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marted 1 - Centro Sperimentale di Cinematografia

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presentati al Cinema Trevi in occasione delle retrospettive de<strong>di</strong>cati ai due gran<strong>di</strong><br />

registi).<br />

La retrospettiva, organizzata dalla Cineteca Nazionale, si concentra sulle regie<br />

cinematografiche <strong>di</strong> Luca Verdone, dall’esor<strong>di</strong>o con il <strong>di</strong>vertente Sette chili in sette<br />

giorni al personale La bocca, opera raffinata nella quale l’autore riversa la sua<br />

passione per l’arte, fino all’ine<strong>di</strong>to Il piacere <strong>di</strong> piacere, film <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria attualità,<br />

che indaga, fra comme<strong>di</strong>a e melodramma, sui mali della società effimera<br />

contemporanea, nella quale solo ciò che è riflesso dalle mille luci della televisione<br />

attrae e seduce i giovani, come la protagonista del film, il più delle volte illudendoli.<br />

Un film controcorrente con il quale Verdone penetra nel mondo ovattato del jet-set e<br />

a colpi <strong>di</strong> fioretto infilza ad uno ad uno i falsi miti <strong>di</strong> questi anni. Questa retrospettiva<br />

è l’occasione per vederlo finalmente sul grande schermo.<br />

ore 17.00<br />

Sette chili in sette giorni (1986)<br />

Regia: Luca Verdone; soggetto e sceneggiatura: Leo Benvenuti, Piero De Bernar<strong>di</strong>,<br />

L. Verdone; fotografia: Danilo Desideri; musica: Pino Donaggio; montaggio:<br />

Antonio Siciliano; interpreti: Renato Pozzetto, Carlo Verdone, Tiziana Pini, Silvia<br />

Annichiarico, Elena Fabrizi, Franco Diogene; origine: Cecchi Gori Silver Film;<br />

durata: 105’<br />

Due laureati in me<strong>di</strong>cina cercano <strong>di</strong> sbarcare il lunario aprendo una clinica per<br />

persone obese, nelle quali ben presto si ritrovano personaggi sopra le righe, pronti a<br />

tutto pur <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare il loro appetito. Film d’esor<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Luca Verdone che ironizza<br />

sui miti della società televisiva (il corpo, la bellezza, la salute…) con esiti esilaranti.<br />

«Mi sembrava che ci fossero anche altre strade per proporre la comme<strong>di</strong>a<br />

all'italiana, così convinsi mio fratello Carlo a misurare la sua comicità su contenuti<br />

surreali e grotteschi, abbandonando la via maestra del realismo. I risultati toccavano<br />

anche la tipologia figurativa dell'assurdo. Infatti scelsi tutti attori “eccessivi” non<br />

solo per il peso ma anche per la fisionomia eccentrica dei loro volti» (Luca<br />

Verdone).<br />

ore 19.00<br />

La bocca (1991)<br />

Regia: Luca Verdone; soggetto: Gianfilippo Ascione, L. Verdone; sceneggiatura: G.<br />

Ascione, L. Verdone, Dacia Maraini; fotografia: Alfio Contini; musica: Alessio Vlad,<br />

Clau<strong>di</strong>o Capponi; montaggio: Ruggero Mastroianni; interpreti: Tahnee Welch,<br />

Rodney Harvey, Clau<strong>di</strong>ne Auger, Massimo Bonetti, Monica Scattini, Valeria Cavalli;<br />

origine: Italia; produzione: Penta Film, Silvio Berlusconi Communications, Azzurra<br />

Film, durata: 104’<br />

Una giovane restauratrice del Ministero dei Beni Culturali riceve l’incarico <strong>di</strong><br />

restaurare un affresco nella villa <strong>di</strong> una nobile famiglia. Mentre lavora, osserva<br />

incuriosita i proprietari e le persone che gravitano attorno alla villa. Centesimo film<br />

<strong>di</strong> Alida Valli, nei panni dell’anziana contessa, data per moribonda dalla nuora<br />

desiderosa <strong>di</strong> impadronirsi del patrimonio, che invece si trasforma nel “deus ex

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