marted 1 - Centro Sperimentale di Cinematografia
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Entrambi i restauri fanno parte <strong>di</strong> un più complessivo progetto <strong>di</strong> ricerca sul<br />
Risorgimento nel cinema, varato in collaborazione con il Servizio Biblioteca del<br />
Grande Oriente d’Italia, che, in occasione del Bicentenario <strong>di</strong> Garibal<strong>di</strong>, ha incluso la<br />
realizzazione <strong>di</strong> un libro in e<strong>di</strong>zione bilingue (italiana/inglese), Da La presa <strong>di</strong> Roma<br />
a Il piccolo garibal<strong>di</strong>no. Risorgimento, Massoneria e Istituzioni: l’immagine della<br />
Nazione nel cinema muto (1905-1909), a cura <strong>di</strong> Mario Musumeci e Sergio Toffetti,<br />
Gangemi E<strong>di</strong>tore, Roma, 2007, a cui è allegato un dvd con le e<strong>di</strong>zioni restaurate <strong>di</strong><br />
entrambi i film. Il volume, oltre a dar conto del restauro delle due opere, ne analizza<br />
il senso nell’ambito del contesto culturale italiano della prima decade del secolo,<br />
anche attraverso i contributi <strong>di</strong> storici come Lucio Villari, Roberto Balzani, Giovanni<br />
Lasi, questo ultimo, già autore <strong>di</strong> un interessante stu<strong>di</strong>o sulle ra<strong>di</strong>ci massoniche <strong>di</strong> La<br />
presa <strong>di</strong> Roma.<br />
ore 18.00<br />
La presa <strong>di</strong> Roma (1905) e Il piccolo garibal<strong>di</strong>no (1909)<br />
ore 18.30<br />
Presentazione del libro Da La presa <strong>di</strong> Roma a Il piccolo garibal<strong>di</strong>no. Risorgimento,<br />
Massoneria e Istituzioni: l’immagine della Nazione nel cinema muto (1905-1909), a<br />
cura <strong>di</strong> Mario Musumeci e Sergio Toffetti, Gangemi E<strong>di</strong>tore, Roma, 2007.<br />
Incontro con Gustavo Raffi, Bernar<strong>di</strong>no Fioravanti, Roberto Balzani, Lucio<br />
Villari, Giovanni Lasi, Irela Nuñez<br />
a seguire<br />
La presa <strong>di</strong> Roma (1905) e Il piccolo garibal<strong>di</strong>no (1909)<br />
ore 20.30<br />
Viva l’Italia (1961)<br />
Regia: Roberto Rossellini; soggetto: Antonio Petrucci, Luigi Chiarini, Sergio<br />
Amidei, Carlo Alianello; sceneggiatura: Antonello Trombadori, R. Rossellini, A.<br />
Petrucci, Diego Fabbri, S. Amidei; origine: Italia/Francia; interpreti: Renzo Ricci,<br />
Paolo Stoppa, Franco Interlenghi, Giovanna Ralli; durata: 128’<br />
La spe<strong>di</strong>zione dei Mille rievocata a cento anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza. «Pur con alti e bassi <strong>di</strong><br />
stile e <strong>di</strong> tono, nonostante i compromessi storici-ideologici <strong>di</strong> sceneggiatura, il film<br />
raggiunge i suoi scopi: togliere l’epopea garibal<strong>di</strong>na dal mito e dall’oleografia [...]<br />
e dare alla rievocazione storica la spoglia concretezza <strong>di</strong> una cronaca»<br />
(Moran<strong>di</strong>ni).<br />
Proiezioni a ingresso gratuito<br />
26-31 gennaio<br />
Kill Baby Kill! Il cinema <strong>di</strong> Mario Bava<br />
Un regista sempre più amato, conosciuto, stu<strong>di</strong>ato e, inevitabilmente, imitato. È il<br />
destino postumo <strong>di</strong> Mario Bava (1914-1980), stimato in vita più come grande<br />
<strong>di</strong>rettore della fotografia e come straor<strong>di</strong>nario creatore <strong>di</strong> effetti speciali (l’uomo dei