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52<br />

gourmet del poeta per le frattaglie (fegatini,<br />

cervella e lingua). E neanche sarà difficile<br />

trovare i dolci, “primo amore” gastronomico<br />

di Leopardi (frappe, paste frolle, paste<br />

sfogliate, pasticcini). In particolare, e anche<br />

questo è depositato ormai nella leggenda,<br />

pare che Leopardi fosse particolarmente<br />

ghiotto di cannellini di Sulmona, dei confetti<br />

oblunghi con ripieno di cannella. Un<br />

grande collezionista di cimeli leopardiani,<br />

Nicola Ruggiero, possiede la scatola con gli<br />

ultimi cannellini che il poeta non riuscì a<br />

finir di mangiare prima di morire, avendone<br />

già fatto una scorpacciata che secondo<br />

il collezionista (e non solo lui) potrebbe essergli<br />

stata addirittura fatale. Anche senza<br />

l’assoluta certezza che le cose siano andate<br />

davvero così, non dispiace tuttavia immaginare<br />

una fine “dolce” per Leopardi, che<br />

già molto aveva dovuto soffrire in vita, una<br />

morte che sia stata “piuttosto piacere che<br />

altro”, come appunto detto da una mummia<br />

a Federico Ruysch nel sopracitato dialogo<br />

delle Operette morali.<br />

Tra le passioni gastronomiche del poeta<br />

recanatese abbiamo scelto tuttavia di presentarne,<br />

per questa rubrica, qualcuna più<br />

salutare dei confetti. La scelta è caduta sulle<br />

frittelle di borragine, pianta erbacea ruvida<br />

e dolce che viene ampiamente utilizzata in<br />

cucina, sia come base di ripieni per tortelli,<br />

La borragine è una pianta erbacea ruvida e dolce che<br />

viene utilizzata sia come base di ripieni per tortelli,<br />

agnolotti o calzoni che come componente di minestre di<br />

verdure, sughi e frittate<br />

agnolotti o calzoni che come componente<br />

di minestre di verdure, sughi e frittate. Non<br />

sappiamo quale fosse la preparazione di<br />

questo semplice “appetizer” prediletta da<br />

Leopardi, o perlomeno quella seguita dal<br />

cuoco Ignarra, ma vista la facilità di reperire,<br />

in quel di Napoli, ottima mozzarella di<br />

bufala e succulenti filetti di acciughe, ci piace<br />

pensare che il poeta gradisse la variante<br />

(in realtà) di origine laziale del piatto. Una<br />

ricetta molto semplice per l’esperto monzù<br />

pretesti | Novembre 2012

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