Luglio - Dicembre - Associazioni Milano
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internati da Kaunas.<br />
Danuta Czech - Kalendarium - 1944<br />
I numeri da 189653 a 189677 li ricevono 25 detenuti internati<br />
con un trasporto collettivo.<br />
998 detenute sono trasferite dal campo di concentramento di<br />
Auschwitz in quello di Ravensbrück.<br />
L’Armata Rossa si avvicina a Lublino. Alle ore 15.30 è dato<br />
l’ordine di partenza per l’ultimo trasporto, con cui viene<br />
evacuato il campo di concentramento di Lublino (Majdanek).<br />
Dal KL Auschwitz I fuggono l’ebreo polacco Szymon Zajdow-<br />
Wojnarek (n. 27832), un comunista e organizzatore dei gruppi<br />
ebraici cospirativi nel campo, e l’ebreo austriaco Josef (Pepi)<br />
Meisel (n. 173943), anch’egli comunista, su cui incombe una<br />
condanna a morte. Entrambi i detenuti furono membri delle<br />
Brigate Internazionali in Spagna. La fuga è stata programmata e<br />
preparata dalla direzione del gruppo di lotta di Auschwitz.<br />
23 luglio Il numero 189678 lo riceve un detenuto internato da Klagenfurt.<br />
Con i numeri da RKG-11618 a RKG-11651 sono contrassegnati<br />
34 prigionieri di guerra russi internati da Tschenstochau.<br />
Dal trasporto del RSHA da Ludwigsdorf, dopo la selezione<br />
sono internati nel campo come detenuti 85 ebrei, che ricevono i<br />
numeri da A-17592 ad A-17676. Gli altri 370 uomini sono<br />
uccisi nelle camere a gas.<br />
I numeri da A-9807 ad A-9818 li ricevono 12 ebree che sono<br />
state internate con un trasporto del RSHA da Sosnowitz.<br />
Dal Kommando Werkhallen del sottocampo Eintrachthütte a<br />
Schwientochlowitz, appartenente al KL Auschwitz III, fuggono<br />
tre detenuti polacchi: Jan Zieliński (n. 76962), Roman<br />
Symotiuk (n. 122997) e Marian Krycia (n. 169947).<br />
24 luglio I numeri 82790 e 82791 li ricevono due detenute che sono state<br />
internate nel campo dalla Gestapo di Praga dalla prigione<br />
Piccola Fortezza di Theresienstadt.<br />
Dopo l’avanzata dell’Armata Rossa verso Lublino, viene<br />
liberato il primo campo di concentramento, il KL Lublino<br />
(Majdanek). Nel lager è rimasta la strumentazione per lo<br />
sterminio di massa, che le SS non hanno potuto distruggere, e<br />
montagne di ossa umane. Il cortile del castello di Lublino è<br />
stracolmo di cadaveri di prigionieri, che le SS non sono riuscite<br />
a trasportare via dalla prigione situata nel castello.<br />
APMO, Dpr.-ZO/56, f. 156<br />
Zofia Leszcczyńska, Kronika<br />
obozu na Majdanku<br />
[Cronaca del campo di<br />
Majdanek], Lublino 1980,<br />
p. 336<br />
APMO, IZ-8/Gestapo Lodz/<br />
4a/90/210, 211; Tomasz<br />
Sobański, loc. cit., p. 189<br />
APMO, D-AuII-3/1, f. 6,<br />
Lista di quarantena<br />
APMO, IZ-8/Gestapo Lodz<br />
/4a/ 90/208, 209<br />
Doc. dell’ISD Arolsen, AN-<br />
Donne, f. 10/1986<br />
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