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Si - Federazione Italiana Tennis

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settimana, di nuovo la Ivanovic. Ora è il turno di Serena, la quinta numero<br />

uno dall’inizio del 2008. La stagione dei tornei del Grande Slam si<br />

chiude con quattro vincitrici differenti: aveva cominciato la russa Maria<br />

Sharapova dominando agli Australian Open, poi la serba Ana Ivanovic al<br />

Roland Garros. Quindi la doppietta targata Williams: Venus a Wimbledon<br />

(in finale sulla sorella), Serena agli US Open.<br />

IVANOVIC STANCA E MALANDATA - La delusione più grande agli US<br />

Open è stata la Ivanovic, già fuori al secondo turno. Ana, che già aveva<br />

dovuto rinunciare alle Olimpiadi di Pechino, è arrivata a New York con<br />

il pollice della mano destra fuori uso: battuta da Julie Coin, numero 188<br />

Wta. Mai una numero uno era stata eliminata in un torneo dello Slam<br />

da un’avversaria con una classifica bassa come quella della venticinquenne<br />

francese. Dopo il trionfo al Roland Garros, che l’aveva incoro-<br />

Gli italiani / Un’edizione record<br />

Non solo Flavia: in sei al terzo turno<br />

La grandissima prova della Pennetta, arrivata per la prima<br />

volta nei quarti dopo aver battuto gente come la Petrova e<br />

la Mauresmo, è stata l’acuto in una prova corale che<br />

aveva il solo precedente dell’edizione 1990. E la sorpresa<br />

Cipolla ha fatto tremare persino Wawrinka<br />

N EW<br />

YORK - Grande Flavia! Flavia alla conquista della Grande<br />

Mela! Bella da morire! Storici quarti di finale a New York! Quanti<br />

titoli le hanno dedicato i giornali durante le due settimane degli US Open.<br />

Lo Slam newyorkese ci ha regalato una bellissima avventura al fianco<br />

della Pennetta, ventisei anni di Brindisi. Stefanie Vogele, Shuai Peng,<br />

Nadia Petrova, Amelie Mauresmo: sono le avversarie battute da Flavia,<br />

testa di serie numero 16, per raggiungere i quarti agli US Open, seconda<br />

italiana di sempre ad andare così avanti nello Slam newyorkese dopo la<br />

Schiavone, che sempre sul cemento di Flushing Meadows, centrò i quarti<br />

nel 2003.<br />

Quella volta Francesca finì addirittura sulla prima pagina del “New York<br />

Times” dopo aver vinto un match maratona di tre giorni tra un acquazzone<br />

e l’altro contro la giapponese Ai Sugiyama, prima di arrendersi<br />

all’americana Jennifer Capriati. Il sogno di Flavia è invece svanito di fronte<br />

ai colpi potenti di Dinara Safina, fino a qualche mese fa solo la sorella<br />

di Marat Safin, ora una delle giocatrici più forti del circuito femminile.<br />

Ventidue anni di Mosca, finalista al Roland Garros. Dinara dopo l’exploit a<br />

Parigi ha vissuto un’estate da protagonista: ha vinto i tornei di Los<br />

Angeles (in finale proprio sulla Pennetta) e a Montreal, medaglia d’argento<br />

alle Olimpiadi di Pechino. Per chiudere semifinale agli US Open, battuta<br />

solo da una super Serena Williams.<br />

Flavia ha provato a scalare il muro russo: la Safina le ha concesso una<br />

sola occasione, quando nel secondo set la brindisina ha centrato il break<br />

ed è salita 2-1. E’ finita 62 63 per la russa, ma l’azzurra merita una grande<br />

applauso. A New York abbiamo ammirato una giocatrice determinata<br />

e grintosa: non a caso durante il torneo la stessa Flavia ha sottolineato<br />

spesso di essere più “cattiva” in campo. Solida da fondo campo, ottima<br />

al servizio, lucida nei momenti decisivi. Ecco perché quando è entrata<br />

nella sala conferenza, quella grande, dopo il match perso con la Safina<br />

sorrideva comunque soddisfatta. “Era importante dare il massimo - ha<br />

detto - e io l’ho fatto”. Nessun rimpianto, insomma. Tutta un’altra musi-<br />

il grande tennis »<br />

ca rispetto a Parigi in primavera, quando dopo la sconfitta con la spagnola<br />

Carla Suarez Navarro negli ottavi, sapeva di aver sprecato una grande<br />

Super<strong>Tennis</strong> Magazine n. 8/9 16 Agosto/Settembre 2008 - Il grande tennis

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