Proteggersi dai rovesci? - Musica e Dischi

Ruggeri, tutti per uno
Repertorio rivisitato da artisti emergenti
ENRICO RUGGERI
Le canzoni ai testimoni
Prod.: Mario Riso
Universal 2792689
***1/2
Per rinfrescare vecchi repertori cantautorali, spesso in mancanza di nuova
ispirazione artistica, negli ultimi anni abbiamo visto nascere fantasiose
operazioni commerciali più o meno riuscite. Quella di Enrico Ruggeri, pur
non originalissima (ricordate ad esempio il riuscito progetto “Registrazioni
moderne” di Antonella Ruggiero nell’ancora insospettabile ’98?. Lo stesso
Ruggeri dice di essersi ispirato proprio a quello) l’idea e la realizzazione di
“Le canzoni ai testimoni” è intrigante: rifare i brani del Rouge insieme a più
freschi e giovani artisti. La recente esperienza come giudice di X-Factor ha
forse aiutato Ruggeri a guardare con più attenzione verso le nuove leve (e
anche a qualcuna più stagionata, come gli Africa Unite, ma sempre appartenenti
alla scena alternativa) selezionandone una fetta eterogenea e stimolante.
Inoltre la genesi di questo progetto crediamo sia da attribuire alle origini
punk, mai rinnegate, del cantautore milanese. Troviamo così i Fluon di Andy
(ex Bluvertigo) a proporre una versione elettro-pop di Polvere, Dente, con il
suo stile “svogliato” a duettare con il vocione virile del padrone di casa in Pernod, L’Aura a prendere il posto di Fiorella Mannoia
in Quello che le donne non dicono, i Serpenti nella danzereccia Tenex, i Marta Sui Tubi a stravolgere Contessa. “Le canzoni ai
testimoni” prosegue a stupirci con una versione asciutta, aspra, de Il mare d’inverno, interpretata abilmente con il tastierista
dei Subsonica Boosta, con il particolare timbro di Diego Mancino ben amalgamato a quello di Enrico in Rien ne va plus, e nella
divertente e conclusiva Il lavaggio del cervello cantata insieme allo stralunato Bugo . In tutto sono 14 i gioielli del repertorio
del cantautore, non tutti riuscitissimi nelle nuove vesti, ma in gran parte interessanti. Il titolo del disco è la trasformazione di
“La parola ai testimoni”, che Ruggeri incise nel 1988.
(Katia Del Savio)
FEBBRAIO 2012
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