L’ANCORA 18 16 SETTEMBRE 2012 ACQUI TERME Acqui Terme Offerta, e doverosamente, sull’ultimo numero, la ribalta ai vincitori dei primi premi, non resta che concludere il report del IV concorso nazionale di poesia “Città di Acqui Terme”, promosso da Archicultura, segnalando i nomi dei giovanissimi del territorio che si sono distinti nelle varie categorie, “scolastiche”. Terra di poeti Tra questi Guido Botto (Acqui Terme; nell’a.s. 2011/12 ha frequentato la IV elementare, allievo - per le lettere italiane - della maestra Paola Porta alle Elementari “Saracco”) che con Giorno della Memoria ha vinto il secondo premio della sezione A. E che, tanto quanto ballerino, quanto come “poeta in erba”, la ribalta l’ha guadagnata anche nell’ambito della Festa delle Feste, invitato da Mauro Guala a presentare al pubblico sia i suoi passi, sia i suoi versi. In questa sezione anche le menzioni per Sera in Marocco di Chajia Fahd e La volpe di Francesca Ricagno (entrambe di Nizza Monferrato). Nella sezione B (scuola media) non sul più alto, ma comunque sui gradini del podio il visonese Luca Gilardenghi, con la lirica Un ricordo, e Silvia Maranzana di (Nizza Monferrato), con versi dal foscoliano titolo Alla sera. Nella sezione C un meritato plauso per Luca Ravera (allievo delle superiori), di Cassine, autore di Cento lacrime nere. Da ricordare anche Luce a Gerico di Renato Morelli, poeta di lungo corso, (Acqui Terme), opera menzionata per la sezione a tema E. Le giurie Decisivo l’apporto del territorio nella composizione delle commissioni giudicanti 2012 (davvero un lavoro delicato e impegnativo), che è il momento di rendere note. La giuria della sezione A (autori di età corrispondente alla frequenza della Scuola Primaria) era quest’anno composta da Graziella Buffa, Pier Giorgio Mignone, Silvana Orsi, Paola Rossi, Luigina Tardito, tutte docenti di Tra i premiati molti i giovanissimi Al concorso di poesia tanti autori dalla nostra zona scuola elementare. Mentre, per la giuria della sezione B (autori di età corrispondente alla frequenza della Scuola Secondaria Inferiore), il collegio era formato da Giuliana Albertelli, Lorella Alemanni, Teresa Caviglia, Silvana Ferraris, Giovanna Rosotto, tutte docenti in questo ambito scolastico . Nella giuria sezione C (autori di età corrispondente alla frequenza della scuola Secondaria Superiore) erano inseriti Angelo Arata, Enrico Berta, Giuseppe Pallavicini, Il preside di recente nomina Guido Rosso, Mario Timossi. A presiedere, le giurie delle Sez. A, B e C è stato chiamato Ferruccio Bianchi - già Preside di Scuola Secondaria Superiore acquese. A comporre la commissione della sezione D (autori adulti) erano Emiliano Busselli - poeta, Guglielmino Cajani - poeta e docente dell’Università di Pavia, Franco Contorbia - docente dell’Università di Genova, il poeta Carlo Prosperi e Luigi Surdich - docente dell’Università di Genova. Per la giuria della sezione E altri nomi di provata serietà e competenza, come quelli di Marco Berisso - docente dell’Università di Genova, Luigi Gatti - vicepresidente Fondazione Pavese, Aldino Leoni - Presidente della Biennale di Alessandria, Franco Vazzoler - docente dell’Università di Genova, cui si univa Vercellino Arturo da Cassinelle - poeta dialettale. Il prof. Giorgio Bàrberi Squarotti, docente emerito dell’Università di Torino e critico letterario, ha avuto incarico di presiedere due sopramenzionate sezioni. Infine da ricordare anche la giuria dei giornalisti, composta da Loris Maria Marchetti - Centro Pannunzio, Beppe Mariano - de “Il cavallo di Cavalcanti”, Giulio Sardi - redazione cultura de “L’Ancora” e direttore della rivista ITER. Presidente della giuria dei giornalisti era il dott. Alberto Sinigaglia, giornalista de “La Stampa” e fondatore di “Tuttolibri”. Guido Botto Luca Gilardenghi Luca Ravera Francesca Ricagno Silvia Maranzana Renato Morelli Domenica 16 con Giulio Massobrio Un giallo settembre per la libreria Cibrario Acqui Terme. Gialli gli acini del moscato. Gialle le vigne, con le foglie che assumono la stessa colorazione del vino paglierino con le bollicine. “Giallo” (ma tra virgolette) anche il settembre della Libreria Cibrario di Piazza Bollente 18, che nei prossimi fine settimana convoca tre scrittori detective, in qualche modo eredi di Agatha Christie, Conan Doyle e Maigret. E anche di Leonardo Sciascia e dei suoi anomali “mezzi” eroi. Si comincia alle ore 17 di domenica 16 settembre con Giulio Massobrio, e con il suo romanzo Ad occhi chiusi (Newton Compton). Sabato 22 sarà la volta di Roberto Centazzo, che presenterà Toccalossi e il boss cardellino (Fratelli Frilli). Quindi ecco domenica 30 settembre i delitti in Langa di Roberto Meistro con I portici di San Rocco (Neos Edizioni). Invito al giallo di Massobrio Si definisce storico “free-lance”: e in effetti, come capita spesso “nella provincia”, complice la curiosità, e un certo eclettismo, si finisce per praticare tante “specialità” della Cultura. Nella vita professionale di Giulio Massobrio tanto Napoleone (a Marengo, nelle sale e sul “campo di battaglia”), la direzione della Biblioteca civica e del Museo Pinacoteca di Alessandria, saggi sull’esercito italiano e su alcune grandi battaglie del Risorgimento (Custoza, con Massimo Gioannini), il riordino e la gestione degli archivi. Ora un divertissement che investe, in parte, anche l’Acquese. E che richiama, nel titolo, una delle opere più famose di Federigo Tozzi, uscita nel 1919. Ora, ecco, per lui l’esordio prima nel mondo del “giallo”, genere davvero trasversale, e che anche da noi si incarica di raccontare il territorio. Una scelta non male: perché attraverso le letture accattivanti si entra sì nel cammino di una investigazione, di una ricerca; ma anche si può cominciare a percorrere, almeno virtualmente, le strade delle nostre colline. E se gli Autori sono bravi, c’è da giurare che al lettore verrà la voglia di conoscere direttamente “dal vivo” un territorio sorprendente. Tanto per la natura e “tavola”. Quanto per storia e arte. Il tempo è quello dei primi anni Sessanta ad Alessandria, città (come Acqui) industriale: là la Borsalino; qui la MIVA; e poi in comune, tra Bormida e Tanaro, la nebbia (più fitta dalle parti di Baudolino). Vale la pena di ricordare Umberto Eco: la nebbia come un’ovatta. Rassicurante. Amica. E invece… “Nella quiete apparente della provincia, ‘dove non succede mai niente, ma succede di tutto’, un uomo importante, l’architetto Cammei, viene trovato ucciso da un colpo di stiletto. A indagare è il commissario Piazzi, un lungagnone bolognese malinconico e affascinante come si addice a un poliziotto...”. Così una recensione. Altri personaggi, molto comuni: il professor Mario, sua moglie Carla e l’amica Franca. C’è, dietro le quinte, la borghesia con il suo potere e i suoi segreti. La critica parla di un intreccio che funziona ben, di una convincente atmosfera: “è quella, tinta di nero e ancora efficace a cinquant’anni di distanza, della commedia all’italiana Signore e signori di Pietro Germi, con la sua critica all’ipocrisia che tutto soffoca e tutto aggiusta”. Questa di Piazzi è la prima avventura: pare che Giulio Massobrio stia già scrivendo il secondo libro della serie. G.Sa Nature d’autore Acqui Terme. Sabato 15 settembre alle ore 17 avrà luogo a Palazzo Robellini “Nature d’autore”, mostra di arte figurativa che vede come protagonisti Gianna Turrin, Mark Cooper, Alessandro Crini e l’acquese Piero Racchi. La rassegna terminerà il 30 settembre. I quattro artisti esporranno le loro opere all’interno dei saloni di Palazzo Robellini da dove potranno far conoscere il loro modo di incontrare la natura. I SACERDOTI AIUTANO TUTTI. AIUTA TUTTI I SACERDOTI. Ogni giorno 38.000 sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, conforto e speranza. Per continuare la loro missione, hanno bisogno anche del tuo aiuto concreto: di un’offerta per il sostentamento dei sacerdoti. Queste offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento Clero e vengono distribuite tra tutti i sacerdoti, specialmente a quelli delle comunità più bisognose, che possono contare così sulla generosità di tutti. OFFERTE PER I NOSTRI SACERDOTI. UN SOSTEGNO A MOLTI PER IL BENE DI TUTTI. Per offrire il tuo contributo hai a disposizione 4 modalità: L’offerta è deducibile: Conto corrente postale 57803009 n° Carte di credito: circuito CartaSi chiamando Per chi vuole, le offerte versate a favore dell’Istituto Centrale il numero verde 800.82.50.00 Sostentamento Clero sono deducibili o via internet www.insiemeaisacerdoti.it fino ad un massimo di 1032,91 euro Bonifico bancario presso le principali banche italiane annui dal proprio reddito complessivo Direttamente presso l’Istituto Sostentamento Clero ai fini del calcolo dell’Irpef della tua diocesi. e delle relative addizionali. Per maggiori informazioni consulta il sito: www.insiemeaisacerdoti.it CHIESA CATTOLICA - C.E.I. Conferenza Episcopale Italiana
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