Giugno - Luglio - Agosto 2011 - Costa Etrusca
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42 giugno - luglio - agosto <strong>2011</strong><br />
APRILE 1973, NASCE LA SECONDA TELEVISIONE ITALIANA<br />
Il “fenomeno” Telepiombino<br />
Ivio Barlettani, giornalista direttore<br />
di <strong>Costa</strong> <strong>Etrusca</strong> e l’ingegner Ferrante<br />
Rossi, titolare del laboratorio di<br />
elettronica Intel, danno vita - aprile 1973<br />
- alla televisione via cavo <strong>Costa</strong> <strong>Etrusca</strong><br />
Tv (diventerà poi Telepiombino).<br />
L’emittente piombinese (seconda in<br />
Italia, dopo Telebiella) ottiene subito<br />
grande successo.<br />
Le antenne sui tetti della città spuntano<br />
come i funghi. Le famiglie si<br />
collegano così con Telepiombino che<br />
ogni sera – per diversi anni – mette<br />
in onda tutto quanto è possibile trasmettere.<br />
Il videogiornale (ore 19,15),<br />
le tavole rotonde sui problemi di attualità,<br />
le partite di calcio, i dibattiti sul<br />
sociale e le trasmissioni per i ragazzi<br />
sono il fiore all’occhiello della piccola<br />
emittente televisiva.<br />
La stampa internazionale dedica spazi<br />
e grande risalto alla iniziativa toscana.<br />
Peppo Sacchi (l’ideatore di Telebiella),<br />
il compianto Enzo Tortora, l’avvocato<br />
Dall’Ora e Ivio Barlettani, costituiscono<br />
il primo comitato italiano<br />
per la liberalizzazione delle frequenze<br />
televisive.<br />
Dopo tante battaglie cade il monopolio<br />
Rai e sul cavo cade anche il governo<br />
Andreotti.<br />
Poi è storia recente, le televisioni “libere”<br />
nascono in tutta Italia.