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Il 27 gennaio 2012 si è celebrato<br />
per il dodicesimo<br />
anno il “Giorno <strong>del</strong>la<br />
Memoria", istituito con legge<br />
20 luglio 2000, n. 211, per lo<br />
stesso giorno in cui, nel 1945,<br />
furono abbattuti i cancelli di<br />
Auschwitz.<br />
In occasione <strong>del</strong> “Giorno<br />
<strong>del</strong>la Memoria” sono stati<br />
organizzati incontri, cerimonie<br />
e momenti comuni di rievocazione<br />
dei fatti e di riflessione<br />
(in modo particolare nelle<br />
scuole di ogni ordine e grado)<br />
su quanto accadde nei campi<br />
di sterminio nazisti, al fine di<br />
conservare viva la memoria di<br />
quel periodo <strong>del</strong>la storia<br />
europea e <strong>del</strong> nostro Paese e<br />
perché sia scongiurato per<br />
sempre il ripetersi di simili<br />
tragedie.<br />
Le iniziative patrocinate<br />
dal Comitato di coordinamento<br />
per le celebrazioni in ricordo<br />
<strong>del</strong>la Shoah <strong>del</strong>la Presidenza <strong>del</strong><br />
Consiglio dei Ministri sono state<br />
presentate a Palazzo Chigi, il<br />
19 gennaio scorso, nel corso<br />
IL GIORNO DELLA MEMORIA<br />
Auschwitz<br />
di una conferenza stampa presenziata dal Ministro per la cooperazione<br />
internazionale e l’integrazione Andrea Riccardi, che<br />
ha ricordato l’importanza di celebrare una Memoria solida,<br />
sentita e priva di retorica.<br />
Tra le iniziative patrocinate dal Comitato si segnalano:<br />
– la Tavola rotonda “La Shoah e l’identità europea”– organizzata<br />
dal Comitato e dall’Unione <strong>del</strong>le Comunità Ebraiche<br />
Italiane, sulla nascita <strong>del</strong>l’Europa unita dalle ceneri <strong>del</strong>la<br />
seconda guerra mondiale guardando all’Europa di oggi;<br />
– il Convegno di studi in ricordo <strong>del</strong>la Shoah – organizzato dal<br />
Ministero <strong>del</strong>l’interno, in collaborazione con la Comunità<br />
ebraica di Roma e con istituzioni universitarie italiane e<br />
straniere, presso la Scuola Superiore <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />
Civile <strong>del</strong>l’Interno;<br />
– la Mostra “I ghetti nazisti”, presso il Complesso <strong>del</strong><br />
Vittoriano dal 27 gennaio al 4 marzo 2012, che ha ripercorso<br />
la storia dei ghetti nazisti in Polonia, dal 1939 al 1944;<br />
IL SENSO DELLE CELEBRAZIONI<br />
– i Testimoni <strong>del</strong>la Memoria “La Nominazione”, iniziativa<br />
organizzata dalla Consulta <strong>del</strong>la Comunità Ebraica di Roma in<br />
collaborazione con il Centro di Cultura, l’Ufficio Rabbinico<br />
e la Fondazione Museo <strong>del</strong>la Shoah di Roma;<br />
– il nuovo sito web <strong>del</strong>la Fondazione CDEC: i nomi <strong>del</strong>la Shoah<br />
italiana. Il progetto consiste nella messa on line, dopo<br />
un’accurata ricerca, <strong>del</strong>l’elenco degli oltre settemila cittadini<br />
ebrei vittime <strong>del</strong>la Shoah in Italia durante la<br />
Repubblica Sociale Italiana e l’occupazione tedesca, negli<br />
anni 1943-1945;<br />
– i risultati di “Storia di Famiglie” Campagna nazionale di raccolta<br />
materiale e documenti sulla Shoah: documenti rari e<br />
preziosi, dal punto di vista affettivo e storico, che molti privati<br />
cittadini, ebrei e non, hanno generosamente donato a<br />
testimonianza <strong>del</strong>l’accaduto. Tra questi, una collezione di<br />
circa 170 opere di artisti che perirono nei lager o da<br />
sopravvissuti alla persecuzione, donata dal collezionista<br />
Roberto Malini alla Fondazione Museo <strong>del</strong>la Shoah di Roma.<br />
Il giorno <strong>del</strong>la memoria e il giorno <strong>del</strong> ricordo, recentemente istituiti con due diverse leggi, hanno senso non nell'obbligo di rispettare una<br />
legge, ma nella necessità di mantenere vivo il significato umanitario <strong>del</strong>le celebrazioni stesse.<br />
Si legge spesso sui libri di storia, soprattutto su quelli scolastici, che la seconda guerra mondiale è scoppiata essenzialmente come reazione<br />
ai trattati di pace siglati al termine <strong>del</strong>la prima guerra mondiale, eccessivamente duri nei confronti <strong>del</strong>le nazioni perdenti e ... <strong>del</strong>l'Italia che, pur<br />
tra le potenze vincitrici, si è vista negare parte di quanto era stato concordato col patto di Londra <strong>del</strong> 1915, in caso di vittoria. In realtà, la seconda<br />
guerra mondiale è stata generata dallo scontro politico ideologico più importante mai realizzatosi nella storia <strong>del</strong>l'umanità: quello tra le idee<br />
di democrazia, di socialismo nazionalista e, in forma latente, di comunismo. Le tre ideologie erano applicate alle forme di stato dei paesi belligeranti<br />
ed hanno provocato la guerra più violenta e distruttiva <strong>del</strong>la storia, culminata col primo ed ultimo impiego reale <strong>del</strong>l'arma nucleare sul<br />
Giappone. Solo lo scontro tra due ideologie contrapposte e nemiche alla radice, quella democratica e quella nazional socialista può spiegare l'infamia<br />
dei campi di sterminio nazisti. I trattati di pace <strong>del</strong>la Conferenza di Parigi non possono aver portato a tanto. Ugualmente, solo con la contrapposizione<br />
tra la democrazia occidentale ed il comunismo sovietico, entrambi alleati nella guerra, ma antagonisti poi nella sua prosecuzione,<br />
la guerra fredda durata oltre quarant'anni, si può spiegare l'odio bestiale che portò alla tragedia <strong>del</strong>le foibe.<br />
In pratica, l'intero XX secolo è stato il redde rationem di ideologie nate dall'interpretazione pratica <strong>del</strong>l'illuminismo che si è manifestata nel<br />
XIX secolo in tre possibili soluzioni: la democrazia originata dalla Rivoluzione francese, il Comunismo generato dalle teorie pseudo economistiche<br />
di Karl Marx e il nazifascismo nato dall'applicazione <strong>del</strong>la visione hegeliana di una società dominata da particolari personalità votate al supe-<br />
12 IL NASTRO AZZURRO