Sussidio per i Ritiri dei Presbiteri - Arcidiocesi di Messina
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21 Farò sì che questo popolo trovi grazia agli occhi degli Egiziani:<br />
quando partirete, non ve ne andrete a mani vuote. 22 Ogni donna<br />
domanderà alla sua vicina e all’inquilina della sua casa oggetti <strong>di</strong><br />
argento e oggetti d’oro e vesti; ne caricherete i vostri figli e le vostre<br />
figlie e spoglierete l’Egitto”.<br />
1.2. Nella e <strong>per</strong> la vita<br />
SALIAMO SUL MONTE! È IL SIGNORE CHE CHIAMA<br />
1. La fatica dell’ascesa<br />
Sappiamo che “salire sul monte” significa iniziare un’ascesa spirituale<br />
<strong>per</strong> incontrarsi con Dio che, nel suo amore misericor<strong>di</strong>oso, si rivela<br />
rivelando l’identità <strong>di</strong> colui che ha scelto <strong>per</strong> una missione. Mentre usciamo<br />
dalle consuete <strong>di</strong>mensioni della vita, an<strong>di</strong>amo “oltre”, “in alto” in<br />
una incessante ricerca <strong>di</strong> Dio, che non ci lascia in pace, ma ci stimola ad<br />
andare verso l’ine<strong>di</strong>to, un “non-ancora”, un futuro che viene da Lui. Per<br />
cui “salire sul monte” <strong>di</strong>venta una <strong>di</strong>mensione stabile della nostra esistenza,<br />
spesso segnata dalla solitu<strong>di</strong>ne. È la solitu<strong>di</strong>ne esistenziale <strong>per</strong> la<br />
quale nessuno si può sostituire a ciascuno <strong>di</strong> noi e dobbiamo rispondere<br />
<strong>per</strong>sonalmente, anche se sappiamo <strong>di</strong> non essere soli nell’ascensione e <strong>di</strong><br />
essere accompagnati e sostenuti dalle mani della Chiesa Madre, e sempre<br />
caratterizzata dalla necessità dell’ascolto: quando tacciono le creature<br />
si crea lo spazio <strong>per</strong> Dio che parla. E chissà se raggiungeremo quella<br />
Beatitu<strong>di</strong>ne che suona “beati quelli che ascoltano la parola <strong>di</strong> Dio”. A Dio<br />
che si autocomunica (stare con lui e lui con noi) rispon<strong>di</strong>amo con l’amen<br />
della fede e gli affi<strong>di</strong>amo tutta la nostra vita (mente, cuore, azione). Ne<br />
deriva una luce che dà orientamento e significato alla nostra esistenza.<br />
2. Padri e maestri <strong>per</strong>ché <strong>di</strong>scepoli<br />
Nel caso della scelta <strong>dei</strong> do<strong>di</strong>ci abbiamo la chiamata a con<strong>di</strong>videre il<br />
suo ministero <strong>di</strong> pastore e maestro <strong>di</strong> un popolo che appartiene a Dio, <strong>di</strong><br />
una comunità <strong>di</strong> “santi”, che pur vivendo localmente si espande nell’universo<br />
intero. Siamo chiamati a rappresentare il Pastore e ad animare,<br />
come servi inutili, la comunità che il Signore si è acquistata con la sua<br />
immolazione. Animare la comunità significa stimolare, <strong>di</strong>scernere, armonizzare<br />
i vari carismi che lo Spirito suscita <strong>per</strong> la crescita del Corpo <strong>di</strong><br />
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