Proteggersi dai rovesci? - Musica e Dischi

FEBBRAIO 2012
Stranieri in arrivo:
le date
Tour italiani per i grandi nomi internazionali
Il record è degli U2, che hanno incassato nel mondo – durante il 2011 – 231,9 milioni
di dollari con il loro tour, totalizzando complessivamente oltre 2 milioni 387 mila spettatori;
al secondo posto i Take That (224 milioni di dollari d’incasso, 2 milioni 145 mila
spettatori) e al terzo Bon Jovi (148,8 milioni di dollari, 1 milione 581 mila spettatori);
seguono nell’ordine Taylor Swift, Roger Waters, Elton John, Rihanna, Kenny Chesney,
Sade e Paul McCartney. Queste le cifre recentemente diffuse dalla rivista “Pollstar”, che
evidenzia inoltre un fatturato in crescita su quello del 2010, del 3,7 % per i maggiori 50
tour mondiali, e del 6,3 % per i maggiori 100 tour americani, nonostante un parallelo
calo della domanda: il pubblico è invece diminuito, rispettivamente, dell’8,7 % e del 2,6
%. Secondo un report della società di analisi Stifel Nicolaus, inoltre, negli Stati Uniti
il prezzo medio dei biglietti per i maggiori 100 tour dell’anno è salito a 67,36 dollari,
avvicinandosi alla vetta toccata nella fase pre-recessiva di 67,44 dollari.
In assenza di dati ufficiali riguardanti la scena live 2011 in Italia (almeno fino a
quando giungeranno i dati Siae), vediamo nel dettaglio quali saranno i primi concerti
confermati degli artisti stranieri in arrivo nel nostro Paese durante il 2012. Innanzitutto
la novità dell’Heineken Jammin’ Festival, che dalla prossima estate si svolgerà
alla Fiera di Rho, presso Milano, dal 5 al 7 luglio. Tra gli headliners troviamo i Cure
(Live Nation), che saranno il 7 a Milano e il 9 al “Rock in Roma”, e la band di Seattle,
Soundgarden (4.06). Prima dell’estate attesissimo è il ritorno dei Simple Minds
(Vivo Concerti), che saranno assieme in concerto il 25 febbraio a Milano. Confermate
proprio nei giorni scorsi anche due date di Madonna (Live Nation), che sarà allo
Stadio Meazza di Milano il 14 giugno e allo Stadio Franchi di Firenze il 16 giugno: due
occasioni imperdibili per il fans.
Grande ritorno del “boss” Bruce Springsteen
(nella foto) (Barley Arts), per tre concerti a Milano
(7.06), Firenze (10.06) e Trieste (11.06). Annunciate
anche le date del “White and Black Tour” di Lenny
Kravitz (Barley Arts) a Sarzana (16.07), Roma
(17.07), Vigevano (19.07), e il ritorno dei Metallica
(Live Nation) a Udine (13.05). La gothic band dei Nightwish
(Barley Arts) sarà ad Assago (Mi) in aprile
(25.04). Raphael Saadiq (Barley Arts), cantante e
musicista nu-soul contemporaneo di origini californiane,
sarà a Milano il primo marzo, mentre Selah
Sue (Barley Arts), salutata promessa della musica
cantautorale femminile, sarà in Italia a marzo per tre
date: a Torino (21.03), Trezzo sull’Adda (Mi) (23.03),
Treviso (24.03). I Blink 182 si esibiranno al Lucca
Summer Festival (D’Alessandro e Galli) il 4 luglio, come anche Tom Petty and The
Heartbreakers, nel loro unico concerto in Italia (29.06).
Per gli appassionati della musica elettronica, il cartellone concerti presenta i Tangerine
Dream (D’Alessandro e Galli) a Padova (5.05) e a Milano (6.05). Sempre
nell’ambito del Lucca Summer Festival, ma come anticipazione ad aprile (24.04),
troviamo i Tower of Power. Annunciati i Radiohead (Vivo Concerti) in concerto a
Roma (30.06), Firenze (1.07), Bologna (3.07), Udine (4.07), mentre sarà a Bologna a
febbraio (2.02) la band canadese Cleap Your Hands Say Yeah. Attesi in Italia anche
Peter Kennel e la band dei Wilco (DNA Concerti).
Non c’è dubbio che il tentativo di contenere la crisi economica e politica di questi
anni abbia avuto un profondo riscontro anche nel settore musicale: anche se, come
ci confermano sempre gli operatori del settore, sebbene siano necessari maggiori
sacrifici, i concerti e l’intrattenimento sono ambiti difficilmente rinunciabili. L’anno
che è appena passato ci ha presentato una varietà di eventi e di artisti in tour (molti gli
italiani) molto elevata, ed è chiaro che gli stessi risultati non possono essere ripetuti in
ogni stagione.
Claudio Trotta, responsabile di Barley Arts (nella foto), così commenta la situazione:
“L’Italia è un Paese sui generis per prezzo medio del biglietto, che è sempre più
basso, sia per tipologia di artisti seguiti (solo 8 artisti su 25 hanno ottenuto gli stessi
risultati). Questa situazione ha una spiegazione di natura geografica e di mercato,
nel nostro Paese sempre molto instabile. A monte c’è un problema culturale che non
è stato risolto: in Italia non ci sono investimenti sulla formazione professionale, non
c’è preparazione nelle scuole e inoltre è un Paese dove le opportunità sui giovani
sono inesistenti. Il pubblico ha sempre dai trent’anni in su, anche qui la spiegazione è
economica e culturale. Nella maggior parte dei concerti i biglietti più cari sono quelli
che vanno prima in esaurimento, e questo spiega anche la crisi degli artisti minori che
hanno meno spazio e meno investimenti. Resistono solo gli artisti consolidati, che però
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