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oltre il Veliki Kriback ed il Faiti (in quei giorni, in una <strong>del</strong>le<br />

Divisioni, combatté anche Gabriele D'Annunzio).<br />

Dopo la successiva 10^ battaglia <strong>del</strong>l'Isonzo (maggio<br />

1917) il Generale Cigliana lasciava il comando <strong>del</strong>l'XI<br />

C.d.A. (che sotto i suoi ordini si era coperto di gloria<br />

tanto da essere citato ben tre volte nei bollettini di guerra<br />

<strong>del</strong> Comando Supremo mentre altre azioni <strong>del</strong>la sue<br />

valorose truppe erano state citate in altri 5 bollettini di<br />

guerra).<br />

Il 23 agosto 1917 il Generale Cigliana assumeva il<br />

comando <strong>del</strong> Corpo d’Armata di Napoli ed il 5 gennaio<br />

1919 di quello di Firenze ove, peraltro, spirava improvvisamente<br />

l'8 ottobre 1919 (le sue spoglie riposano nel<br />

Cimitero monumentale <strong>del</strong>le Porte Sante a San Miniato,<br />

sopra piazzale Michelangelo).<br />

Le sue grandi doti di Comandante e di militare sono<br />

riassunte nelle nobili parole scritte alla Vedova, dopo la<br />

sua morte, da S.A.R. il Duca d'Aosta che così si espresse<br />

nel suo telegramma: "Con cuore angosciato esprimo a Lei e<br />

Famiglia le più vive espressioni di cordoglio per la dolorosa perdita<br />

<strong>del</strong> generale Cigliana, mio devoto collaboratore e caro<br />

amico. Le bandiere <strong>del</strong>la Terza Armata si piegano riverenti<br />

davanti alla tomba <strong>del</strong>l'antico Comandante <strong>del</strong>l'XI corpo cui<br />

dalle insanguinate balze <strong>del</strong> San Michele e <strong>del</strong> martoriato Faiti<br />

giunge il dolce richiamo dei fratelli di armi oggi a lui ricongiunti<br />

nella immortalità e nella gloria. Emanuele Filiberto di<br />

Savoia".<br />

PROFILO DEL GENERALE C.d.A. CARLO<br />

CIGLIANA NEL RICORDO DEI FIGLI GIORGIO<br />

E GIUSEPPE CESARE MARIA<br />

Il 19 dicembre 1983, la sera prima di compiere 88<br />

anni, si chiudeva l'avventura terrena, iniziata a Novara il 20<br />

dicembre 1895, di un eccezionale soldato che aveva dedicato<br />

alla Patria ben 48 anni di quella esistenza che aveva<br />

poi terminato contornato dall'amore <strong>del</strong>la sua adorata<br />

moglie Maria Bertini (con la quale aveva condiviso ben 61<br />

anni di matrimonio), dei due figli, <strong>del</strong>le nuore, dei nipoti e<br />

dei primi pronipotini.<br />

Entrato all’Accademia di Modena nel novembre 1913,<br />

ne usciva Sottotenente effettivo nel marzo 1915 ed assegnato<br />

alla 37^ Compagnia <strong>del</strong> Battaglione Intra <strong>del</strong> 4°<br />

Reggimento Alpini con la quale, il successivo 24 maggio,<br />

entrava in zona di guerra.<br />

Il 21 luglio 1915 il battaglione era schierato alle falde<br />

<strong>del</strong> Montenero, che era stato con<strong>qui</strong>stato con una eccezionale<br />

azione di sorpresa il precedente 15 giugno da un<br />

Reparto <strong>del</strong> 3° Alpini (facendo dire al Generale<br />

Boroevitch, comandante l'Armata austriaca <strong>del</strong> settore:<br />

"Giù il cappello davanti all'alpino italiano!"), aprendo peraltro,<br />

contemporaneamente, un grosso problema per rifornire<br />

di acqua, viveri, armi, munizioni, legna e quant'altro<br />

potesse occorrere alla guarnigione in quanto le corvées<br />

dovevano pagare un altissimo contributo di sangue ai cecchini<br />

austriaci che, dalle loro posizioni sulla sella <strong>del</strong><br />

Luznica, dominavano facilmente il sentiero.<br />

Il 20 luglio il comandante <strong>del</strong> 4° riunì gli Ufficiali <strong>del</strong>l'lntra<br />

(attestato sulla cresta <strong>del</strong> Cozliac), spiegò loro l'azione<br />

che avrebbe portato alla con<strong>qui</strong>sta <strong>del</strong> costone <strong>del</strong><br />

Luznica, liberando il passaggio per la vetta <strong>del</strong> Montenero<br />

e, guardandoli negli occhi, disse loro "So di sacrificare il<br />

Battaglione, ma domattina la trincea austriaca deve essere<br />

presa".<br />

Il Sottotenente Cigliana, pur non avendo ancora 20<br />

anni, era il subalterno più anziano in quanto l'unico in servizio<br />

permanente e, pertanto, toccò a lui, all'alba prima<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

Nonché in quelle scritte, nella medesima occasione, al<br />

Generale Fara, Comandante <strong>del</strong>l'XI C.d.A.: "PregoLa rappresentarmi<br />

funerali Generale Cigliana devoto amico e valoroso<br />

Comandante <strong>del</strong> Corpo d'Armata <strong>del</strong> San Michele, <strong>del</strong> Nat<br />

Logem, <strong>del</strong> Veliki, <strong>del</strong> Faiti, che alla Terza Armata dette l'anima<br />

Sua forte e tenace ed alla Patria consacrò fulgide giornate di<br />

vittoria e di gloria. A Lei ed alle truppe <strong>del</strong> Corpo d'Armata<br />

esprimo mie vivissime espressioni cordoglio.<br />

Emanuele Filiberto di Savoia".<br />

Il generale Cigliana, che come detto si è fregiato di una<br />

Campagna di Guerra per la guerra italo-turca <strong>del</strong> 1911-12<br />

e di tre Campagne di Guerra per la prima guerra mondiale<br />

per gli anni 1915-16 e 17, è stato insignito <strong>del</strong>la<br />

Commenda <strong>del</strong>l'Ordine Militare di Savoia, e <strong>del</strong>le seguenti<br />

Onorificenze: Gr. Uff. <strong>del</strong>l'Ordine di S. Maurizio e<br />

Lazzaro; Cav. Gr. Cr. Decorato <strong>del</strong> Gran Cordone <strong>del</strong>la<br />

Corona d'Italia; Medaglia Mauriziana per 10 lustri di servizio<br />

(fu il primo, nel dopo guerra, a ricevere questa<br />

medaglia, anziché d'oro, di bronzo, ottenuto dalla fusione<br />

dei cannoni presi al nemico); Croce al Merito di guerra;<br />

Medaglia commemorativa col motto "Libia"; Medaglia<br />

commemorativa <strong>del</strong>la guerra 1915-18; Gr. Cr. al Merito di<br />

Spagna; Gr. Uff. <strong>del</strong>l'Ordine di Danilo l° di Montenegro; Gr.<br />

Uff. <strong>del</strong>l'Ordine <strong>del</strong>la Corona <strong>del</strong> Belgio; Croce di guerra<br />

francese.<br />

<strong>del</strong>l'azione, presentare al Capitano la 37^ compagnia (4<br />

Ufficiali e 205 uomini di truppa) ma, in quel momento,<br />

nessuno avrebbe pensato che meno di 24 ore dopo<br />

sarebbero rimasti il capitano e poco più di 60 alpini!<br />

Nell'azione il Sottotenente Cigliana riportò una ferita da<br />

shrapnel alla testa e tre da pallottola di fucile, tutte a<br />

canale completo, <strong>del</strong>le quali una al collo; una all'emitorace<br />

sinistro con foro di uscita nella regione sacrale ed una al<br />

braccio sinistro<br />

per cui<br />

si risvegliò al<br />

posto di<br />

medicazione<br />

da dove fu<br />

trasportato<br />

in barella a<br />

valle alla<br />

Sezione di<br />

Sanità (ove,<br />

per fortuna,<br />

nessuno gli<br />

mise le mani<br />

addosso) e<br />

da li fu trasportato<br />

in<br />

autocarro<br />

all'ospedale<br />

da campo di<br />

Caporetto.<br />

Il l0 ottobre<br />

1915 era<br />

già rientrato<br />

in territorio<br />

in stato di<br />

guerra ed il<br />

10 aprile<br />

1916 era<br />

promosso<br />

Tenente. Fu<br />

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