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Sussidio per i Ritiri dei Presbiteri - Arcidiocesi di Messina

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crocifissa e gloriosa <strong>di</strong> Gesù. Dio, dopo essersi comunicato agli uomini<br />

attraverso i simboli della creazione, della storia e della vita (S.<br />

Scrittura), comunica tutto se stesso in Gesù, sacramento fondamentale,<br />

che, nella vita della sua Chiesa, animata dallo Spirito, che prega, confessa,<br />

vive (Tra<strong>di</strong>zione) e riflette (dottrina) sul mistero che l’avvolge a<br />

favore <strong>di</strong> tutta l’umanità, è luce delle genti, Via, Verità e Vita. In questa<br />

salita l’iniziativa è tutta <strong>di</strong> Gesù, che con autorità costituisce il nucleo<br />

del nuovo popolo <strong>di</strong> Dio scegliendo i Do<strong>di</strong>ci tra i numerosi <strong>di</strong>scepoli.<br />

L’adesione <strong>dei</strong> prescelti è imme<strong>di</strong>ata ed esemplare, essi fanno vita<br />

comune con Gesù con una sequela continua e <strong>per</strong>manente in modo da<br />

potere realizzare con lui una comunione <strong>per</strong>sonale, intima, vitale. Essi<br />

sono chiamati a con<strong>di</strong>videre tutto: ideali, progetto, lavoro, responsabilità,<br />

conquiste, prove, ansie, gioie, sofferenze. I <strong>di</strong>scepoli afferrati da<br />

Cristo, sono chiamati a metterlo al primo posto nella propria vita, considerando<br />

ogni altro bene come spazzatura <strong>per</strong> “guadagnare Cristo” (Fil<br />

3,8) e fungere da suoi ambasciatori, testimoni cre<strong>di</strong>bili dell’amore salvifico<br />

<strong>di</strong> Dio che ogni uomo può gustare accogliendo la sua <strong>per</strong>sona,<br />

Parola fatta Carne. Essi non sono particolarmente dotati, manifestano<br />

tutte le loro fragilità e i con<strong>di</strong>zionamenti del loro ambiente <strong>di</strong> vita; uno<br />

<strong>per</strong>fino lo tra<strong>di</strong>sce, ma tutti possono s<strong>per</strong>imentare la sua mitezza e purezza<br />

<strong>di</strong> cuore. Cosicché la chiamata sollecita ed esalta il compito specifico<br />

<strong>di</strong> ogni <strong>di</strong>scepolo e la sua iniziativa. Essendo uomini dalle “labbra<br />

impure”, devono lasciarsi plasmare dal mistero che li circonda e coinvolge,<br />

attraversando, con un movimento <strong>di</strong> contemplazione, preghiera,<br />

riflessione e azione i segni “sacramentali” dell’autocomunicazione <strong>di</strong><br />

Dio agli uomini.<br />

2. In <strong>di</strong>venire<br />

Il primo passo è la conversione-autotrascen<strong>di</strong>mento, in modo da<br />

attuare il passaggio dalla centralità dell’Io a quella <strong>di</strong> Dio. Prendendo<br />

sul serio l’insegnamento <strong>dei</strong> “semi del Verbo” e <strong>dei</strong> “segni <strong>dei</strong> tempi”,<br />

attraverso la contemplazione del creato, degli eventi della storia e<br />

dell’es<strong>per</strong>ienza quoti<strong>di</strong>ana possiamo accogliere la rivelazione creaturale<br />

che Dio rivolge all’uomo, costitutivamente a<strong>per</strong>to al rapporto con se<br />

stesso, con il mondo, con gli altri e con il ra<strong>di</strong>calmente Altro, <strong>di</strong> cui ricerca<br />

il Volto, come fondamento della felicità <strong>per</strong>fetta, della comunione<br />

compiuta, della vita vera e piena, della libertà autentica, dell’esistenza<br />

redenta.<br />

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