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Di tutto - La Gazzetta dell'Economia

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2 27 marzo<br />

02 aprile 2010 PrimoPiano<br />

L’integrazione ambientale<br />

Nuove “carte”<br />

tempi rispettati<br />

orgenia sostiene di aver de-<br />

Spositato al Ministero dell’Ambiente<br />

entro il termine del <br />

marzo (non rinviabile se non per<br />

giustifi cato motivo) l’integrazione<br />

alla documentazione per il<br />

rilascio (avvenuto nel ) alla<br />

turbogas modugnese dell’Autorizzazione<br />

integrata ambientale<br />

(Aia). Il Ministero aveva chiesto<br />

l’integrazione (pena una sanzione<br />

dai . ai . euro) un<br />

mese fa. Almeno fi no a mercoledì<br />

scorso, tuttavia, la Commissione<br />

istruttoria del Ministero che<br />

rilascia l’Aia non aveva ancora<br />

ricevuto nulla. Anche il Ministero<br />

dello Sviluppo, il primo marzo<br />

scorso, ha chiesto di conoscere<br />

l’esito della verifi ca che avrebbe<br />

dovuto accertare la coerenza<br />

tra la Valutazione di impatto ambientale<br />

della società e le indagini<br />

dell’Agenzia per la prevenzione e<br />

protezione dell’ambiente Puglia.<br />

Sorgenia assicura di aver risposto<br />

punto su punto alle richieste<br />

ministeriali, che pure non sembravano<br />

cavilli facilmente sanabili.<br />

<strong>La</strong> Commissione istruttoria<br />

scrive che i “dettagli” mancanti<br />

sono, tra l’altro, i monitoraggi<br />

eseguiti della qualità dell’aria<br />

(secondo le indicazioni dell’Arpa<br />

e di altri enti di controllo) che<br />

sarebbero discontinui e insuffi -<br />

cienti; tutte le fonti di emissione<br />

in atmosfera, lo stoccaggio dei<br />

rifi uti, gli sversamenti, i sistemi<br />

di trattamento delle acque e lo<br />

studio - preliminare alla costruzione<br />

dell’impianto - della contaminazione<br />

dei suoli in fase di<br />

progettazione (anche per eventuali<br />

interventi di bonifi ca).<br />

Tali “dettagli” sono tra i cardini<br />

imposti dalla direttiva Ue /<br />

(recepita dal decreto legislativo<br />

/) a tutela di ambiente e<br />

salute dei cittadini per avviare<br />

impianti di una certa potenza<br />

e impatto. Anche quelli defi niti<br />

di ultima generazione come la<br />

turbogas. Che, per Sorgenia,<br />

produce “emissioni trascurabili<br />

di polveri sottili (Pm e Pm.)<br />

e ossidi di zolfo, e ridotte di anidride<br />

carbonica (CO) e ossidi di<br />

azoto”. Ma secondo uno studio<br />

di ricercatori del Cnr pubblicato<br />

nel (confermato anche da<br />

una letteratura scientifi ca internazionale)<br />

emette anche altre<br />

sostanze inquinanti (metano,<br />

monossido di carbonio, altri<br />

idrocarburi, ammoniaca e formaldeide).<br />

Il <strong>tutto</strong> in quantità<br />

superiori a quelle dichiarate da<br />

Sorgenia (la CO di un anno, intorno<br />

a due milioni di tonnellate,<br />

ad esempio, sarebbe pari a quella<br />

prodotta dalla città di Bari).<br />

Le norme vigenti che regolano<br />

il rilascio dell’Aia impongono la<br />

verifi ca dell’inquinamento esistente<br />

nel territorio e dei requisiti<br />

minimi del progetto, non ultimo<br />

quello delle migliori tecnologie<br />

disponibili. E prescrivono anche<br />

il coinvolgimento nella procedura<br />

dei cittadini, abilitati a partecipare<br />

e a presentare osservazioni.<br />

Elemento che sembra trascurato<br />

nelle note dei Ministeri che hanno<br />

intrapreso l’insolita integrazione<br />

“in corsa” dell’Aia.<br />

<strong>La</strong> turbogas di Modugno funziona<br />

grazie a un’autorizzazione<br />

unica (contenente anche l’Aia)<br />

rilasciata nel dal Governo<br />

Berlusconi bis, con il nulla osta<br />

della Giunta regionale Fitto. Una<br />

procedura accelerata prevista<br />

dal decreto Berlusconi “sblocca<br />

centrali”, che nel aveva<br />

agevolato così il proliferare di<br />

domande per la costruzione di<br />

impianti, spesso incompatibili<br />

con Amministrazioni locali e piani<br />

energetici regionali. Il Berlusconi<br />

tris, il dicembre scorso,<br />

si è limitato a rinnovare l’autorizzazione<br />

unica, in scadenza.<br />

L’Aia, invece, è rimasta quella del<br />

, per quanto l’ex ministro<br />

dell’Ambiente Pecoraro Scanio<br />

ne avesse avviato il riesame (oggi<br />

congelato), su sollecitazione<br />

anche dell’ex assessore regionale<br />

all’Ecologia Losappio.<br />

L’Amministrazione Vendola è<br />

contraria all’impianto perché lo<br />

ritiene uno strappo ai propri Piani<br />

energetici e ambientali (un sacrifi<br />

cio eccessivo in una regione<br />

che esporta energia come poche<br />

altre in Italia: produce per<br />

consumarne solo ). Ma anche<br />

perché (come ha scritto in un<br />

nota indirizzata a Sorgenia, ai Ministeri<br />

dell’Ambiente e dello Sviluppo<br />

e alla Procura di Bari) considera<br />

l’Aia del viziata non<br />

solo rispetto alla legge del ,<br />

ma anche a quella in vigore al momento<br />

del suo rilascio (perché<br />

priva di contenuti essenziali quali<br />

la verifi ca dei parametri di qualità<br />

dell’aria, riferimenti alle migliori<br />

tecnologie disponibili e una previsione<br />

di valori limite per polveri<br />

sottili, ossidi di zolfo e composti<br />

organici volatili). Alla Regione<br />

i due Ministeri hanno risposto<br />

scaricando ciascuno la competenza<br />

all’altro. Nessuno dei due,<br />

secondo la Regione, almeno fi -<br />

no al luglio , ha verifi cato la<br />

rispondenza tra progetto e impianto<br />

realizzato. Malgrado ciò,<br />

la turbogas è partita il giugno<br />

scorso. Sorgenia si dice “disponibile<br />

a valutare miglioramenti che<br />

dovessero emergere per ridurre<br />

ulteriormente l’impatto ambientale,<br />

pur nella convinzione di aver<br />

già adottato le soluzioni tecniche<br />

più moderne e all’avanguardia”.<br />

Lo ha ribadito uffi cialmente anche<br />

al Ministero della Attività<br />

produttive nel . Salvo, però,<br />

nello Studio di impatto ambientale<br />

del progetto dichiarare di aver<br />

“risparmiato” sui fi ltri, “superfl ui<br />

data la buona qualità dell’aria e<br />

la scarsa densità demografi ca”.<br />

Due argomenti insostenibili.<br />

L’uso di particolari fi ltri (Dln)<br />

può ridurre le emissioni di ossidi<br />

di azoto del %. Ma per<br />

Sorgenia l’impianto modugnese<br />

emette quantità trascurabili<br />

di questa sostanza. Lo scorso<br />

novembre, ha dovuto montare<br />

quei fi ltri sulla centrale di Termoli<br />

(a suo dire più vecchia e<br />

dunque più inquinante), spendendo<br />

circa milioni di euro.<br />

Una spesa che si è accollata in<br />

virtù di un’intesa (che ha sostituito<br />

quella del ) fi rmata<br />

dopo un lungo braccio di ferro<br />

con l’amministrazione comunale.<br />

Con questa concessione (e<br />

con milioni di euro per opere<br />

di utilità generale) ha vinto le resistenze<br />

del sindaco molisano.<br />

Resta in piedi l’inchiesta della<br />

Procura sulla turbogas termolese,<br />

con rinviati a giudizio, tra<br />

cui ex amministratori di Termoli<br />

e di centri vicini. g.d.<br />

<strong>La</strong> Centrale<br />

sotto esame<br />

D<br />

ue nuove ciminiere con<br />

pennacchi di fumo a poco<br />

più di due chilometri<br />

da Modugno e dall’ospedale<br />

San Paolo di Bari. Sono spuntati<br />

nel giro di quattro anni come<br />

funghi. Velenosi per qualcuno,<br />

per “autorizzazioni viziate”<br />

che non garantirebbero ambiente<br />

e salute dei cittadini.<br />

Per altri un prezzo tollerabile,<br />

da pagare per il “progresso”.<br />

Dopo quasi un anno di prove,<br />

è ormai da due mesi defi<br />

nitivamente in funzione la<br />

centrale turbogas di Sorgenia<br />

(gruppo Cir, De Benedetti) alle<br />

porte di Bari, tra le maggiori in<br />

Italia per potenza, gemella di<br />

altre avviate a Termoli (Campobasso)<br />

o in rodaggio a Bertonico<br />

(Lodi) e Aprilia (<strong>La</strong>tina),<br />

tra polemiche e contenziosi.<br />

Per Gerolamo Pugliese, direttore<br />

del Consorzio per l’Area<br />

industriale di Bari, l’impianto<br />

è una manna: “Siamo riusciti a<br />

ottenere una convenzione che<br />

ci serve ad attrarre industrie<br />

produttrici di beni ad alto valore<br />

aggiunto. Ci assicura la fornitura<br />

di energia per illuminazione<br />

e altri servizi nella zona<br />

industriale e Mwatt al %<br />

in meno rispetto al prezzo di<br />

mercato che il Consorzio può<br />

dare alle aziende che vorranno<br />

insediarsi nel prossimo agglomerato<br />

Bitonto-Giovanizzo”.<br />

Indubbiamente la turbogas è<br />

UE – Sulla proroga<br />

Qualità dell’aria<br />

per la Puglia<br />

nessuno sconto<br />

a Commissione europea, lo scorso primo<br />

Lfebbraio, ha respinto la seconda richiesta di<br />

proroga presentata dall’Italia per conformarsi<br />

alle norme Ue sulla qualità dell’aria del .<br />

Ha imposto pertanto al nostro Paese l’adozione<br />

di misure per la riduzione dei Pm in Puglia<br />

e Sicilia.<br />

Alla Campania, invece, ha accordato altro tempo.<br />

“<strong>La</strong> Ce – ha detto il commissario all’Ambiente<br />

<strong>Di</strong>mas - riconosce le diffi coltà a rispettare la data<br />

fi ssata inizialmente, il . Si aspetta, tuttavia,<br />

che gli Stati membri comincino ad allinearsi al più<br />

presto alle norme dell’Ue”.<br />

g.d.<br />

In attività da<br />

più di due mesi<br />

la centrale<br />

termoelettrica<br />

di Sorgenia,<br />

che ha suscitato<br />

proteste tra<br />

i residenti, resta<br />

sotto stretta<br />

osservazione<br />

un passo avanti rispetto ad altri<br />

impianti attivi in Puglia, dove,<br />

accanto alla nuova frontiera<br />

delle energie rinnovabili aperta<br />

dalla recente politica regionale,<br />

secondo Enea e Terna l’industria<br />

va ancora letteralmente a<br />

carbone (il % del consumo di<br />

energia viene da questa fonte<br />

“archeologica”, contro il % nazionale).<br />

Il che aggrava il prezzo<br />

alto che la nostra regione paga<br />

già in termini di emissioni di anidride<br />

carbonica (% del totale<br />

nazionale, il % delle emissioni<br />

industriali e del termoelettrico)<br />

e di effi cienza energetica (in cui<br />

Puglia e Italia sono maglie nere<br />

in Europa).<br />

L’impianto, un investimento<br />

di milioni di euro, riporta il<br />

sito di Sorgenia, produce ener-<br />

gia elettrica con la tecnologia<br />

più effi ciente ed eco-compatibile<br />

tra quelle disponibili. Off rirebbe<br />

vari vantaggi rispetto alle<br />

termoelettriche tradizionali:<br />

maggiore rendimento a parità<br />

di combustibile (-% contro<br />

meno del %), minor impatto<br />

ambientale (usando il metano<br />

invece del carbone o dell’olio<br />

combustibile) e un’energia<br />

prodotta a costo più basso.<br />

Ma la turbogas ha portato<br />

anche altri tipi di vantaggi. Il<br />

Comune di Bitonto, per non<br />

aver opposto resistenze, si è<br />

guadagnato un “ristoro ambientale”<br />

di .. di euro.<br />

Modugno, invece, dopo una<br />

prima fase di convenevoli, ha<br />

bloccato i lavori di costruzione<br />

della centrale. E si è difeso<br />

male nel contenzioso apertosi<br />

davanti al Tar, che, infatti,<br />

lo ha condannato a risarcire<br />

Sorgenia con , milioni di<br />

euro. Risarcimento non ancora<br />

richiesto dalla società,<br />

pendente come una spada di<br />

Damocle, utile argomento di<br />

persuasione. Lo lascia intendere<br />

la stessa società in una<br />

diffi da del marzo , indirizzata<br />

a Comune di Modugno<br />

e Regione. Legittima difesa di<br />

Sorgenia contro i lacci della<br />

burocrazia? <strong>La</strong> questione sembra<br />

più complessa.<br />

GIUSEPPE DAPONTE<br />

Lo strano caso pugliese<br />

Più produzione<br />

minori costi?<br />

No, non è così<br />

rodurre più energia per pagarla meno? Non<br />

Psempre è così. <strong>La</strong> Puglia oggi produce un<br />

surplus di energia pari all’% del suo fabbisogno.<br />

Malgrado ciò la paga ugualmente a caro<br />

prezzo. Il motivo? <strong>La</strong> scarsa concorrenza causata<br />

dall’ineffi cienza delle reti di trasmissione nella<br />

macroarea di appartenenza, il Sud. Per lo stesso<br />

motivo, con l’attivazione della turbogas, si sarebbe<br />

intasata la rete elettrica, alimentata anche<br />

dalle rinnovabili e dalla centrale Enel di Bari. Un<br />

problema a cui Terna (società che gestisce in Italia<br />

la trasmissione dell’energia) pare stia facendo<br />

fronte con nuovi interventi infrastrutturali. g.d.<br />

Sardegna<br />

Piemonte<br />

Veneto<br />

Liguria<br />

Sicilia<br />

Umbria<br />

Emilia-Romagna<br />

Toscana<br />

<strong>La</strong>zio<br />

0 % 5 % 10 %<br />

Puglia

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