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zionale per la difesa e la salvaguardia dei diritti umani e<br />

<strong>del</strong>la convivenza civile tra i popoli e per la realizzazione<br />

<strong>del</strong>le condizioni di sicurezza che possano garantirne l'ordinato<br />

sviluppo sociale ed economico". Lodato inoltre l'impegno<br />

col quale la Marina Militare sta operando in Libia con<br />

le sue navi, i suoi aerei e i suoi elicotteri per la salvaguardia<br />

<strong>del</strong>la sicurezza <strong>del</strong>la popolazione civile.<br />

Alle dichiarazioni <strong>del</strong> Capo di Stato Maggiore <strong>del</strong>la<br />

Difesa si è unito l'ammiraglio Branciforte che ha dichiarato:<br />

"Gli uomini e le donne <strong>del</strong>la Marina, con la professionalità,<br />

la generosità e l'abnegazione di sempre sono protagonisti<br />

attivi e consapevoli <strong>del</strong>le intense attività <strong>del</strong>la<br />

Forza Armata." Poi, il Capo di Stato Maggiore <strong>del</strong>la Marina<br />

ha rivolto un pensiero agli oltre duemila uomini e donne<br />

che trascorrono questa ricorrenza sui mari o nei difficili<br />

teatri operativi, a tutela <strong>del</strong>la sicurezza marittima e <strong>del</strong>la<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

LE ORIGINI<br />

legalità, nell'ambito di operazioni nazionali, <strong>del</strong>le Nazioni<br />

Unite, <strong>del</strong>la Nato, e <strong>del</strong>l'Unione Europea in particolare nelle<br />

acque antistanti Afghanistan e Iraq."La Marina - ha concluso<br />

Branciforte - conduce lontano dai clamori mediatici attività<br />

di controllo dei flussi migratori, antiterrorismo, antipirateria,<br />

embargo e no-fly zone".<br />

Nel corso <strong>del</strong>la cerimonia i "ConSubIn", gli speciali<br />

incursori <strong>del</strong>la Marina Militare, hanno effettuato un lancio<br />

con il paracadute in mare e alcuni mezzi aerei<br />

<strong>del</strong>l'Aviazione di Marina hanno effettuato passaggi in formazione.<br />

Il momento solenne <strong>del</strong>la cerimonia è stato<br />

costituito dal conferimento da parte <strong>del</strong> Capo <strong>del</strong>lo Stato<br />

<strong>del</strong>la Medaglia d'Oro al Valor Civile alla Bandiera di Guerra<br />

<strong>del</strong>la Marina Militare, per il supporto fornito alle popolazioni<br />

<strong>del</strong>l'Abruzzo colpite dal sisma <strong>del</strong> 2009.<br />

Nel 2011 ricorre il 150° anniversario <strong>del</strong>l'Unità d'Italia; contestualmente alla proclamazione <strong>del</strong> Regno<br />

d'Italia, nasce anche la Regia Marina. Ripercorriamo insieme gli eventi principali che hanno portato all'attuale<br />

Marina Militare.<br />

Nel maggio 1860, Giuseppe Garibaldi parte da Quarto, con i piroscafi Lombardo e Piemonte, per la sua<br />

spedizione nel Regno <strong>del</strong>le Due Sicilie. Cavour dispone che venisse seguito da due navi <strong>del</strong>la Marina Sarda<br />

al comando <strong>del</strong>l'ammiraglio Carlo Persano. Quando le navi giungono in vista di Milazzo sono avvistate<br />

quattro navi borboniche (il Fulminante, il Guiscardo, l'Ettore Fieramosca e il Tancredi) al comando di<br />

Vincenzo Sanlazar. I due comandanti trattano fra di loro e le navi borboniche si allontanano. Garibaldi può<br />

far sbarcare i suoi uomini a Marsala e iniziare la vittoriosa spedizione che in breve tempo lo portò a Napoli.<br />

Contemporaneamente si sviluppavano gli avvenimenti che portarono ai plebisciti di annessione dei vari<br />

Stati italiani al Regno di Sardegna.<br />

Il 17 novembre 1860 vengono unificate le Marine Sarda, Borbonica e Toscana. Il 17 marzo 1861, con la<br />

proclamazione <strong>del</strong> Regno d'Italia da parte <strong>del</strong> Parlamento di Torino, nasce la Regia Marina. Nel 1861, all'indomani<br />

<strong>del</strong>l'istituzione <strong>del</strong> nuovo Ministero <strong>del</strong>la Marina, il conte Camillo Benso di Cavour, allora<br />

Presidente <strong>del</strong> Consiglio e Ministro <strong>del</strong>la Marina, afferma:<br />

"......vvoogglliioo ddeellllee nnaavvii ttaallii ddaa sseerrvviirree iinn ttuuttttoo iill MMeeddiitteerrrraanneeoo ccaappaaccii ddii ppoorrttaarree llee ppiiùù ppootteennttii aarrttiigglliieerriiee,, ddii<br />

ppoosssseeddeerree llaa mmaassssiimmaa vveelloocciittàà,, ddii ccoonntteenneerree uunnaa ggrraannddee qquuaannttiittàà ddii ccoommbbuussttiibbiillee.. …… CCoonnssaaccrreerròò ttuuttttee llee<br />

mmiiee ffoorrzzee ee cciiòò cchhee ppoossssoo aavveerr ccoonnqquuiissttaattoo dd''iinnfflluueennzzaa ppaarrllaammeennttaarree,, aaffffiinncchhéé ll''oorrggaanniizzzzaazziioonnee ddeellllaa nnoossttrraa<br />

MMaarriinnaa MMiilliittaarree rriissppoonnddaa aallllee eessiiggeennzzee ddeell PPaaeessee".<br />

L'appena nato regno d'Italia disponeva di una flotta con un buon numero di legni a vela e a vapore, tuttavia<br />

l'Armata Navale, come si chiamava, a quei tempi, la Squadra navale, era il risultato <strong>del</strong>l'unione di più<br />

marine eterogenee: ciò ne limitò inizialmente le possibilità e capacità operative. Cavour elaborò un programma<br />

che prevedeva lo scioglimento dei Ministeri di Marina di Napoli e di Sicilia, la riorganizzazione di<br />

tutto il personale militare e civile, la costituzione di tre dipartimenti marittimi (Genova, Napoli, Ancona) e<br />

la costruzione, a La Spezia, di un<br />

moderno ed efficiente arsenale.<br />

Nuove unità furono impostate<br />

nei cantieri italiani: le fregate<br />

corazzate di 2^ classe Principe di<br />

Carignano, Messina, Roma,<br />

Venezia, Conte Verde, tutte con<br />

scafo in legno. Le due fregate<br />

corazzate di 1^ classe, il Re<br />

d'Italia e il Re di Portogallo, furono<br />

commissionate negli Stati<br />

Uniti. Dai cantieri francesi vennero<br />

varate le fregate corazzate<br />

Ancona, Castelfidardo, Maria Pia<br />

e San Martino; le corvette corazzate<br />

Formidabile e Terribile; le<br />

cannoniere corazzate Palestro e<br />

Varese. In Gran Bretagna fu commissionato<br />

l'ariete-corazzato<br />

Affondatore, una <strong>del</strong>le prime navi<br />

a torri <strong>del</strong>la storia navale.<br />

La portaeromobili “Cavour” e il sommergibile “Scirè” in rada<br />

a La Spezia nel corso <strong>del</strong>la cerimonia<br />

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