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18 27 marzo 02 aprile 2010 Media Tendenze – Cresce il mercato, non sempre l’autorevolezza Blog che passione! Ma con prudenza I l % dei , milioni di utenti italiani di internet (circa , milioni di individui) legge abitualmente blog di attualità. Questo dato, ricavato da un’indagine condotta dalla società di ricerche Human Highway (www.humanhighway.it) in collaborazione con Liquida (www.liquida.it), l’aggregatore di news del gruppo Banzai, conferma come la blogosfera sia oggi un imprescindibile mezzo d’informazione. I lettori abituali di quotidiani online hanno maggior affi nità con il mondo dei blog rispetto ai lettori più tradizionali, che prediligono le versioni cartacee dei quotidiani. In particolare, due aspetti sono maggiormente sentiti tra i lettori dei quotidiani online: la fi ducia accordata ai blog e il riconoscimento della loro infl uenza nella formazione dell’opinione pubblica. Più della metà degli utenti internet ritiene che i blogger godano di maggior libertà di espressione rispetto ai giornalisti delle testate tradizionali. Non per questo, però, i contenuti dei blog raccolgono maggior fi ducia rispetto ai quotidiani, anzi ciò è vero solo per un individuo su quattro. In prevalenza i lettori di blog sono uomini, di età matura (- anni), re- Battute anche le diffi denze Diari online: la “rivincita” diaristi anonimi dalla sessualità incerta” “I (defi nizione coniata a Napoli nel lontano a margine di una tavola rotonda su weblog e scrittura) si sono trasformati nel negli interlocutori più ambiti dal mondo del business. I blog, altrimenti detti “diari online”, compiono anni e si prendono la rivincita: più dinamici dei siti, conquistano i vertici dei motori di ricerca e diventano la nuova frontiera del marketing globale. Una data “uffi ciale” di fatto non c’è, ma i miti tramandati nella Rete sono concordi nell’identifi care Dave Winer come “il” protoblogger, colui che nell’aprile del sviluppò il software da cui prese il via l’ultima rivoluzione di internet. Il dicembre dello stesso anno John Barger, appassionato di caccia, aprì il primo blog anche se questo termine (da “web-log”, “diario in rete”) fu coniato nel maggio del da Peter Merholz, il quale scrisse “we blog”, inteso come “noi blogghiamo”, sulla fascia laterale del suo sito. In Italia il fenomeno è dilagato dal . Oggi ce ne sono di tutti i tipi: personali o politici, vlog (con i video) o urban blog (dedicati a una città). Del resto aprirne uno è abbastanza semplice. Basta registrare un dominio di primo livello, avendo cura di scegliere un nome che identifi chi o richiami in qualche modo i contenuti del sito, che sia breve, facile da ricordare sidenti nel Nord-Ovest e nel Centro. Quasi un terzo di essi (cioè circa mila persone) legge esclusivamente blog, poco meno della metà ( milione mila persone) legge anche i quotidiani online. Ma qual è il ritratto dei blogger? Per ricostruirlo bisogna consultare l’ultimo rapporto di Technorati State of the Blogosphere. Nell’edizione è stato intervistato un campione di circa mila blogger, da cui si ricava che sono per lo più maschi, sotto i anni, hanno una buona istruzione e quasi uno su due proviene dal settore dei media. Se per la maggior parte degli utenti (%) il blog resta ancora un semplice hobby da coltivare nel tempo libero, cresce il numero di chi ha trasformato il proprio “diario di bordo” in un’attività professionale (%), in grado di garantire guadagni considerevoli. Per i più si tratta di un impiego part-time, che permette comunque di arrotondare lo stipendio (il salario medio annuale è di mila dollari). Più interessante, invece, il dato su chi riesce a svolgere a tempo pieno l’attività di blogger: è il % del campione, che spesso scrive per condividere le proprie competenze ma anche per promuovere le e possibilmente originale. Poi occorre prendere uno spazio web da una delle società di hosting presenti sul mercato, su cui caricare il blog in modo che sia visibile a tutti. Il costo dell’operazione è contenuto: non più di euro all’anno. Quindi bisogna valorizzare la grafi ca e dotarsi di un database per organizzare l’archivio degli articoli (ribattezzati “post”), un motore di ricerca e un CMS (content management system), ossia un’interfaccia che consenta di caricare i pezzi nel sito da qualunque computer e senza bisogno di essere dei geni dell’html o dei vari linguaggi di programmazione. Oggi vengono in soccorso strumenti open source totalmente gratuiti come Movable Type o Word Press con cui l’installazione diventa rapida ed agevole. Per tenere in vita i blog bastano passione e ritagli di tempo. Ma per poter guadagnare sono fondamentali gli aggiornamenti (possibilmente più di uno al giorno) e i programmi che procacciano e distribuiscono pubblicità come Google Adsense (è necessario che gli utenti clicchino sugli annunci testuali o sui banner visualizzati sulle pagine del sito: i clic vanno da centesimi ad oltre un euro). I ricavi diventano signifi cativi (fi no a . euro) se si arriva ad almeno due milioni di pagine viste e a mila utenti al mese. f.t. attività dell’azienda in cui lavora. In questa categoria il salario medio raggiunge cifre importanti ( mila dollari l’anno). Tra parttime e full-time, il % aff erma che il blog sta diventando la principale fonte di introito. Il tutto grazie alla pubblicità, ma anche per la reputazione che il blog è in grado di garantire. Il che signifi ca inviti a convegni e conferenze, ma soprattutto il sempre maggiore coinvolgimento nel settore dei media. Quattro blogger su dieci provengono dal mondo dell’informazione (riviste, quotidiani, radio, spesso come collaboratori esterni). Di questi il % continua a svolgere un’attività nel campo dei media. Messo da parte l’antagonismo dei primi tempi, i blogger stanno quindi diventando parte attiva del sistema dell’informazione mainstream, dell’“abitudine di massa”. Ormai, spiega la rivista Fast Company, gestire pagine competenti su temi specifi ci rappresenta la migliore palestra per i reporter in erba. Ma anche il naturale approdo per i tanti giornalisti che devono reinventarsi una nuova vita dopo essere stati licenziati. FABIO TRAVERSA Le statistiche mondiali Ne nasce uno ogni secondo gni secondo, in qualche angolo sperduto del mondo, un Onuovo blog emette il suo primo “vagito telematico”. Bloggano i politici (tra i più attivi Antonio Di Pietro), i manager (si chiamano corporate blog), gli scrittori. Oltre ai giornalisti e agli appassionati del web che spesso pubblicano notizie in esclusiva, beff ando la concorrenza. Già in occasione dell’ settembre o dello tsunami i media si fecero bagnare il naso dai blogger, veri campioni del citizen journalism, il “giornalismo dal basso”. Più recentemente il blog San Precario ha pubblicato la foto della prima uscita pubblica del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dopo l’aggressione subita in piazza Duomo a Milano il dicembre. Nell’istantanea si vede il premier con un cerotto sul naso e uno su una guancia mentre passeggia circondato dalle guardie del corpo che lo proteggono dalla folla all’esterno del centro commerciale Il Gigante di Villasanta, in Brianza, non lontano da Arcore. Andando fuori dall’Italia negli Stati Uniti i blogger hanno avuto letteralmente un posto in prima fi la nelle sfi late di moda autunno-inverno mentre una delle principali fonti di aggiornamento, anche video, degli scontri in Iran è arrivata proprio dai “diari online”, che hanno sfi dato la censura. A volte, però, scattano le punizioni. Lo studente egiziano Abdel Kareem Nabil Suleiman, arrestato nel all’età di anni, si è visto confermare la pena di quattro anni di carcere per aver “insultato il capo dello stato Mubarak e aver diff amato l’Islam”. Di rilievo anche la condanna di Song Zude e un altro blogger cinese al pagamento di mila dollari di risarcimento alla vedova del regista Xie Jin per aver scritto nei loro siti amatoriali che, all’età di anni, il maestro era morto nelle braccia di una prostituta. Ma se si cercano “Cina” e “blogger” su Google gli esempi del pugno duro di Pechino nei confronti di ogni forma di dissenso informatico è ben più lunga e pesante di questo esempio recentissimo. In altri Paesi c’è chi rischia e a volte paga. Il totale di cause per diff amazione relative a blogger nei soli Usa sarebbe di , milioni di dollari, scrive il Wall Street Journal. C’è l’ingegnere licenziato da Google perché parlava sul web di segreti industriali e la funzionaria parlamentare Jessica Cutler, meglio nota come The Washingtonienne, che ha fatto la stessa fi ne perché raccontava la sua vita sessuale tra gli scranni del Congresso (il tutto è poi confl uito inevitabilmente in un romanzo). Però fra chi ci perde e chi ci guadagna il saldo appare largamente positivo. E fa dei blog strumenti di business. Ma soprattutto di democrazia. f.t. Classifi ca dei blog più letti in Puglia Blog rank in Italia . Giornalettismo.com . Vorrei essere un baol . Reset Italia, il blog partecipativo . Davide Maggio’s Blog . Reality & Show . semplicementeinsieme.blogspot.com . TuxFeed.it – . Videopolitik . Airdave.it, my world – . Volevo Essere Tumblr . Giovy’s Blog . casa dei sognatori . LSDmagazine . Il volo del falco – . kOoLiNuS.net . Princess Proserpina . thesportvillage . viralmente . Cellulari ad Hoc . Il futuro non è più quello di una volta
Classifi ca dei blog più letti in Basilicata Blog rank in Italia . Vincos . Blog Notes . Catepol . . IlBloggatore – . Sir Drake . LAMBARITALIA – . Questioni di corna – . CLARITA.it . Bloggradi . Catepol . . Il blog di Sergio Ragone . HyperBROS.com . Numero Venti . PAROLE IN SILENZIO – . La Piuma . Aurora . Cronache Luterane – . Montescaglioso punto NET . LucaniArt . My Refl ection a mia esperienza con i blog risale al lontano con Di tutto Lun po’ che, già dal titolo, lascia immaginare il contenuto: commenti sui fatti più importanti ma anche più curiosi della giornata. È, però, dall’ottobre che posso aff ermare di aver trovato nel blog una “seconda casa”. Merito di Blogosfere che mi ha dato l’opportunità di creare dal nulla uno spazio web dedicato alla televisione e intitolato Reality & Show. Ovviamente all’inizio, partendo da zero, sapevo che le visite sarebbero state molto poche così come i commenti dei lettori avrebbero rivelato una giustifi cata diffi denza. Ma la forza di un blog è data dai seguenti aspetti: tempestività, interattività, varietà di argomenti proposti. Se un blog lo si aggiorna frequentemente e con passione e ci si confronta con civiltà e dialettica con i lettori i risultati prima o poi arrivano e così è stato. È fondamentale, allora, trasformare la passione in un vero e proprio lavoro e ritagliarsi diverse ore nel corso della giornata nonostante le tante altre incombenze. La mia giornata da blogger parte Media 27 marzo 02 aprile 2010 Il boom – Secondo Blogbabel Beppe Grillo è in vetta Premi e classifi che dei più letti d’Italia Q uali sono i blog più letti in Italia? Secondo l’autorevole Blogbabel, storico servizio di analisi della blogosfera, al primo posto c’è Beppegrillo.it, che il dicembre ha vinto il “Premio Www”, istituito da Il Sole Ore, come miglior sito web italiano nella categoria news e informazione. La decisione di affi dare il proprio pensiero ad un blog può essere fatta risalire alle vicende che hanno portato al progressivo allontanamento di Grillo dalle emittenti televisive nazionali. Con l’apertura del suo blog Grillo è arrivato in breve tempo ad utilizzare la Rete come fonte di informazione globale e di dirompente cambiamento sociale: “In questo momento il mondo, senza accorgersene, sta vivendo la terza guerra mondiale: quella dell’informazione. L’unico modo per salvarsi è sapere. Conoscere le notizie. Noi abbiamo un mezzo, la Rete, che ci consente di arrivare dritti alle notizie. La politica, le televisioni, i giornali arrivano sempre dopo”. Al secondo posto c’è Piovono rane, curato da Alessandro Gilioli, giornalista de Classifi ca dei blog più letti in Italia variazione positiva variazione negativa L’Espresso, mentre al terzo si piazza l’AnteFatto, blog de Il Fatto Quotidiano. All’ultimo Blog Fest di Riva del Garda, il meeting annuale dei blogger italiani, sono stati, invece, annunciati i vincitori dei Macchianera Blog Awards, una sorta di Oscar dei blog nostrani, inventati da Gianluca Neri e assegnati dai lettori di Macchianera. Il vincitore dell’edizione è Spinoza, blog di “satira serissima”, online dal , che si è aggiudicato anche i riconoscimenti per miglior community e miglior blog collettivo. Blogger dell’anno è invece l’autore di Paul the Wine Guy, sarcastico osservatore dell’attualità. Il più bel post del l’ha scritto l’autrice del blog Cloridrato di Sviluppina e s’intitola “ marzo, la festa del mio papà”. Voglio scendere, scritto da Pino Corrias, Marco Travaglio e Peter Gomez si è guadagnato i premi di miglior blog di opinione e miglior blog vip. Per quanto riguarda i blog tematici, Paolo Attivissimo con il suo Disinformatico, in cui smaschera le bufale di cui è pieno il web, si è portato a casa il premio per il miglior blog tecnico, mentre Un tocco di Blog punteggio mese mesi sempre . Blog di Beppe Grillo . . Piovono rane . . l’AnteFatto . . Wittgenstein . . Manteblog . . Il disinformatico . . Macchianera . . Giornalettismo . . Spinoza.it . . Cineblog . . Nazione indiana . . Il Paese dalla vista corta . . Scene digitali . . Voglioscendere . . Luca De Biase . . Metilparaben . . Ecoblog . . Geekissimo . . Antonio Di Pietro . . Ciwati . L’esperienza del giornalista Fabio Traversa Un bravo blogger “coccola” tutti i giorni il suo pubblico 19 zenzero ha vinto per la categoria food and wine. Le Malvestite è stato valutato come il blog più temibile della blogosfera. Uccidi un grissino, salverai un tonno è invece il miglior blog di cazzeggio gratuito e Pensieri senza mutandine è stato il più votato nella categoria blog erotici. Cineblog, TvBlog e Autoblog, del network di nanopublishing Blogo, hanno vinto rispettivamente i premi per la categoria cinema, televisione e motori. RadioNation per la categoria musica e Come diventare il mio cane per la sezione blog letterari. Nella categoria Photoblog, dedicata ai diari online fotografi ci, il gradino più alto del podio è di Voglia di Terra. Il riconoscimento per la grafi ca più accattivante è andato a Coreingrapho, mentre il premio miglior disegnatore lo ha conquistato l’autore di L’orso ciccione, i cui i post sono strisce di fumetti. Infi ne Wordpress Italy si è guadagnato il titolo di miglior servizio per i blog e la versione mobile di Repubblica.it ha vinto il premio per il miglior blog mobile. al mattino con una lunga e dettagliata rassegna stampa dei quotidiani o dei settimanali. Quelli che off rono rumors clamorosi o interviste signifi cative diventano inevitabilmente post del mio blog nel giro di qualche ora. Alle . l’immancabile lettura dei dati Auditel per vedere se ci sono stati fl op e chi ha prevalso tra le Reti ammiraglia Rai e Mediaset: il pezzo scatta se ci sono risultati inaspettati o sfi de incrociate di un certo interesse. Quindi non può mancare un monitoraggio costante delle agenzie di stampa, dei palinsesti (sempre più ballerini), di alcuni siti internet e delle parole chiave più cliccate, che inevitabilmente indirizzano l’impostazione giornaliera del sito. Ovviamente leggo tutti i commenti (dai ai . quotidiani) che arrivano e, quando mi si chiama in causa o voglio replicare a determinate prese di posizione, passo all’azione quasi immediatamente. Perché la forza di un blog sta anche nel saper “coccolare” e rispettare il proprio preziosissimo pubblico. f.t. f.t.
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