella serata di sabato 22 settembre.<br />
A partire dalle ore 20, grazie all’attivismo degli Amiscout<br />
(Amici dello scautismo di Cassine), in collaborazione con il Comune,<br />
e con la Fondazione Don Giuseppe Carrara di Sant’Andrea,<br />
si svolgerà una serata tutta dedicata al nostro satellite. Alle<br />
ore 20, presso il laboratorio artistico “Antonio Laugelli” si svolgerà<br />
una illustrazione astronomica sul tema “Conoscere i monti<br />
lunari con il telescopio”, a cura degli astrofili di Acqui Terme.<br />
A seguire, dalle ore 21, è in programma un incontro con gli astrofili,<br />
con visita alla mostra d’arte del laboratorio artistico “Laugelli”.<br />
Seguirà “Schegge di luna…visioni e parole”: un complesso di<br />
proiezioni e letture poetiche ispirate alla luna. Sul prossimo numero<br />
del nostro settimanale tutti i particolari dell’evento.<br />
A “Villa Tassara” incontri di preghiera<br />
Spigno Monferrato. Ogni sabato e domenica presso la Casa<br />
di Preghiera “Villa Tassara” in Montaldo di Spigno (tel. 0144<br />
91770, cell. 340 1781181 don Piero), si terranno degli incontri di<br />
preghiera con inizio dalle ore 16. Incontri aperti a tutti, nella luce<br />
dell’esperienza proposta dal movimento pentecostale cattolico,<br />
organizzati da don Piero Opreni, rettore della casa e parroco di<br />
Merana.“La fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò<br />
che non si vede”. Ebrei 11,1.La virtù della fede e le grandi verità<br />
della fede cristiana saranno i temi trattati questa estate negli incontri<br />
che si svolgeranno nella Casa di Preghiera. Le celebrazioni,<br />
la preghiera di lode e di intercessione continueranno a raccogliere<br />
e ad allietare lo spirito di chi salirà a Montaldo di Spigno<br />
per incontrare il Signore ed accogliere lo Spirito Santo, il grande<br />
dono promesso da Gesù ai suoi Discepoli. La visita del Vescovo<br />
di Acqui, mons. Pier Giorgio Micchiardi, e la presenza di alcuni<br />
sacerdoti e del Movimento Pentecostale contribuiranno a rendere<br />
più fervide le celebrazioni.<br />
Scritto da Ginetto Pellerino<br />
Cortemilia, il libro<br />
“Acna gli anni della lotta”<br />
Cortemilia. “Acna: gli anni<br />
della lotta”, è il libro scritto da<br />
Ginetto Pellerino che racconta<br />
dettagliatamente giorni, mesi e<br />
anni, personaggi, gente comune<br />
e momenti caldi, di quella<br />
buia e luminosa vicenda che<br />
ha coinvolto per decenni una<br />
valle, dei paesi, un territorio<br />
che chiedeva solamente aria e<br />
acqua pulita.<br />
Il libro è stato ufficialmente<br />
presentato all’annuale Festa<br />
dell’Unità a Cortemilia, organizzata<br />
dalla sezione locale<br />
del Partito Democratico, con<br />
grande partecipazioni di gente,<br />
numerosi protagonisti di quei<br />
giorni e tanti, troppi che dal<br />
cielo hanno seguito.<br />
Domenica 22 luglio, i locali<br />
del convento francescano,<br />
erano gremitissimi per l’evento:<br />
il libro “ACNA: gli anni della<br />
lotta”, scritto dal dott. Ginetto<br />
Pellerino (in quegli anni assessore<br />
di Cortemilia, giornalista<br />
pubblicista cortemiliese ed oggi<br />
direttore di banca), edito da<br />
Araba Fenice di Boves.<br />
Libro che sta riscuotendo<br />
grande successo e che è stato<br />
presentato a Bergolo, nel pomeriggio<br />
di domenica 9 settembre,<br />
durante la rassegna “I<br />
sapori della Pietra”.<br />
Il libro ripercorre in forma di<br />
cronaca le tappe principali della<br />
lunga lotta che ha avuto per<br />
protagonisti gli abitanti della<br />
Valle Bormida negli ultimi anni<br />
del ventesimo secolo.<br />
Una guerra da più parti definita<br />
“tra poveri” che ha visto<br />
contrapporsi i valligiani<br />
piemontesi, determinati dopo<br />
un secolo di inquinamento<br />
a chiedere la chiusura dell’Acna<br />
di Cengio e la cessazione<br />
dell’inquinamento del<br />
fiume Bormida, e quelli liguri,<br />
impegnati a difendere il<br />
loro posto di lavoro.<br />
Si parte dal 10 gennaio<br />
1986, data del drammatico<br />
incidente che segnò per<br />
sempre la vita di due lavoratori<br />
Acna, e si arriva al<br />
gennaio 1999, mese in cui<br />
la fabbrica della morte cessa<br />
definitivamente le produzioni<br />
dopo aver subito un’irreversibile<br />
crisi delle sue lavorazioni<br />
chimiche.<br />
In questi tredici anni si<br />
susseguono a ritmo incalzante<br />
eventi che hanno segnato<br />
in modo significativo<br />
la vita sociale, economica e<br />
politica italiana di quegli anni,<br />
portando sotto i riflettori le<br />
“magagne” della chimica di<br />
Stato, in mano a colossi pubblico<br />
- privati come la Montecatini,<br />
poi Montedison e poi<br />
ancora Enimont e Enichem.<br />
“Il diario della Rinascita<br />
della Valle Bormida”, come<br />
recita il sottotitolo, racconta<br />
di piccole manifestazioni come<br />
il primo “happening” di<br />
Cengio del 22 novembre<br />
1987, e di grandi mobilitazioni<br />
che hanno riempito le<br />
prime pagine dei giornali italiani<br />
ed esteri come il blocco<br />
del<br />
Giro d’Italia a Castelnuovo<br />
Don Bosco del 2 giugno<br />
1988, la spedizione al Festival<br />
di Sanremo del 25 febbraio<br />
1989 e interminabili<br />
viaggi a Roma di migliaia di<br />
persone per seguire i dibattiti<br />
parlamentari sul destino<br />
della fabbrica chimica e del<br />
famigerato “re-sol”, l’inceneritore<br />
che l’Acna voleva costruire<br />
a Cengio per smaltire<br />
nell’aria i rifiuti tossici interrati<br />
intorno allo stabilimento.<br />
Protagonista di tutta la storia<br />
è la gente della Valle Bormida,<br />
guidata dai sindaci, dai<br />
parroci e da un gruppo di<br />
giovani definiti impropriamente<br />
“ambientalisti”, che<br />
seppero resistere per oltre<br />
un decennio alle pressioni<br />
delle potenti lobby politiche e<br />
industriali nazionali e vincere<br />
la loro battaglia per la Rinascita<br />
del territorio.<br />
Il libro verrà presentato,<br />
nelle prossime settimane, anche<br />
in numerosi paesi della<br />
valle e non solo.<br />
È l’occasione per i moltissimi<br />
che hanno partecipato<br />
alla lotta e che rivivranno le<br />
emozioni di quel particolare<br />
momento, ma è un invito rivolto<br />
a tutti, giovani e non,<br />
che di quel periodo hanno<br />
solo sentito parlare e che potranno<br />
sapere e conoscere<br />
di più attraverso il racconto<br />
di quegli anni di lotta. G.S.<br />
È una antica tradizione<br />
Grognardo, partecipata<br />
processione dell’Assunta<br />
Grognardo. Mercoledì 15 agosto, nel rispetto di una tradizione<br />
il cui ricordo si perde nella notte dei tempi, Grognardo ha vissuto<br />
l’appuntamento con la processione dell’Assunta. Un evento<br />
che ha coinvolto l’Amministrazione comunale con il sindaco Renzo<br />
Guglieri, la Confraternita di N.S. Assunta di Grognardo ed i<br />
fedeli che numerosi hanno accompagnato la processione aperta<br />
da don Pietro Bellati. Una cerimonia semplice ma intensa che<br />
ha preso il via, alle ore 17, dalla parrocchiale di Sant’Andrea ed<br />
ha percorso le strade del concentrico.<br />
A Bistagno<br />
“La settimana del risparmio”<br />
Bistagno. La settimana del risparmio è un iniziativa dell’Amministrazione<br />
Comunale di Bistagno, concordata con i commercianti<br />
locali. «Sappiamo benissimo – spiega il sindaco Claudio<br />
Zola - di poter far poco contro questa famigerata crisi, ma ci sentiamo<br />
in dovere di provare a valorizzare al massimo i negozi di<br />
Bistagno». L’iniziativa è rivolta al cittadino e consiste nel poter<br />
acquistare nei negozi del paese che aderiranno, durante l’ultima<br />
settimana di ogni mese (la più dura economicamente parlando)<br />
con sconti, abbuoni ed altro!