Proteggersi dai rovesci? - Musica e Dischi

FEBBRAIO 2012
Midem, innovazione e
ridimensionamento
Conclusa l’edizione 2012 della mostra-mercato di Cannes
La ricetta adottata dal nuovo responsabile del Midem
di Cannes, Bruno Crolot (nella foto), che ha sostituito
Dominique Leguern alla direzione dell’evento, per rilanciare
la manifestazione è sicuramente stata innovativa
– drastici tagli nei costi e riduzione a soli tre giorni
di mostra-mercato, accresciuto spazio dedicato alla
musica dal vivo (in sinergia con la città di Cannes, per
sviluppare il live sul territorio), abolizione del Midemnet
e introduzione di una serie di iniziative focalizzate
soprattutto sulla musica digitale (come la “Innovation
Factory”, sponsorizzata da Vivendi, e il “Visionary
Monday” aperto ai nuovi scenari del mondo musicale)
– ma non sembra avere pienamente convinto gli operatori presenti: il numero degli
espositori, già abbondantemente ridotto rispetto alla scorsa edizione, è ulteriormente
diminuito – anche se le cifre diramate dalla Reed Midem, organizzatrice della manifestazione,
indicherebbero un incremento intorno al 12 % dei visitatori rispetto
all’edizione 2011 – e l’area espositiva è stata concentrata nella Riviera Hall del Palais
des Festivals, ciò che ha permesso maggior facilità negli incontri ma anche recato una
caduta d’immagine rispetto ai decenni scorsi, quando il Midem si poneva come unico
centro di riferimento internazionale per l’industria musicale.
Ricetta dunque coraggiosa, ma tardiva, anche se la scelta di delegare alla guida Crolot
(42 anni, nato dunque quando il Midem aveva già tre anni di vita) è stata dettata
dall’esigenza di ringiovanire l’impianto della mostra-mercato, nell’intento di non
abbandonare il presidio degli organizzatori su un comparto strategico dell’entertainment.
Ridotta la partecipazione dell’Italia – concentrata su un unico stand collettivo
gestito dalla Siae, con una cinquantina di aziende rappresentate (accanto allo stand
della nostra testata, presente fin dalla prima edizione del ’67) – e assenti molti nostri
operatori che negli anni scorsi non erano mancati all’appuntamento: eppure, a dispetto
del ridimensionamento obbligato, il senso del Midem – come luogo d’incontro per pubbliche
relazioni e di confronto sugli orientamenti del settore – anche questa volta non
è venuto meno, e molti partecipanti hanno espresso il loro parere positivo sul bilancio
dell’evento, anche alla luce dei segnali di ripresa che il mercato internazionale (in
particolare sulle prospettive del digitale) sta esprimendo. Molte discussioni, dunque,
sulle opportunità di sfruttamento della musica, piuttosto che sull’ascolto vero e proprio
di musica. L’attenzione del grande pubblico durante i tre giorni del Midem (28, 29 e 30
gennaio), d’altra parte, anche questa volta era puntata sulla serata degli NRJ Awards
– con nomi di richiamo come Shakira, Justin Bieber, LMFAO ed altri – teletrasmessa
da TF1, piuttosto che dagli shows promossi dal Midem con nomi di minore prestigio a
livello internazionale.
Fra le iniziative collaterali tenute nell’ambito di questa edizione è da ricordare in
particolare il meeting organizzato (nella giornata di domenica 29 gennaio) da Impala e
Win: presentata ufficialmente la bozza del “Manifesto dell’Industria Musicale Indipendente”
– articolato in dieci punti – che sarà diffuso nei prossimi giorni nella sua
stesura definitiva, all’attenzione di governi e istituzioni, e annunciata un’azione per
contrastare la cessione del gruppo EMI a Universal e Sony; all’incontro ha preso parte
anche PMI (Produttori Musicali Indipendenti) in rappresentanza dell’Italia. In margine
al Midem, infine, si è tenuta all’Hotel Majestic di Cannes anche l’assemblea annuale
di ICMP – la Confederazione Internazionale degli Editori Musicali – nel cui board,
presieduto da Andrew Jenkins di Universal Music Publishing, quest’anno è stato eletto
membro anche Paolo Franchini (FEM) a rappresentare l’Italia.
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