Villa Reale - Monza Club

AC Monza Brianza 1912
Si riparte da qui
Due i nomi di spicco nella nuova società, quello del milanista Clarence
Seedorf e dell’interista Beppe Bergomi. La Holding punta sui giovani
e sul nuovo centro per la salute sportiva
di Andrea Trentini - foto Marco Brioschi e Antonio Mastrangelo
Vento di novità all’AC Monza Brianza
1912. Archiviata la gestione Begnini,
la squadra calcistica cittadina passa
sotto il controllo della Holding PaSport,
società nata dalla convergenza di due cordate
che hanno messo a punto un complesso
progetto di rilancio dei colori biancorossi.
PaSport, infatti, è costituita per il 51 per cento
da On Champions, che ha come riferimento
principale il calciatore milanista Clarence
Seedorf e alcuni imprenditori internazionali,
mentre la restante parte vede la discesa in
campo di altre due società azioniste, tra le
quali figurano anche imprenditori del territorio
di cui il nerazzurro Beppe Bergomi è il
frontman; anche il calciatore Marco Ferrante
è coinvolto nell’operazione e riveste la carica
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PASSIONI
La dirigenza del nuovo Monza si è
presentata alla città: terzo da sinistra,
Pier Angelo Mainini, Stefano Salaroli e
Massimiliano Rossi
“
Il nostro modello prevede una
gestione dell’atleta che va ben
oltre l’aspetto sportivo e che
comprende anche la sfera
psico-medico e formativa
di membro del comitato tecnico. La nuova
dirigenza sarà guidata da Stefano Salaroli
in qualità di presidente, Massimiliano Rossi
come amministratore delegato e Salvo Zangari,
Giuseppe Rizzello e Pierangelo Mainini con il
ruolo di consiglieri.
«Grazie al determinante intervento
dell’Amministrazione comunale – spiega Salvo
Zangari, che oltre ad essere consigliere delegato
è anche socio di PaSport – le due cordate hanno
trovato un punto di incontro per la creazione di
un piano d’azione che punta al raggiungimento
di obiettivi chiari e definiti: questo non solo dal
punto di vista calcistico, ma anche e soprattutto
per ciò che riguarda le opportunità di business».
Gli attori coinvolti, infatti, non perdono di vista
il loro Dna imprenditoriale e la sostenibilità del
progetto risulta uno dei capisaldi su cui il nuovo
Calcio Monza intende basare il nuovo corso.
Se, infatti, da una parte si punta a recuperare
la tradizione di una società fortemente votata
alla scoperta e valorizzazione dei giovani
talenti, dall’altra già dal prossimo anno sarà
attivo al Monzello un centro di prevenzione
medico sportiva di altissimo livello, attività
che contribuirà in maniera determinante
al finanziamento dell’intero progetto. «La
combinazione di una “tradizionale” gestione
sportiva e l’applicazione di business innovativi
ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi che ci siamo
prefissi, il tutto in un orizzonte temporale di
cinque anni», precisa Zangari, che prosegue
spiegando: «Il modello a cui facciamo
riferimento prevede una gestione dell’atleta che
va ben oltre l’aspetto sportivo e che comprende
interamente la sfera psico-medico e formativa
del soggetto: il sistema è costruito sul ciclo di
vita dello sportivo che, a seguito della fase di
selezione, passa per
la scuola calcio,
poi per il settore
giovanile e, nel
caso in cui negli
anni confermi il suo
talento, approda
all’ambito del calcio
professionistico;
terminata la carriera
sportiva, infine,
si aprono per lui >
Da sinistra,
Salvo Zangari,
Renato Grassini,
Bruno Santamaria,
Stefano Salaroli e
Massimiliano Rossi.
Sotto, il sindaco di
Monza Marco Mariani e il
neo presidente Salaroli
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