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Banca della comunità - Cassa Rurale di Rovereto

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1950<br />

1990<br />

2002<br />

2007<br />

Bilancio Sociale e <strong>di</strong> missione 2011 » Identità Bilancio Sociale e <strong>di</strong> missione 2011 » Identità<br />

attività.<br />

L’assemblea straor<strong>di</strong>naria del 16 giugno 1935 deliberò la mo<strong>di</strong>fica <strong>della</strong><br />

denominazione sociale in <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Rovereto</strong>, per poi <strong>di</strong>venire <strong>Cassa</strong> rurale<br />

e artigiana nel 1937 in ottemperanza ai dettami del Testo Unico”.<br />

“La Guerra rappresentò un momento <strong>di</strong> forte rallentamento per l’attività <strong>della</strong> <strong>Cassa</strong><br />

rurale, ma non fu una vera e propria cesura. (...) In una delle prime sedute dopo<br />

la conclusione delle ostilità il Consiglio decise <strong>di</strong> aderire formalmente alla rinata<br />

Federazione dei Consorzi cooperativi, mentre l’attività iniziava gradualmente a<br />

crescere. Alla fine del 1946 il <strong>di</strong>rettore sottolineava come ‘la massa dei depositi<br />

fiduciari fosse raddoppiata rispetto all’anno precedente’, a <strong>di</strong>mostrare la vicinanza<br />

<strong>della</strong> tra<strong>di</strong>zionale clientela”.<br />

Si arriva così al 1950, anno in cui viene adottata la attuale denominazione <strong>di</strong><br />

<strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Rovereto</strong>.<br />

“La <strong>Cassa</strong> accompagnò <strong>Rovereto</strong> negli anni <strong>della</strong> prima ricostruzione, nei successivi<br />

del cosiddetto ‘miracolo economico’ e <strong>della</strong> lenta crescita.<br />

Intanto, dal 1959, era stata aperta la prima filiale a Villalagarina, ‘cosa sentita ed<br />

auspicata da tutta la zona agricola del circondario’ come si notava nell’Assemblea<br />

or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> quell’anno. L’espansione continuò nei decenni successivi quando<br />

vennero aperte 11 nuove filiali e la sede fu trasferita dal palazzo <strong>di</strong> Via Rialto 49<br />

alla sede attuale, in via Manzoni 1. ”<br />

“Gli anni ’90 rappresentarono un momento importate <strong>di</strong> svolta e <strong>di</strong> riforma (…) in<br />

un sistema bancario da 60 anni pressoché immobile. Di fronte, poi, alla concorrenza<br />

che sempre più decisamente veniva da operatori europei già da tempo abituati ad<br />

operare in un regime molto più vicino del nostro a quello in<strong>di</strong>cato dalla normativa<br />

comunitaria, si ricorse a tutta una serie <strong>di</strong> ristrutturazioni fatte <strong>di</strong> annessioni,<br />

fusioni ed alleanze che ri<strong>di</strong>segnò completamente il panorama bancario del paese.<br />

La riorganizzazione <strong>di</strong>mensionale degli istituti portò la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Rovereto</strong><br />

ad espandersi ulteriormente, aprendo 5 nuove filiali nell’Alto vicentino”.<br />

Nel 2002 l’istituto <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to <strong>della</strong> Città <strong>della</strong> Quercia incorpora la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />

<strong>della</strong> Vallarsa e dà origine alla Fondazione Vallarsa.<br />

“Riprendeva lì l’antica vocazione: se <strong>Rovereto</strong> per tanti secoli ha costituito un<br />

ponte tra Tirolo e Venezie, così anche l’ormai unico istituto <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to con sede in<br />

città poteva aspirare a svolgere quel ruolo nell’ambito <strong>della</strong> finanza locale”.<br />

Nel 2007 la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Rovereto</strong> ha conseguito la Certificazione <strong>di</strong> Qualità<br />

sulla base dello standard internazionale ISO 9001, a conferma dell’impegno<br />

concreto per garantire:<br />

la sod<strong>di</strong>sfazione del cliente<br />

il miglioramento continuo dei servizi e delle prestazioni<br />

lo sviluppo del sistema dei controlli interni, a garanzia dei clienti e del sistema<br />

nel suo complesso;<br />

il rispetto delle normative cogenti e delle in<strong>di</strong>cazioni degli Organismi <strong>di</strong><br />

Vigilanza e <strong>di</strong> Categoria.<br />

La <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Rovereto</strong> aderisce alla Federazione Trentina <strong>della</strong> Cooperazione;<br />

è socia <strong>della</strong> <strong>Cassa</strong> Centrale delle Casse Rurali Trentine e BCC del Nord-Est<br />

Spa e del Fondo Comune delle Casse Rurali trentine; partecipa all’attività degli<br />

Organismi nazionali delle Banche <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to Cooperativo.<br />

Lo Scenario economico del 2011<br />

Il contesto macroeconomico e finanziario del 2011 aveva fatto registrare, ad inizio<br />

anno, alcuni timi<strong>di</strong> segnali <strong>di</strong> ripresa che all’inizio dell’estate sono stati smentiti da<br />

una brusca riduzione dei fatturati delle imprese manifatturiere. Alla pesante crisi del<br />

comparto dell’e<strong>di</strong>lizia si è poi associato negli ultimi mesi del 2011 un aggravamento<br />

<strong>della</strong> crisi finanziaria internazionale, in particolar modo nei paesi dell’Area Euro. In<br />

Italia, dopo un periodo <strong>di</strong> forte instabilità causata dal pericoloso allargamento dello<br />

spread fra Bund tedesco e BTP italiano.<br />

L’Italia, paese a rientro sui mercati internazionali nel mese <strong>di</strong> novembre 2011, è stata<br />

sollevata dall’operazione <strong>di</strong> rifinanziamento <strong>della</strong> <strong>Banca</strong> Centrale Europea, la quale<br />

ha fornito liqui<strong>di</strong>tà alle banche, anche italiane, con cui acquistare i titoli del debito<br />

italiano che gli investitori stavano svendendo. Parte <strong>di</strong> questa liqui<strong>di</strong>tà è anche andata a<br />

finanziare nel breve famiglie e imprese e, come nel caso <strong>della</strong> <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Rovereto</strong>,<br />

a sostenere progetti <strong>di</strong> crescita attraverso il pagamento alle imprese impegnate nella<br />

ristrutturazione <strong>di</strong> Palazzo Balista.<br />

Palazzo Balista<br />

A questo proposito, dopo l’acquisto in asta pubblica dal Comune <strong>di</strong> <strong>Rovereto</strong>, è in<br />

corso <strong>di</strong> perfezionamento anche l’acquisto dal Comune stesso <strong>della</strong> servitù <strong>di</strong> 500 metri<br />

quadri che gravava sul Palazzo, mentre sono stati avviati i lavori per la realizzazione<br />

del parcheggio interrato <strong>di</strong> pertinenza e la Soprintendenza per i beni architettonici<br />

<strong>della</strong> Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento ha autorizzato il progetto <strong>di</strong> restauro dell’intero<br />

compen<strong>di</strong>o, in anticipo sui tempi previsti per il proce<strong>di</strong>mento. A maggio il Comune ha<br />

pubblicato il bando per la riqualificazione dello spazio confinante attualmente a<strong>di</strong>bito<br />

a parcheggio e stazione autocorriere con l’obiettivo <strong>di</strong> restituire alla città un centro<br />

rinnovato, vivo e attivo.<br />

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