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Villa Reale - Monza Club

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IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />

“La Provincia di <strong>Monza</strong> e Brianza è una<br />

grandissima opportunità, perché ci<br />

permette di avere un interlocutore<br />

istituzionale per uno dei territori<br />

produttivi più importanti in Europa<br />

Renato Cerioli e Raffaele<br />

Cascella, direttore<br />

generale dell’AIMB<br />

38 N.47 CM<br />

produttivi più importanti in Europa. Lei<br />

ha messo in evidenza alcuni problemi che<br />

esistono e io mi auguro che verranno presto<br />

risolti. L’opportunità diventa ancora più<br />

straordinaria perché ci permetterà di affrontare<br />

alcuni temi, proprio di competenza delle<br />

province, come la scuola, le infrastrutture e la<br />

formazione che per noi sono<br />

di vitale importanza.<br />

Da parte nostra, offriremo il massimo<br />

contributo affinché questa Provincia, che<br />

abbiamo fortemente voluto, diventi un<br />

modello di organizzazione e di trasparenza in<br />

grado di aiutare tutti i cittadini a vivere questo<br />

territorio meraviglioso in maniera più civile<br />

e più dignitosa, con uno sguardo sereno ed<br />

ottimistico rivolto al futuro».<br />

Perché la Brianza non ha qualcuno che la<br />

rappresenti nelle istituzioni nazionali?<br />

«Sicuramente aver fatto parte della provincia<br />

di Milano non ha ci ha aiutati, perché avere<br />

una provincia tanto importante e rilevante<br />

dal punto di vista istituzionale e politico<br />

soffocava molto le iniziative locali. Io<br />

credo che con la nuova istituzione si possa<br />

instaurare un circuito virtuoso e forse il<br />

piccolo imprenditore, che prima si vedeva<br />

così distante dalla politica e in generale dalle<br />

situazioni milanesi, lombarde e nazionali,<br />

ora che deve amministrare la “sua” provincia<br />

in prima persona, dovrà assumersi anche la<br />

responsabilità di quello che fa.<br />

Questo, forse, motiverà un cambio di visione<br />

da parte di tutti, sia delle persone, che dei<br />

cittadini, che delle imprese stesse».<br />

Lei è un imprenditore che ha<br />

molteplici attività e pochissimo tempo<br />

a disposizione… Chi gliel’ha fatto<br />

fare di assumersi anche questa nuova<br />

responsabilità che non è certamente<br />

un passatempo?<br />

«Credo molto<br />

nell’associazione, nel gioco<br />

di squadra, nel valore che<br />

un’istituzione come questa<br />

può dare a beneficio dei<br />

propri associati. Ho avuto<br />

un’esperienza straordinaria<br />

con il gruppo dei giovani, di<br />

cui sono stato vicepresidente<br />

e con cui abbiamo fatto<br />

tantissimo anche grazie alle<br />

deleghe di Carlo Edoardo<br />

Valli che ha sempre creduto<br />

molto nel gruppo giovani.<br />

Insieme ad un team di<br />

persone che mi hanno<br />

stimolato ad accettare questa<br />

nuova sfida metterò tutto il<br />

mio impegno per assicurare<br />

il mio contributo al fine<br />

di consolidare il valore<br />

dell’associazione in un<br />

momento di cambiamento<br />

che definirei epocale».<br />

un ottimo lavoro operando, per il<br />

bene dei cittadini e delle imprese<br />

con lo spirito che ci ha sempre<br />

contraddistinti».<br />

E i momenti belli?<br />

«Tanti, tantissimi, soprattutto<br />

quelli vissuti all’interno<br />

dell’Associazione, al<br />

fianco dei miei colleghi e<br />

di un efficientissimo staff<br />

di collaboratori guidato<br />

dall’infaticabile e preziosissimo<br />

Raffaele Cascella. Con loro<br />

abbiamo affrontato e spesso<br />

anche risolto una serie infinita di<br />

problemi come le controversie<br />

con i sindacati, che quasi sempre<br />

si risolvevano con successo<br />

nel reciproco rispetto delle<br />

competenze e dei singoli ruoli».<br />

Lei non è certamente la persona che, finito il<br />

suo mandato, si ritira in pensione. Quali sono<br />

gli incarichi che ha mantenuto?<br />

«Sono presidente della Camera di Commercio<br />

<strong>Monza</strong> e Brianza, che è partita con un anno<br />

e mezzo di anticipo dalla nascita della nuova<br />

Provincia, grazie ad una grande intuizione del<br />

presidente Sangalli. Questo incarico mi gratifica<br />

enormemente e devo confessare che l’entusiasmo<br />

di tutti i componenti della giunta, imprenditori,<br />

artigiani, commercianti, agricoltori e sindacati è<br />

coinvolgente e consente di affrontare i problemi<br />

con molta serenità e spirito collaborativo».<br />

In tutti questi anni ha sempre dimostrato<br />

affabilità, carisma, stile e classe: da dove nasce<br />

questa sua ricercatezza?<br />

«Credo da mia moglie e dalla mia famiglia, i<br />

capisaldi della mia esistenza. E poi, da quello<br />

che mi ha insegnato mio padre: il gusto del<br />

bello e dell’estetica, l’amore per la scultura e<br />

per l’arte, la ricerca armonica per gli spazi e le<br />

forme, la magia che si nasconde in ogni oggetto<br />

creato dall’artista, anche in una semplice, piccola<br />

maniglia».<br />

Un sassolino che si vuole togliere dalla<br />

scarpa?<br />

«Più che un sassolino, qualche delusione per<br />

chi ha remato contro la nascita della nostra<br />

ad essere ottimista e colgo<br />

qualche “Continuo<br />

segnale, debole ma concreto,<br />

che mi fa ben sperare in una piccola<br />

ripresa, anche se i tempi non saranno<br />

certamente brevi<br />

Provincia, qualcuno che risiede a Milano, non<br />

a Roma… Ancora oggi, noto con dispiacere<br />

che i brianzoli qualche volta sono trattati come<br />

i famosi contadini con le scarpe grosse e il<br />

cervello fine: una sensazione che ho avvertito<br />

in diverse occasioni nella mia lunga carriera<br />

pubblica e privata. Forse dipende dal fatto che<br />

i nostri avi erano contadini o artigiani. Gente<br />

semplice e timida, abituata a lavorare sodo e<br />

a parlare poco ma che è riuscita a costruire un<br />

modello industriale che tutto il mondo ancora<br />

oggi ci invidia. Da parte mia, sono orgoglioso di<br />

essere brianzolo e rivendico il diritto di credere<br />

nei valori più sani della nostra terra che, in una<br />

società come la nostra, andrebbero presi come<br />

esempio di virtù e di operosità. Vorrei che i<br />

giovani continuassero a valorizzare questo<br />

passato e non buttassero al vento le nostre<br />

migliori tradizioni e le mantenessero vive per le<br />

generazioni che verranno».<br />

IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />

Carlo Edoardo Valli<br />

durante un intervento<br />

in occasione degli Stati<br />

Generali della Mobilità<br />

tenutosi nel maggio<br />

scorso, con il ministro<br />

Roberto Castelli e il<br />

sindaco Marco Mariani<br />

N.47<br />

CM 39

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