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Fatevi - VicenzaPiù

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cultura<br />

ViPiù cultura<br />

Software, hardware, sistemi operativi,<br />

kernel, interfaccia. Anche<br />

se il computer è ormai entrato in<br />

(quasi) tutte le nostre case, la sensazione<br />

che l’informatica rimanga<br />

un mondo riservato a pochi iniziati è<br />

ancora molto forte. Con un linguaggio<br />

e regole tutte sue, non certo alla<br />

portata di tutti. Eppure, anche questo<br />

mondo fatto di cifre e per certi<br />

versi freddo e diffi cilmente accessibile<br />

è attraversato da tempo da battaglie<br />

sui principi e da diverse fi losofi e<br />

che si contrappongono. E il terrore<br />

umano di rimanere schiacciato dalle<br />

macchine o intrappolato in un sistema<br />

controllato da pochi padroni<br />

(vedi gli incubi letterari e cinematografi<br />

ci in stile Matrix) produce i suoi<br />

anticorpi. Nascono così gruppi di<br />

coraggiosi che dagli anni ‘80, prima<br />

in pochi, poi sempre più numerosi,<br />

spostano la battaglia per i diritti, la<br />

democratizzazione e la libera accessibilità<br />

dalle piazze ai microchip dei<br />

nostri personal computer.<br />

Il concetto di software libero è alla<br />

base di tutto. I programmi che utilizziamo<br />

nei nostri computer, che<br />

ci servano per controllare tutte le<br />

nostre applicazioni (sistema operativo)<br />

o che ci servano per scrivere,<br />

disegnare, produrre musica o fi lmati,<br />

per lavorare con tabelle e dati, sono<br />

prodotti da alcune aziende che ne de-<br />

tengono tutti i diritti e che possono<br />

modifi carli solo a loro piacimento.<br />

Per noi comuni mortali un software<br />

di proprietà è come un libro o un cd:<br />

proprietà dell’ingegno che nessuno<br />

può sognarsi di manipolare o riprodurre<br />

(tanto meno commercializzare)<br />

senza il permesso dell’azienda<br />

che lo ha prodotto. Non ci va bene,<br />

non risponde in toto alle nostre esigenze?<br />

“Potete sempre acquistarne<br />

uno di un’azienda concorrente” ci<br />

direbbe il Bill Gates di turno. E qui<br />

intervengono i sostenitori del free<br />

software, dove free non sta per forza<br />

per gratuito, ma per libero da un unico<br />

detentore dei diritti. Il programma<br />

“libero” può essere utilizzato,<br />

studiato, modifi cato e redistribuito<br />

da chiunque. Nella piramide l’utente<br />

sta dunque al di sopra di tutti, la sua<br />

libertà viene interamente rispettata.<br />

Grande guru di questo movimento<br />

è un ricercatore del MIT di Boston,<br />

Richard Stallman, che per primo<br />

decise nel 1983 di modifi care un software<br />

che non rispondeva alle sue<br />

esigenze. Stallman creò il progetto<br />

GNU con l’intenzione di creare un<br />

Festival Biblico, ecco il Paulus<br />

Il Festival Biblico si presenta con una<br />

settimana di anticipo, e lo fa attraverso<br />

l’armonia della musica classica<br />

con un concerto di livello internazionale<br />

dedicato alla fi gura di Saulo di Tarso.<br />

Sabato 23 maggio 2009, alle 19 la chiesa<br />

di San Paolo di Vicenza ospiterà Il Paulus,<br />

Op. 36 di F. Mendelssohn, oratorio<br />

eseguito per l’occasione da Orchestra e<br />

Coro del Duomo di Graz.<br />

Il Paulus fu un autentico evento di livello<br />

internazionale fi n dalla prima esecuzione<br />

di Düsseldorf, nel 1836. La clamorosa<br />

impressione che produsse sul<br />

pubblico si mantenne viva anche lungo<br />

tutto il corso dell’Ottocento, e nelle sale<br />

da concerto e mel consumo musicale<br />

privato. Il Paulus rappresentò infatti un<br />

punto di svolta nella storia del genere.<br />

L’idea di Mendelssohn, di trasformare il<br />

vecchio oratorio descrittivo di argomento<br />

biblico in un autentico mezzo di comunicazione<br />

religiosa, era un fenomeno<br />

che corrispondeva al momento storico.<br />

La coscienza della società cristiana riformata<br />

si rispecchiava nel progetto del<br />

Paulus riguardo alle forme e alla presenza<br />

del sacro nella vita moderna.<br />

sistema operativo completamente<br />

libero. Il nome derivava dal logo, il<br />

disegno di uno gnu, e dall’acronimo<br />

“Gnu is not Unix”, con cui si voleva<br />

marcare la propria diversità dal sistema<br />

operativo allora in voga, Unix.<br />

In seguito, grazie alla sinergia con il<br />

fi nlandese Linus Torvalds, nacque il<br />

sistema operativo GNU/Linux. Col<br />

passare del tempo sono nati in tutto<br />

il mondo gruppi di persone che<br />

cercano, attraverso l’informazione<br />

e diverse iniziative, di diffondere il<br />

pensiero alla base del free software.<br />

Anche a Vicenza, dove proprio in<br />

questi giorni sono impegnati nell’organizzazione<br />

del primo “Festival delle<br />

Libertà Digitali”, esiste un nutrito<br />

gruppo di utenti di Linux, più che<br />

mai attivi e propositivi. “Siamo un<br />

gruppo di utenti e appassionati, non<br />

necessariamente tutti di formazione<br />

tecnico-informatica. Ci ritroviamo<br />

periodicamente e facciamo operazioni<br />

culturali con l’intento di diffondere<br />

l’uso di Linux e degli altri software<br />

liberi” ci spiega Luca Menini, del Linux<br />

Users Group Vicenza.<br />

E così dal 2001 si tengono i Linux<br />

Day (il prossimo sarà il 24 ottobre).<br />

A fi ne mese ci sarà un appuntamento<br />

all’Istituto Rossi, dove si coinvolgeranno<br />

studenti, insegnanti e genitori<br />

in diversi progetti. Oppure gli incontri<br />

per aggiornare le mappe degli<br />

stradari attraverso Open Street Map,<br />

una specie di Wikipedia geografi ca in<br />

cui ognuno può apportare i miglioramenti<br />

che ritiene necessari (se la<br />

strada in cui abitate non è disegnata<br />

correttamente). O ancora le Install<br />

Fest: i membri del gruppo si mettono<br />

a disposizione presso feste e sagre<br />

per chiunque volesse installare il free<br />

software. “Nelle scuole e nelle feste<br />

incontriamo tanti ragazzi sensibili al<br />

tema. Alcuni sono interessati al fatto<br />

che Linux può stare su più piattafor-<br />

me e può essere installato anche, ad<br />

esempio, sulla Playstation 3”.<br />

Nella provincia il gruppo conta su<br />

una cinquantina di iscritti e raggiunge<br />

tramite le sue mailing list circa<br />

300 persone. Nata nel 1998 l’associazione<br />

punta ora ad espandersi<br />

in provincia, mentre a Bassano già<br />

esiste un Grappa LUG. L’importante,<br />

per entrare a far parte degli afi -<br />

cionados di Tux (il pinguino-logo del<br />

programma) è credere fermamente<br />

nelle 4 libertà fondamentali dettate a<br />

suo tempo da Stallman: 1) libertà di<br />

eseguire il programma per qualsiasi<br />

scopo 2) di studiare e modifi care il<br />

programma 3) di copiarlo in modo<br />

da aiutare il prossimo 4) di migliorare<br />

il programma e distribuirne i miglioramenti.<br />

“E’ chiaro che accanto<br />

alle regole etiche è importante anche<br />

che il programma sia fruibile da tutti,<br />

che sia di facile accesso e utilizzo.<br />

Per esempio la versione Ubuntu,<br />

basata sempre sul sistema Linux,<br />

è la più semplice e diffusa” precisa<br />

Menini. Ma la battaglia non è solo a<br />

favore di Linux. Esistono milioni di<br />

software liberi nel mondo: Open Of-<br />

numero 150 del 23 maggio 2009 pag 11<br />

La filosofia del pinguino<br />

Il Linux User Group di Vicenza e il movimento<br />

per il concetto di software libero<br />

Una rivoluzione partita dal basso<br />

e che sta contagiando sempre più persone<br />

di Andrea Fasulo<br />

RISTORANTE<br />

PIZZERIA<br />

meglyman.com<br />

fi ce, Mozilla Firefox (per navigare in<br />

internet) e Gimp (contraltare di Photoshop)<br />

sono i più popolari. Ma con<br />

tutta questa libertà e condivisione<br />

che fi ne farà il diritto d’autore a cui<br />

ancora si appellano le grandi multinazionali<br />

dell’informatica? “E’ un<br />

tema fondamentale del festival che si<br />

tiene a Vicenza. Il copyright attuale<br />

non è in grado di tutelare gli utenti”<br />

dice Menini. “Noi siamo a favore del<br />

Copyleft, un sistema per cui solo alcuni<br />

diritti sono riservati ma esiste<br />

la possibilità di copiare e distribuire<br />

un’opera attribuendone comunque<br />

la paternità all’autore. Sempre accettando<br />

che anche quello che aggiungo<br />

io possa essere poi modifi cato. Paternità,<br />

condivisione, commercializzazione<br />

devon far parte di un sistema<br />

di diritti condivisi”.<br />

Nuove frontiere ancora da esplorare<br />

che pongono quesiti ancora aperti. E<br />

proprio di questo si parlerà nei laboratori,<br />

con tanto di esercitazioni pratiche,<br />

che si terranno sabato 23 sotto<br />

la Loggia del Capitaniato in Piazza<br />

dei Signori, sempre nell’ambito del<br />

Festival delle Libertà Digitali.<br />

SPECIALITÀ<br />

PESCE<br />

GIADA MONTE BERICO s.r.l.<br />

Piazzale della Vittoria, 7 – Vicenza<br />

Tel 0444 235470<br />

info@aisettesanti.it – www.aisettesanti.it<br />

Chiuso il lunedì

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