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Valutazione della stabilità del manto nevoso: linee guida ... - RiskNat

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4.3 Test <strong><strong>del</strong>la</strong> colonna estesa - Extended Column Test<br />

Note sull’intaglio <strong><strong>del</strong>la</strong> parete posteriore <strong>del</strong> blocco di scivolamento Esiste una<br />

versione modificata <strong>del</strong> test, chiamata three-sided rutschblock - rutschblock su tre<br />

lati [24]. In questo caso gli operatori non eseguono l’intaglio <strong><strong>del</strong>la</strong> parete di monte,<br />

non isolando quindi completamente il blocco. In queste condizioni, ed effettuando<br />

il test con le modalità classiche, la <strong>stabilità</strong> <strong>del</strong> <strong>manto</strong> <strong>nevoso</strong> viene verificata testando<br />

contemporaneamente la resistenza a taglio <strong>del</strong> <strong>manto</strong> <strong>nevoso</strong> e la resistenza<br />

a trazione <strong>del</strong> lastrone, grazie ai legami tra il campione ed il <strong>manto</strong> circostante, riproducendo<br />

in modo più realistico le condizioni <strong>del</strong> <strong>manto</strong> <strong>nevoso</strong> durante l’innesco<br />

di una valanga. Questa modalità di esecuzione <strong>del</strong> test fornisce quindi informazioni<br />

più realistiche sulla <strong>stabilità</strong> <strong>del</strong> <strong>manto</strong> <strong>nevoso</strong> in relazione al potenziale distacco di<br />

valanghe a lastroni e, indirettamente, permette di verificare la resistenza al taglio<br />

degli strati deboli e la loro propensione alla propagazione <strong><strong>del</strong>la</strong> frattura. In effetti,<br />

per quanto riguarda l’informazione sul grado di pericolo valanghe e sul loro distacco,<br />

l’esecuzione <strong>del</strong> test effettuata senza l’intaglio posteriore risulterebbe più vicina<br />

alle reali condizioni <strong>del</strong> <strong>manto</strong> <strong>nevoso</strong>. Al contrario, nell’intenzione di conoscere la<br />

<strong>stabilità</strong> <strong>del</strong> <strong>manto</strong> <strong>nevoso</strong> in base alla sua stratigrafia e alla presenza e posizione<br />

degli strati deboli nel suo interno, è sicuramente più indicato il rutschblock test<br />

classico. Tuttavia, considerando la variabilità spaziale e temporale <strong>del</strong>le condizioni<br />

<strong>del</strong> <strong>manto</strong> <strong>nevoso</strong>, il test <strong>del</strong> blocco di slittamento classico fornisce informazioni<br />

sulla <strong>stabilità</strong> <strong>del</strong> <strong>manto</strong> <strong>nevoso</strong> a favore di sicurezza e quindi è da preferirsi. I due<br />

test, uguali nella modalità di esecuzione, ma completamente diversi dal punto di<br />

vista degli obiettivi, producono risultati drammaticamente differenti: questo comporta<br />

un serio problema di interpretazione <strong>del</strong> three-sided rutschblock. Ecco perché<br />

si raccomanda ai rilevatori, nell’eventualità che il test <strong>del</strong> blocco di slittamento sia<br />

eseguito in maniera non convenzionale (ovvero senza l’intaglio a monte) di non trasmettere<br />

agli uffici competenti i dati e le informazioni ottenute definendo la prova<br />

“rutschblock test” per evitare confusione ed una successiva, errata interpretazione.<br />

Le informazioni ottenute eseguendo il three-sided rutschblock, possono comunque<br />

essere trasmesse agli uffici regionali in quanto molto importanti al fine <strong><strong>del</strong>la</strong> conferma<br />

e/o <strong><strong>del</strong>la</strong> previsione <strong>del</strong> pericolo valanghe. Si sottolinea che questa modalità di<br />

esecuzione non viene usata dagli Uffici aderenti all’AINEVA.<br />

4.3 Test <strong><strong>del</strong>la</strong> colonna estesa -<br />

Extended Column Test<br />

Recentemente introdotto, l’Extended Column Test (ECT) fornisce informazioni<br />

sull’innesco e la propagazione <strong><strong>del</strong>la</strong> frattura attraverso l’isolamento di una colonna<br />

di 90 cm x 30 cm su cui viene applicato un sovraccarico progressivo. L’ECT è stato<br />

sviluppato in Colorado e in Nuova Zelanda dal 2005 al 2006 e testato in seguito in<br />

varie parti <strong>del</strong> mondo: Stati Uniti d’America [54, 25, 5], Alpi Svizzere [61], Pirenei<br />

Spagnoli [39]. Anche in Italia, da alcuni inverni a questa parte, i servizi valanghe<br />

afferenti ad AINEVA eseguono l’ECT contestualmente al RB con l’obiettivo di<br />

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