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La vicinanza della fine dell’anno ci<br />
ricorda che è tempo di bilanci, anche<br />
nel mondo degli eBook.<br />
A che punto è l’editoria digitale<br />
in <strong>Italia</strong> e nel resto del mondo? Può essere<br />
utile fare una sintesi dei dati fin qui disponibili,<br />
a uso e consumo di chi si sente un<br />
po’ smarrito nel caos delle fonti variegate e<br />
disordinate disponibili in rete e di chi vuole<br />
pronunciarsi e fare previsioni per l’anno<br />
che verrà.<br />
Ripartiamo dalla Buchmesse: cosa succede<br />
fuori dall’<strong>Italia</strong>?<br />
Cominciamo facendo un passo indietro di<br />
circa un mese, per raccogliere quanto è stato<br />
detto alla Buchmesse di Francoforte, il<br />
più importante mercato mondiale dei diritti<br />
editoriali e ultimo – in ordine cronologico<br />
– evento di respiro internazionale che precede<br />
la fine dell’anno.<br />
Dopo aver segnato un +72% nelle vendite<br />
di eBook a Febbraio 2012, a luglio l’Association<br />
of American Publishers e Book Industry<br />
Study <strong>Group</strong> hanno rilevato che negli<br />
Usa gli eBook di nar-<br />
rativa per adulti hanno<br />
superato le vendite dei<br />
libri tradizionali.<br />
Ad agosto 2012 anche gli<br />
eBook del Regno Unito si<br />
sono aggiunti al sorpasso.<br />
In particolare, Amazon<br />
dichiarava che per<br />
100 libri venduti nei suoi punti vendita fisici,<br />
venivano scaricati 114 eBook su Kindle.<br />
In Francia, un’indagine realizzata da OpinionWay<br />
afferma che il 14% dei Francesi<br />
dai 15 anni in su ha letto almeno un eBook<br />
negli ultimi 6 mesi: si tratta per lo più di<br />
Dai numeri dell’AIE,<br />
l’eBook cresce, ma in<br />
un contesto di dati<br />
quasi completamente<br />
preceduti dal segno<br />
meno<br />
lettori forti che hanno molti più tablet che<br />
eReader (73% vs 16%) ma che in assoluto<br />
prediligono ancora il laptop.<br />
E in <strong>Italia</strong>, abbiamo raggiunto l’ambito 1%?<br />
L’<strong>Italia</strong> è uscita male e con gli occhi chiusi<br />
nella fotografia che l’AIE ha scattato alla<br />
Buchmesse presentando i dati del Rapporto<br />
sullo stato dell’editoria 2011 e sui primi 9<br />
mesi del 2012.<br />
Una notizia buona e molte cattive. Partiamo<br />
dalla prima: l’eBook cresce. Siamo passati<br />
dallo 0,1% del 2010 allo 0,9% del 2011<br />
dei canali trade, segnando un +740% che in<br />
soldoni fa 12,6 milioni di fatturato.<br />
Ma sono numeri che possono far fronte ai<br />
dati in discesa del contesto in cui si trovano?<br />
Questo 0,9% rappresenta lo 0,38% del<br />
mercato complessivo, che a sua volta (dati<br />
Nielsen) ha registrato un giro d’affari in<br />
calo del 3,7% nel 2011 e dell’8,7 a settembre<br />
2012.<br />
Secondo dato su cui riflettere: sono cresciuti<br />
i titoli digitali disponibili. 19.884 a fine 2011<br />
(28.949 se consideriamo singolarmente tutti<br />
i formati) e 31.616 a giu-<br />
gno (o se si preferisce,<br />
43.427): più del doppio<br />
in 6 mesi. Ma, nonostante<br />
la produzione di nuovi<br />
titoli rappresenti l’unico<br />
indicatore positivo del<br />
2011, le novità digitali<br />
sono solo il 37%. Questo<br />
vuol dire che ci sono strategie promozionali<br />
orientate ancora a preferire il solo canale<br />
cartaceo, oppure che la disponibilità del<br />
formato eBook viene posticipata rispetto<br />
al lancio sugli scaffali delle librerie brick<br />
and mortar. Molti editori stanno ancora di-<br />
pretesti | Novembre 2012