Si - Federazione Italiana Tennis

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La tv del tennis e la questione morale La parte finale della relazione è stata incentrata su due punti di che stanno molto a cuore al nuovo Consiglio Federale, la creazione del primo canale italiano esclusivamente dedicato al tennis, Super Tennis, e, come si diceva in apertura, la questione morale. "Stiamo per realizzare - ha raccontanti Binaghi - il primo canale televisivo al mondo gestito da una Federazione Sportiva che, con la partnership di Rai Trade, dovrà dare al nostro sport quella visibilità che per troppo tempo ci è mancata e la possibilità di comunicare in modo corretto i nostri valori, i nostri risultati e i nostri progetti." "Ma il nostro futuro dipende anche e soprattutto dal riuscire a tenere sempre ben centrale la questione morale che sei anni fa risolvemmo per i professionisti, che quattro anni fa risolvemmo per i dirigenti, e che ora stiamo risolvendo per i Circoli che non pagano le quote. E che forse continua ad avere un punto ancora irrisolto nel rispetto della maglia azzurra... Su questo punto, in questi anni, il Consiglio Federale ha dovuto fare scelte difficili, talvolta dolorose, che hanno risolto situazioni spiacevoli ma che, evidentemente, non hanno prodotto risultati definitivi. "E allora credo - ha proseguito Binaghi - che l’ultima parola debba essere la vostra, perché siete voi che, giorno dopo giorno, impegnate tempo e risorse per far crescere questi ragazzi e i loro valori nei momenti della loro carriera nei quali ne hanno più bisogno. Il quesito che pongo all’Assemblea, è se il tennis italiano e la Coppa Davis possono essere un tram sul quale si sale e si scende secondo la propria primo piano » convenienza particolare, o se viceversa, il rispetto della maglia azzurra debba essere il punto di sintesi di un sistema, il nostro, nel quale la Federazione e le Società Sportive dilettantistiche devono riuscire ad investire sempre di più nei migliori giovani mentre i giocatori, quando diventano professionisti, devono guadagnare quanto meritano ma sempre rispettando la Nazionale e il loro Paese. “Il quesito che vi pongo – in sostanza - è se la tradizione del tennis Italiano nel rispetto della Nazionale, che ha avuto in Lea Pericoli e Nicola Pietrangeli degli irraggiungibili paladini e che oggi vede nelle nostre ragazze delle splendide portatrici di questi valori, debba essere consi- Il commento di Angelo Binaghi «Un messaggio forte per il futuro del nostro tennis» Q ueste le parole di ringraziamento del neopresidente rivolte ai delegati che hanno sancito la sua rielezione alla presidenza della FIT. "Questo successo straordinario è il frutto di un gran lavoro di gruppo e desidero innanzitutto ringraziare gli amici che hanno contribuito a questo successo e che da domani seguiranno comunque importanti settori della vita Federale, Gianni Daniele, Claudio Giorgi e Pietro Pennisi. Voglio poi ringraziare la squadra, che mi seguirà in questa avventura a incominciare da Alfredo Bartolini, dai vice presidenti Gianni Milan e Nenne Scarfiotti, per finire agli altri amici del Consiglio e a quelli del gruppo di dirigenti che ci seguono e ci consigliano in tutte le decisioni. Naturalmente do il benvenuto ai nuovi consiglieri, ai quali, certo di interpretare il pensiero di tutti voi, auguro buon lavoro. Voglio poi ringraziare i nostri professionisti, SuperTennis Magazine n. 8/9 8 Agosto/Settembre 2008 - Primo Piano derata qualcosa di superato, di anacronistico di fronte alle talvolta fameliche esigenze del tennis professionistico o debba essere al contrario ritenuto un valore irrinunciabile intorno al quale costruire il futuro dei nostri ragazzi." Questa l’accorata conclusione della relazione di Angelo Binaghi, al termine della quale il presidente dell'Assemblea ha invitato al microfono i delegati che avevano chiesto parola. Gli interventi dei delegati Sul podio dei relatori si sono quindi susseguiti Romano Pedroni (Ct Casalgrande), Giampietro i nostri collaboratori e i dipendenti delle società del gruppo per quello che sono già riusciti a fare e per quello che faranno in futuro. A loro voglio dire che devono andare fieri di una Federazione così ambiziosa. E poi ancora i nostri partner, il dott. Albanese, CONI Servizi, il dott. Nardello, RaiTrade; con loro e con tutti voi continueremo a seguire l’esempio di Lea e Nick, cercando di fare il possibile, e magari qualcosina in più per dare al nostro Paese un tennis migliore."
Battaglia (Canottieri Padova), Alessandro Sartori (At Verona), Guido Turi (Presidente CR Toscana), Gabriele Palpacelli (SS Effedue), Stefano Ottolini (TC Goito), Antonio Mariani (Presidente CR Lombardia), Silvestro Di Berardino (Ct Silvi). Interventi molto interessanti, centrati su problemi reali, in particolare sull’esigenza di rafforzare la presenza del Tennis nella Scuola italiana, e venati di forti accenti polemici soltanto nell’intervento del lombardo Ottolini, cui però, quando è venuto il momento di replicare, Binaghi ha risposto con durezza e precisione, citando i documenti che hanno costretto la FIT a commissariare la precedente gestione del Comitato Regionale Lombardo per gravissime irregolarità amministrative. Le votazioni e la festa di Pietrangeli Dopo le votazioni e la proclamazione di Binaghi alla presidenza della Fit per il quadriennio 2009- 2012, l'Assemblea ha vissuto un momento di commosso festeggiamento dei 75 anni di Nicola Pietrangeli, che era stato chiamato a presenziare a tutta l'Assemblea al tavolo dei relatori. Settantacinque bambini reclutati nelle scuole tennis dei PIA di Verona hanno fatto ingresso nella sala assembleare, ciascuno recando una candelina. A Nicola, poi, è stato dedicato un emozionante filmato rievocativo delle sue imprese sui campi da tennis di tutto il mondo, al termine del quale il tradizionale brindisi con il presidente Binaghi e il taglio della torta a forma di Insalatiera. Pietrangeli ha poi approfittato del microfono per un Nicola Pietrangeli e la torta-Coppa Davis. In alto: i 75 bambini che reggevano le candeline per Nick. intervento fuori programma, che ha spiazzato delegati e addetti ai lavori. "Si parla sempre di Coppa Davis, quando sono presente", ha esordito Nicola. "Io, che di match ne ho giocati tanti, posso dirvi che quando si giocano i tornei si ha la possibilità di fare esperienza, di crescere tecnicamente, di conoscere tanta gente. Ma quando si gioca la Coppa Davis, si diventa uomini. Il Presidente del Coni Petrucci, in occasione dei Giochi Olimpici, ha detto una cosa molto bella: "Il Presidente della Repubblica ci ha dato la bandiera, e noi dobbiamo onorarla." Ecco, credo che con la Davis sia la stessa cosa. Rifiutare la convocazione equivale a sputare sulla bandiera. Approfitto di questa occasione – ha continuato Pietrangeli – per invitare questa Assemblea, che rappresenta il tennis italiano, a prendere una posizione ferma sulla questione morale e a dare mandato al questa Federazione di fare altrettanto." SuperTennis Magazine n. 8/9 9 Agosto/Settembre 2008 - Primo Piano Bracciali rileva la Pennetta in seno al nuovo Consiglio Fra i tre Consiglieri espressi dagli atleti in attività al loro interno, spicca il passaggio del testimone da Flavia Pennetta – alla cui carriera il ruolo di membro del CF ha se non altro portato una grande fortuna – a Daniele Bracciali, che dopo un lungo infortunio sta adesso lottando per recuperare un posto nell’élite del tennis mondiale. “Sono felicissimo – ha detto Bracciali, che era a Verona – E sono sicuro che riuscirò a portare in modo corretto e sereno le istanze dei miei colleghi giocatori in seno al governo della FIT nell’interesse dell’intero movimento”. La mozione sulla maglia azzurra Da questa richiesta è nato un testo, redatto in tempo quasi reale dall'avvocato Michele Brunetti, che riportiamo integralmente qui di seguito e che è stato letto e approvato dai delegati per acclamazione. "I rappresentanti delle Società affiliate, riuniti per la 55esima Assemblea Nazionale della Federazione Italiana Tennis, danno unanimemente mandato al Presidente ed al Consiglio Federale, che verrà oggi nominato, di riaffermare con forza e vigore l'obbligo da parte di tutti i tesserati al rispetto dei valori etici e sportivi che tutto il movimento sente propri e che sono posti alla base dell'ordinamento della F.I.T. In particolare, l'Assemblea tutta chiede al Consiglio di rendersi interprete del comune sentimento di orgoglio per l'appartenenza alla Federazione Italiana Tennis, tutelando il valore di quella che ne è l'espressione di vertice: la maglia azzurra, che non può e non deve essere oggetto di trattativa o di subordinazione a particolarismi o individualismi. Viene pertanto dato mandato al Presidente ed al Consiglio di considerare coloro che rifiutano di difendere il proprio Paese persone che non condividono i comuni valori e si mettono conseguentemente e volontariamente al di fuori della nostra comunità". Successivamente all’elezione del presidente, l’Assemblea ha proceduto a quella dei 14 consiglieri e dei componenti il Collegio dei Revisori dei Conti.
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