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Numero 33 - L'ANCORA edicola

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L’ANCORA<br />

14 16 SETTEMBRE 2012<br />

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA<br />

Corisettembre XXX V I rassegna<br />

Cori popolari<br />

di settembre<br />

Ma cosa è rimasto, oggi, di veramente “popolare”?<br />

Ben poco.<br />

In cerca di un passato<br />

Popolare, una volta, ad Acqui, era la partita al<br />

pallone elastico. Ma lo sferisterio non c’è più. Poi<br />

le bocce. Ma quelle di legno. Dal profumo inconfondibile<br />

quando lo zio Giuseppe le tirava fuori<br />

dalla cantina…<br />

Le carte, la “scopa”, sui tavoli sotto le toppie,<br />

d’estate. E ancora una boccia, d’inverno, a coprire<br />

un bel giro del paese - la neve ai bordi della strada,<br />

sorta di naturale biliardo - in un determinato<br />

numero di colpi. Popolari, poi, tanti giochi fanciulleschi<br />

delle nostre colline, puntualmente raccolti,<br />

insieme ai canti (il primo libro è datato 1870,<br />

l’anno di Porta Pia) da Giuseppe Ferraro da Carpeneto,<br />

pioniere dello studio delle tradizioni.<br />

M’è stato detto chi t‘ei canterina/ dònca ven con me,<br />

alòn, bela, a cantè!: questi due versi, anonimi, naturalmente,<br />

possono stare sulla bandiera di Corisettembre.<br />

Li raccoglie un direttore didattico, poi<br />

ispettore, con la passione del folklore.<br />

Seguiranno, di altri, sempre per le edizioni di<br />

Ermanno Loescher, i testi delle province meridionali,<br />

dell’Istria, della montagna lucchese, le fiabe<br />

mantovane, i canti logudoresi e quelli marchigiani<br />

rintracciati dal Gianandrea, e letti (e ripresi, nel<br />

madrigale Lavandare) da Giovanni Pascoli.<br />

Anche le canzoni regionali fan l’Unità d’Italia.<br />

Insieme al vasto corredo delle storie (dalle leggende<br />

alle novellette…).<br />

***<br />

Popolari ancora le nostre fiere: intitolate a Caterina<br />

d’Alessandria (quella della ruota, martire) e<br />

a Guido vescovo. Ma non meno diffusi sono gli altri<br />

santi taumaturghi, che tanti affreschi “illustravano”<br />

alla povera gente analfabeta delle nostre<br />

contrade: come Sant’Antonio “del fuoco”, e Rocco<br />

e Sebastiano, baluardi contro la peste.<br />

Se ti incammini sulle strade, non puoi - invece<br />

- che rivolgerti a Giacomo. O a Cristoforo.<br />

E incontrare altre tipiche figure: i calderai, i brentau,<br />

il mulita, l’acciugaio… e qualche lingera.<br />

***<br />

Non solo persone. Ma anche idee.<br />

Davvero scienza e coscienza popolare si potevano,<br />

un tempo, rintracciare nei proverbi, vera Bibbia<br />

laica (e non solo: la dimensione religiosa non<br />

si dimenticava mai…) dei poveri, che - con la sua<br />

dimensione orale - era complementare a quella<br />

nobilmente sacra, e “picta”, tra Tre e Quattrocento,<br />

in tante chiese della valle del Bormida.<br />

***<br />

Popolare - e forse occorrerebbe conferirgli ancora<br />

maggiore lustro - il dialetto, musicale lingua<br />

(e ormai esclusiva, neo aristocratica, divenuta di<br />

pochi), lingua di legno.<br />

Cantasettembre<br />

La sensazione è questa: che una festa popolare<br />

non si possa allestire in un teatro. O in uno spazio<br />

chiuso. Ad Acqui sotto l’insegna dell’aggettivo<br />

“popolare” è nata, nel 1977, Corisettembre. Ultima<br />

erede di una tradizione di allegri, semplici e indigenti,<br />

appassionati ritrovi (sull’aia, nelle piazze, nel<br />

quartiere della Pisterna) con cui il filo del tempo<br />

si addipana ormai di un secolo, poco più, poco<br />

meno… Musica e danze: la curenta, la monferrina, il<br />

calissùn… E così, oltre che nei teatri e sotto le volte<br />

delle chiese, la rassegna in 35 anni ha proposto<br />

voci e canti in via XX settembre, nel chiostro di<br />

San Francesco e in quello del seminario vescovile,<br />

nel piazzale dell’ex caserma, nello spazio aperto di<br />

Piazza Conciliazione... Ci vuole un tetto di stelle.<br />

E centinaia di persone (se sei ragazzo, inaspettata ti<br />

coglie la schiera…) che sentono la magica e favolosa<br />

malia dell’attrazione.<br />

L’assoluta voglia di esserci. E se le luci in cielo<br />

non brillano, non resta che immaginarle.<br />

C(u)ori di settembre<br />

Anche con le note di quella canzone Stelle bianche<br />

che nei paesi di qua, in Langa, mescolata alle<br />

voci, diffondevano un tempo Pierino del Brich alla<br />

fisa, Gianulèin a la vàca, Ricu ‘d Ricâldu all’organo,<br />

Pieréin ed Garéin alla chitarra…sunadùr<br />

chissà se contemporanei di quelli che il Nuto, invidiato<br />

da Pavese, dirigeva a Santo Stefano Belbo…<br />

Suonatori eredi di altri musici; quelli del romanzo<br />

dei Sansôssi di Augusto Monti. Che, a loro<br />

volta, ci ricordano i virtuosi di paese delle generazioni<br />

indietro… Cantè, gent, cantè: un tempo questa<br />

la raccomandazione - interessata - per vendemmiatori<br />

e vendemmiatrici, di giorno, tra i filari<br />

(così non c’era la tentazione di addentare il<br />

grappolo…). Ma alla sera, sotto le toppie, o i porticati,<br />

spontanei non mancavano i cori di settembre.<br />

Giulio Sardi<br />

CORI IN ACQUI TERME - 15 settembre 2012<br />

Le canzoni di Corisettembre<br />

Una vigna di canti<br />

Acqui Terme. Ma cosa canta, quest’anno.<br />

Corisettembre?<br />

Da un lato le note d’Autore: per gli appassionati<br />

la possibilità di ascoltare le “cante” di<br />

Bepi De Marzi (La casa, Volano le bianche, Gerusalemme,<br />

Licabella: tre cori e tre attenzioni a<br />

questo “classico” moderno), e le pagine di<br />

Marco Maiero (Carezze, Matech, L’ora della sera),<br />

ma poi anche i canti più tradizionali della<br />

penisola (a cominciare da Quel mazzolin di<br />

fiori; ma poi ci sono le espressioni di Valcamonica<br />

e Valsugana). Forse, a torto, è la “c” più<br />

minuscola quella dei compositori per il coro.<br />

Ma poi, se si pensa agli ingredienti, i più semplici,<br />

da loro usati, vien da pensare proprio<br />

che son questi i veri alchimisti: e lì non conta<br />

se una melodia o un testo son originali di<br />

sana pianta, e se è la tradizione a consegnare<br />

quel canto. I confini tra scrivere e “riscrivere”<br />

sono labili: sempre occorre trovare effetti, ritardi,<br />

ripieni di voce e passaggi solistici che<br />

rivestono di passione quella canzone, quell’aria.<br />

Ogni anno Corisettembre aggiorna l’enciclopedia<br />

del coro: quest’anno ci sarà modo<br />

di risentire Aprite le porte di Flaminio Gervasi,<br />

Mamma di Maria Grazia Varrone, A Torino<br />

in Piazza San Carlo di Angelo Agazzani…; i<br />

cori proveranno a descrivere il Novembre, proporranno<br />

La ballata del soldato…<br />

Un canto raccolto, un raccolto di canti<br />

In certi monasteri francesi i monaci coristi,<br />

quando commettono un piccolo sbaglio, quasi<br />

si prostrano, inclinano il busto, come a voler<br />

raccogliere quella nota uscita falsa.<br />

“Raccogliere”, in modo insospettato, finisce<br />

per diventare il verbo più “corale”: il pozzo<br />

è quello della tradizione, l’acqua in fondo<br />

è sempre la stessa, ma rinnovata dalle nuove<br />

scritture, dalle esecuzioni, dalle ricerche dell’interpretazione.<br />

E dalla fonte acquese cosa scaturirà? I tre<br />

canti che forse meglio identificano città e territorio:<br />

Du stisse (parole di Luigi Vigorelli e<br />

poi le note di Nani Martèn & Enrico Terzano);<br />

e poi la Pulenta e i Cavajer ‘d’la Taverna.<br />

Già: a Corisettembre 2012 non potevano<br />

mancare neanche Pinin u sop e Carâssa.<br />

Movicentro di via Alessandria - Ore 21,15<br />

• La Corale Alpina “Valle Maira”<br />

di Busca (Cuneo)<br />

È nata nel 1966 a Dronero, per volontà di Luigi Codolini, insegnante<br />

elementare buschese, che ne è stato presidente per lunghi anni ai<br />

tempi della direzione di Don Antonio Isaia, un sacerdote appassionato<br />

di canto. II primo concerto sì è tenuto agli inizi del 1968, e da allora<br />

fino oggi la Corale ha presentato una media di quindici concerti<br />

annuali. Del sodalizio, che oggi ha sede a Busca, fanno parte 37 elementi<br />

che provengono dalla città e dai Comuni limitro fi, quali Verzuolo,<br />

Villanovetta, Víllafalletto e Cuneo. Il coro è diretto dal Mº Luca<br />

Giachero che si avvale della collaborazione di Giorgio Bima. II<br />

repertorio della Corale Alpina “Valle Maira” è radicato nelle più pure<br />

tradi zioni popolari delle nostre vallate e dei canti degli alpini. In<br />

parte è stato fissato in un CD dal titolo: Canté per cônté (Cantare per<br />

raccontare) che racchiude una parte del repertorio. In preparazione un<br />

nuovo CD con gli ultimi aggiornamenti del repertorio.<br />

• La Corale “Città di Acqui Terme”<br />

La tradizione corale di contenuto profano acquese è viva sin<br />

dal secolo XIX, e si lega all’attività del Teatro Dagna. La Corale<br />

inizia invece il suo cammino nel 1965 con il nome “La<br />

Bujent e i Sgajentà” (La Bollente e gli scottati), in omaggio alla<br />

fonte termale a 75 Cº. Dal 1981 diventa “Associazione Corale<br />

Città di Acqui Terme”. Con il coro misto (ma c’è anche<br />

la scuola di musica; in passato anche un premio di giornalismo<br />

dedicato alla coralità) mantiene viva la tradizione. Diretta<br />

dall’acquese Annamaria Gheltrito, conta circa trenta elementi.<br />

Ha partecipato alla manifestazioni “Cefalonia, isola<br />

della pace” sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica<br />

Italiana. Ha effettuato tournée in Cecoslovacchia,<br />

Olanda, Spagna, Grecia, Francia, Repubblica Ceca, Svizzera,<br />

Polonia, Ungheria, Svezia, Slovenia e Belgio. Da 36 anni organizza<br />

la rassegna di cori italiani e stranieri Coriset tembre.<br />

• La Corale a voci miste “Madonna della Neve”<br />

di Agna di Corniglio (Parma)<br />

Nasce come coro liturgico nel 1994 grazie a Don Celestino Abelli, straordinario<br />

prete musicista. Ampliati presto i suoi orizzon ti musicali, ha partecipato a numerose<br />

manifestazio ni corali a livello locale, nazionale ed europeo. È diretta da<br />

Liliana Simonetti; del Mº. Walter Marazzi sono le originali armonizzazioni. II<br />

Coro canta storie; quelle che hanno accompa gnato la vita nelle montagne, nelle<br />

campagne, nelle case, davanti a grandi fuochi nei camini durante i lunghi inverni.<br />

Storie di povera gente, di guerre, di lavoro, di amori. Di piccole cose, di<br />

sogni, lontananze, di speranze e dì allegria. II Coro vuole mantenere in vita la<br />

semplicità dell’esistenza, il tempo in cui cantare era un modo per sentire la forza<br />

di credere nel domani. Nell’allegria di un’aria popolare, nella dolcezza di una<br />

frase d’amore, nel pianto di un soldato la vita d’allora. Per tutto questo, e per sentire<br />

quella strana intensità di sapore popolare nell’aria, continua a cantare.<br />

Sabato 15 settembre • Ore 21,15 • Movicentro (Via Alessandria)<br />

Corale Città di Acqui Terme diretta da Annamaria Gheltrito<br />

Corale Alpina Valle Maira - Busca (Cuneo) diretta da Luca Giachero<br />

Corale Madonna della Neve - Agna di Corniglio (Parma) diretta da Liliana Simonetti<br />

PRESENTA GINO PESCE

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