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Numero 33 - L'ANCORA edicola

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L’ANCORA<br />

16 16 SETTEMBRE 2012<br />

ACQUI TERME<br />

Acqui Terme. Nel piano di<br />

distribuzione del teleriscaldamento<br />

in città, i tubi di collegamento<br />

alla centrale stanno<br />

giungendo in questi giorni dal<br />

vicolo del Voltone in piazza<br />

Duomo, per attraversarla ed<br />

entrare nel seminario maggiore<br />

di piazza Duomo 4.<br />

La richiesta di questo servizio,<br />

con l’accordo della proprietà<br />

del Seminario, è stata presentata<br />

dai nuovi gestori della<br />

struttura, i legali rappresentanti<br />

e amministratori di “Acqui Terme<br />

e Benessere” Società Consortile<br />

Cittadina degli albergatori<br />

acquesi, che hanno preso<br />

in affitto per molti anni il Seminario<br />

Maggiore, onde farne un<br />

ostello alberghiero, con capienza<br />

di circa cento posti letto.<br />

Come sempre, nell’opera<br />

scavi, affiancano gli operatori<br />

posa tubi, incaricati della Soprintendenza<br />

Piemontese Beni<br />

Archeologici per il rinvenimento<br />

di eventuali reperti storici.<br />

Certamente il centro storico e<br />

specie piazza Duomo sono, come<br />

si suole dire, “ad alto rischio”:<br />

ma le sorprese non svelano<br />

nulla di nuovo o di importante.<br />

La piazza Duomo era<br />

stata ristrutturata circa dieci anni<br />

fa con rifacimento di fognature,<br />

servizi pubblici vari, acciottolato<br />

e pietre di granito in parte<br />

sostituite nella passatoia<br />

centrale. Entrando in piazza<br />

Duomo da via Cardinal Raimondi<br />

e via Alla Bollente, le case<br />

poste sulla destra, indicate<br />

come “Borgo nuovo”, sono certamente<br />

le più antiche: il palazzo<br />

vescovile risale ai secolo XV<br />

e XVI e altrettanto dicasi della<br />

prima casa ad angolo. Quando<br />

i vescovi acquesi che parteciparono<br />

al concilio di Trento nel<br />

XVI secolo (Pietro Vorstio, Bonaventura<br />

Costacciara e Pietro<br />

Costacciara) rientrarono in Diocesi<br />

subito ottemperarono le indicazioni<br />

del concilio aprendo il<br />

primo seminario ad Acqui, proprio<br />

in questa casa (oggi al numero<br />

civico 14), quindi esistente<br />

prima del 1563. Nel contempo<br />

il vescovo Francesco di<br />

Biandrate portava a compimento<br />

l’ampliamento e la ristrutturazione<br />

del palazzo vescovile<br />

così come lo vediamo<br />

oggi.<br />

Sul lato sinistro della piazza<br />

si trovava invece un piccolo<br />

borgo di artigiani, case modeste<br />

con una piccola chiesa, al di<br />

sopra delle mura del secolo XI,<br />

Lavori in piazza Duomo<br />

Teleriscaldamento nel centro storico<br />

con accesso dalla porta Schiavia;<br />

il borgo terminava con il<br />

Comune, di fronte al palazzo<br />

vescovile, sull’angolo di piazza<br />

Duomo, là dove oggi è affrescata<br />

la meridiana.<br />

Mentre il Comune traslocava<br />

nel palazzo Olmi di fronte a<br />

Sant’Antonio, il vescovo Ignazio<br />

Marucchi acquistava tutte le<br />

proprietà del piccolo borgo (50<br />

metri per 50), affidando all’architetto<br />

Bernardo Vittone l’incarico<br />

di progettare un Seminario<br />

adeguato alle esigenze dei giovani<br />

seminaristi che si preparavano<br />

al sacerdozio. La colossale<br />

opera verrà terminata dal<br />

vescovo successivo mons.<br />

Carlo Capra, verso il 1760. Per<br />

250 anni l’immobile ha sempre<br />

svolto questo ruolo istituzionale:<br />

oggi per mancanza di alunni,<br />

raggruppati a Valmadonna<br />

con seminaristi di cinque diocesi<br />

confinanti, il complesso monumentale<br />

correva rischio di<br />

degrado come tutte le case abbandonate<br />

e inutilizzate.<br />

Quote associative<br />

I reperti archeologici quindi<br />

che in questi giorni stanno affiorando<br />

nello scavo per la posa<br />

dei tubi del teleriscaldamento<br />

testimoniano quanto la storia<br />

ci ricorda.<br />

Il servizio del teleriscaldamento<br />

si sta rivelando provvidenziale<br />

per la struttura che era<br />

servita da caldaie a gas città<br />

settoriali (una dozzina circa con<br />

boiler) che con questo allacciamento<br />

semplificano la manutenzione<br />

dell’impianto e garantiscono<br />

per una struttura ricettiva<br />

di queste proporzioni maggiore<br />

funzionalità e sicurezza di<br />

rischio di incendi.<br />

Lo stesso discorso si sta<br />

pensando di realizzare per il riscaldamento<br />

del palazzo vescovile<br />

che pur essendo una<br />

struttura di grandissima importanza<br />

architettonica per arredi<br />

e cicli di pitture è assai fragile<br />

per rischi di incendi essendo<br />

soprattutto costruita con legno<br />

sia nei pavimenti che nelle volte<br />

con malta e mattoni. r.m.<br />

Acqui Terme. Il Comune di Acqui Terme fa parte di varie associazioni<br />

alle quali paga una quota annuale. Quindi, relativamente<br />

al 2012, ad agosto ha liquidato 479,56 euro all’Associazione<br />

Comuni del Moscato con sede a Santo Stefano Belbo. All’Associazione<br />

Comuni del Brachetto d’Acqui, che sostiene l’attività<br />

promozionale volta alla valorizzazione del territorio con particolare<br />

riguardo alla tutela della cultura e delle tradizioni che<br />

hanno accompagnato negli anni lo sviluppo del Brachetto d’Acqui<br />

Docg, ha liquidato la quota associativa per il 2012 di 1.192,00<br />

euro. All’Enoteca regionale Acqui “Terme e Vino” ha liquidato una<br />

fattura di 10.160,00 euro emessa dall’Assemblea consortile dell’Enoteca<br />

nella quale era stata approvata, a maggio, la richiesta<br />

di un contributo da parte dei soci per il 2012. L’amministrazione<br />

ha anche deciso di liquidare 500,00 euro relativa all’adesione del<br />

Comune all’Associazione “Strada del Tartufo bianco nel Basso<br />

Piemonte”, associazione che ha lo scopo di valorizzare gli elementi<br />

che si riferiscono alle tradizioni e alla peculiarità dei prodotti<br />

tipici e alla Fiera del tartufo.<br />

Promossa da un apposito comitato per la chiesa di Santo Spirito<br />

Continua la sottoscrizione<br />

Acqui Terme. Il mese di<br />

agosto, per molti dedicato alle<br />

ferie, non ha placato l’interessamento<br />

dell’opinione pubblica<br />

relativamente alla richiesta del<br />

mantenimento “a vista” della<br />

facciata della chiesa di Santo<br />

Spirito. Riprendono quindi le<br />

iniziative rivolte alla Società<br />

Europa Srl di Acqui Terme perchè<br />

conceda una soluzione al<br />

problema, metta in pratica ogni<br />

decisione per esaudire un richiesta<br />

corale della città in<br />

quanto proposta da tutte le categorie<br />

professionali, artigianali,<br />

dalla gente di ogni sesso<br />

e ceto sociale.<br />

Intanto continua la proposta<br />

proveniente dal “Comitato<br />

Santo Spirito”, nata per coinvolgere<br />

il numero più grande<br />

possibile di persone contrarie<br />

ad oscurare la facciata della<br />

chiesa “perchè se fosse coperta<br />

da un edificio lo sarebbe<br />

per sempre. Non resterebbero<br />

che fotografie di una bella realtà<br />

che la città non ha saputo<br />

valorizzare, non ne usufruiranno<br />

più i nostri figli e nipoti e così<br />

via e la città avrà qualcosa<br />

in meno da esibire agli ospiti<br />

della città”.<br />

L’adesione al Comitato è<br />

stata notevole e l’idea di realizzare<br />

un’associazione regolarmente<br />

registrata con atto<br />

notarile ha ottenuto consensi<br />

da parte della popolazione. La<br />

presenza di un Comitato ha<br />

permesso di ricevere adesioni,<br />

o meglio di autotassazioni, per<br />

dotare la città di un giardino<br />

che avrebbe come sfondo la<br />

bella realtà che è venuta alla<br />

luce dopo la demolizione della<br />

casa ex convitto del Santo Spirito.<br />

Adesioni sono giunte al<br />

Comitato anche per cifre piccole,<br />

sempre importanti e bene<br />

accettate. Alla ripresa di<br />

ogni attività c’è però la speranza<br />

di un rilancio delle autotassazioni,<br />

che possono essere<br />

effettuate nella sede dell’associazione<br />

in Piazza Italia 9.<br />

L’associazione è aperta a tutta<br />

la popolazione, attende una<br />

partecipazione pronta ed adeguata<br />

all’iniziativa che si propone.<br />

A proposito del Comitato<br />

Santo Spirito, è interessante ripetere<br />

quanto mette in evidenza:<br />

“Alla scadenza del termine<br />

della durata il Comitato si scioglierà<br />

automaticamente a fine<br />

2013, e nel caso in cui lo stesso<br />

non abbia raggiunto gli sco-<br />

pi che si era prefissato, le liberalità<br />

ed i contributi ricevuti dovranno<br />

essere restituiti a chi li<br />

ha versati nelle casse del Comitato,<br />

senza interessi”.<br />

A proposito della facciata, la<br />

città è unita e attende anche<br />

dall’amministrazione comunale<br />

una risposta adeguata alla<br />

risoluzione del problema.<br />

L’opinione pubblica attende di<br />

sapere se il Comune intende<br />

inserire nei suoi programmi interventi<br />

per lasciare a vista la<br />

facciata della chiesa. Il Comitato<br />

Santo Spirito, presieduto<br />

da Alessandro Cassina, è<br />

composto dal vice presidente<br />

Carlo Garbarino e da Giuseppe<br />

Baccalario.<br />

Concessione stadio e annessi<br />

Acqui Terme. L’amministrazione comunale ha concesso in<br />

uso all’A.S.D “Acqui Calcio 1911” per la durata di un anno, a decorrere<br />

dal 1º settembre 2012, gli impianti di Via Trieste costituiti<br />

dallo Stadio comunale “J.Ottolenghi” e dai due campi di calcio<br />

adiacenti in sintetico, dalla palestra e dallo spazio adibito a bar<br />

con relativi spogliatoi e servizi. Il concessionario “Acqui Calcio<br />

2011” si impegna a gestire e mantenere tutte le attrezzature<br />

sportive, o servizi, gli impianti, le aree e le opere di pertinenza<br />

nello stato in cui vengono consegnate. Per la concessione l’”ASD<br />

Acqui calcio 2011” dovrà versare al Comune un canone annuo di<br />

3.000,00 euro oltre Iva. La custodia degli impianti è a carico<br />

dell’“Acqui”. Limitatamente al periodo scolastico l’amministrazione<br />

comunale ha la facoltà di richiedere che, con l’eccezione della<br />

domenica, i due campi adiacenti allo Stadio comunale e la palestra<br />

comunale di Via Trieste vengano riservati ad attività scolastiche<br />

gratuitamente, rispettivamente dalle 8 alle 13.30 e dalle<br />

8 alle 16.<br />

Per la gestione del bar si tratta di una sub-concessione. Spese<br />

e adempimenti fiscali competono all’“Acqui”. Quest’ultima società<br />

deve acconsentire all’ASD “La Sorgente” lo svolgimento di<br />

una sessione di allenamento settimanale.<br />

Contributo all’Alberghiera<br />

Acqui Terme. Il Comune, con una delibera delle giunta comunale<br />

del 7 settembre, ha garantito alla Formazione professionale<br />

nell’Acquese Scrl, che si trova in difficoltà finanziarie,<br />

l’apertura di credito presso la Banca Carige per la somma di<br />

200.000,00 euro, in quanto la Scuola alberghiera acquese doveva<br />

ricevere un contributo dall’Amministrazione provinciale per<br />

tale importo, ma il contributo non è arrivato. La richiesta di apertura<br />

di credito da parte del Consorzio è indispensabile in quanto<br />

l’Alberghiera, senza quella somma, non è in grado di procedere<br />

alla liquidazione delle fatture a causa di mancanza di cassa. Il<br />

Comune detiene una partecipazione dell’89,28% delle quote sociali<br />

del Consorzio.<br />

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