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PreTesti - Telecom Italia Group

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33<br />

La vicinanza della fine dell’anno ci<br />

ricorda che è tempo di bilanci, anche<br />

nel mondo degli eBook.<br />

A che punto è l’editoria digitale<br />

in <strong>Italia</strong> e nel resto del mondo? Può essere<br />

utile fare una sintesi dei dati fin qui disponibili,<br />

a uso e consumo di chi si sente un<br />

po’ smarrito nel caos delle fonti variegate e<br />

disordinate disponibili in rete e di chi vuole<br />

pronunciarsi e fare previsioni per l’anno<br />

che verrà.<br />

Ripartiamo dalla Buchmesse: cosa succede<br />

fuori dall’<strong>Italia</strong>?<br />

Cominciamo facendo un passo indietro di<br />

circa un mese, per raccogliere quanto è stato<br />

detto alla Buchmesse di Francoforte, il<br />

più importante mercato mondiale dei diritti<br />

editoriali e ultimo – in ordine cronologico<br />

– evento di respiro internazionale che precede<br />

la fine dell’anno.<br />

Dopo aver segnato un +72% nelle vendite<br />

di eBook a Febbraio 2012, a luglio l’Association<br />

of American Publishers e Book Industry<br />

Study <strong>Group</strong> hanno rilevato che negli<br />

Usa gli eBook di nar-<br />

rativa per adulti hanno<br />

superato le vendite dei<br />

libri tradizionali.<br />

Ad agosto 2012 anche gli<br />

eBook del Regno Unito si<br />

sono aggiunti al sorpasso.<br />

In particolare, Amazon<br />

dichiarava che per<br />

100 libri venduti nei suoi punti vendita fisici,<br />

venivano scaricati 114 eBook su Kindle.<br />

In Francia, un’indagine realizzata da OpinionWay<br />

afferma che il 14% dei Francesi<br />

dai 15 anni in su ha letto almeno un eBook<br />

negli ultimi 6 mesi: si tratta per lo più di<br />

Dai numeri dell’AIE,<br />

l’eBook cresce, ma in<br />

un contesto di dati<br />

quasi completamente<br />

preceduti dal segno<br />

meno<br />

lettori forti che hanno molti più tablet che<br />

eReader (73% vs 16%) ma che in assoluto<br />

prediligono ancora il laptop.<br />

E in <strong>Italia</strong>, abbiamo raggiunto l’ambito 1%?<br />

L’<strong>Italia</strong> è uscita male e con gli occhi chiusi<br />

nella fotografia che l’AIE ha scattato alla<br />

Buchmesse presentando i dati del Rapporto<br />

sullo stato dell’editoria 2011 e sui primi 9<br />

mesi del 2012.<br />

Una notizia buona e molte cattive. Partiamo<br />

dalla prima: l’eBook cresce. Siamo passati<br />

dallo 0,1% del 2010 allo 0,9% del 2011<br />

dei canali trade, segnando un +740% che in<br />

soldoni fa 12,6 milioni di fatturato.<br />

Ma sono numeri che possono far fronte ai<br />

dati in discesa del contesto in cui si trovano?<br />

Questo 0,9% rappresenta lo 0,38% del<br />

mercato complessivo, che a sua volta (dati<br />

Nielsen) ha registrato un giro d’affari in<br />

calo del 3,7% nel 2011 e dell’8,7 a settembre<br />

2012.<br />

Secondo dato su cui riflettere: sono cresciuti<br />

i titoli digitali disponibili. 19.884 a fine 2011<br />

(28.949 se consideriamo singolarmente tutti<br />

i formati) e 31.616 a giu-<br />

gno (o se si preferisce,<br />

43.427): più del doppio<br />

in 6 mesi. Ma, nonostante<br />

la produzione di nuovi<br />

titoli rappresenti l’unico<br />

indicatore positivo del<br />

2011, le novità digitali<br />

sono solo il 37%. Questo<br />

vuol dire che ci sono strategie promozionali<br />

orientate ancora a preferire il solo canale<br />

cartaceo, oppure che la disponibilità del<br />

formato eBook viene posticipata rispetto<br />

al lancio sugli scaffali delle librerie brick<br />

and mortar. Molti editori stanno ancora di-<br />

pretesti | Novembre 2012

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