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era come guardare un campo coltivato dal finestrino di<br />
un aereo, ma un aereo che fosse anche una macchina del<br />
tempo capace di viaggiare nell’antica Persia<br />
per ammirare il suo tesoro. A metà del film<br />
spense e ricominciò a percorrere il tappeto,<br />
seguendo i disegni con un dito. Più lo guar-<br />
dava, più riusciva a percepirne i particolari<br />
minuti, le differenze tra un un disegno disegno e l’altro<br />
che rivelavano l’abilità dell’artigiano. dell’artigiano. In In<br />
uno dei riquadri d’angolo del tappeto scoprì<br />
il disegno di due colonne colonne che che reggevano un<br />
arco semicoperto da un un albero. albero. A differenza<br />
del del resto resto del tappeto, questo arco era tessuto<br />
con un filo di un nero più lucido e più rigi<br />
do al tatto. Forse era era stata l’abile l’abile copertura<br />
di un rammendo. Lo percorse ancora ancora con il<br />
dito, provando un brivido di piacere. piacere.<br />
La domenica, con i raggi del sole che lo col<br />
pivano, il tappeto tappeto sembrò sembrò a Marco ancora<br />
più bello e, di conseguenza, il resto del sa<br />
lotto gli parve sgraziato e dozzinale. I mobi<br />
li che possedeva venivano tutti da rigattieri<br />
o negozi di fai da te, e alcuni di essi erano<br />
ancora quelli ereditati dai genitori, vent’anni<br />
prima. Adesso la loro bruttezza gli pareva<br />
intollerabile. Visto che non poteva permettersi<br />
mobilio nuovo, decise per lo meno<br />
di ridurlo al minimo. Il tavolo rotondo lo<br />
smontò e lo portò in cantina e sostituì l’alogena<br />
con una fila di candelette Ikea disposte<br />
lungo il bordo, perché anche la luce elettrica<br />
gli pareva fuori posto. Quando scese la sera<br />
e le accese, la loro fiamma tremula sembrò<br />
far muovere i disegni e dar loro vita. Rimase<br />
a osservarli accucciato al centro del tappeto<br />
sino a quando le candele si consumarono.<br />
consumarono.<br />
Allora si addormentò.<br />
addormentò.<br />
Sognò di volare su un’impervia catena<br />
montuosa dalla scarsa vegetazione. Qua e<br />
là apparivano apparivano tracce di insediamenti umani<br />
come come edifici edifici in pietra e minareti. Poi il suo<br />
punto di di osservazione si abbassò verso ter<br />
ra, scivolò all’interno di una stretta gola roc<br />
ciosa, cabrò cabrò e strinse su un edificio quadrato<br />
che sorgeva dalla dalla parete di roccia circondato<br />
da bassi giardini. Dall’edificio spuntavano<br />
torri sormontate da guglie color bronzo<br />
che riflettevano riflettevano il sole al tramonto. Una momoschea, , pensò Marco. Sapeva di stare sognando,<br />
con una lucidità che normalmente porta<br />
a un rapido risveglio. Al contrario, si sentiva<br />
totalmente totalmente immerso in quell’esperienza.<br />
Ed esilarato.<br />
Il suo punto di vista si abbassò nuovamente,<br />
poi curvò dietro la parete occidentale<br />
della moschea e si fermò, librandosi a un<br />
paio di metri da terra. Davanti a lui, protetta<br />
dall’ombra di salici dalle foglie color<br />
argento, vi era un arco di pietra bianca che<br />
pretesti | Novembre 2012