Luglio - Dicembre - Associazioni Milano
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1 agosto<br />
1944<br />
Danuta Czech - Kalendarium - 1944<br />
della questione degli ebrei europei, risponde che<br />
l’allontanamento degli ebrei dalla Francia 1 è stato oltremodo<br />
difficile, a causa dei rapporti tesi con il locale comandante della<br />
Wehrmacht. Dall’Ungheria, invece, sono stati deportati finora<br />
450.000 ebrei e il resto sta per essere trasferito. In conclusione,<br />
Himmler assicura di aver avuto finora, proprio in questo<br />
momento decisivo per le sorti della guerra, la necessaria<br />
mancanza di scrupoli.<br />
Alla fine di luglio, sull’area della fabbrica Gleiwitzer Hütte,<br />
originariamente affittata dalla Luftwaffe e ceduta nella seconda<br />
metà del 1944 alle Zieleniewski-Werke, evacuate da Cracovia,<br />
arriva il primo trasporto dal KL Auschwitz III, che viene<br />
alloggiato in una delle baracche in prossimità dell’ex acciaieria.<br />
Il nuovo sottocampo ha ricevuto già ad aprile la denominazione<br />
di campo di lavoro Gleiwitz III. Il 22 maggio, il Comando del<br />
KL Auschwitz III ha distaccato alcune SS della 6ª Compagnia<br />
di guardia, mandandole a occupare il sottocampo. I primi<br />
detenuti del sottocampo Gleiwitz III provengono da trasporti di<br />
ebrei polacchi che sono stati internati nel campo di<br />
concentramento di Auschwitz alla fine di luglio dal campo di<br />
lavoro di Pustków e dal trasporto di evacuazione del KL<br />
Lublino (Majdanek). Ad agosto, la forza del sottocampo si<br />
aggira sui 450 detenuti. Questi sono occupati sia all’interno che<br />
all’esterno dell’area della Gleiwitzer Hütte, in lavori di sterro,<br />
di canalizzazione, di costruzione, oltre che nella ristrutturazione<br />
delle acciaierie, e anzitutto nei lavori di preparazione alla<br />
ripresa della produzione di ruote per treni, affusti per artiglieria<br />
antiaerea, mine navali e proiettili di vario tipo.<br />
Attraverso una circolare del WVHA, i comandanti dei campi di<br />
concentramento ottengono la delega per requisire tutti i pacchi<br />
indirizzati ai detenuti dall’estero o dalla Croce Rossa. Il<br />
contenuto dei pacchi passa, invece che, come previsto, nella<br />
cucina dei detenuti, nei magazzini delle SS. Verosimilmente, lo<br />
scopo di questa ordinanza è di rendere impossibile ai detenuti di<br />
confermare il ricevimento dei pacchi e con ciò la loro<br />
permanenza in un campo di concentramento.<br />
Il Sonderkommando che serve le camere a gas, i crematori e le<br />
APMO, D-AuIII-1, Ordine<br />
del Comando n. 6/44 del 22<br />
aprile 1944; D-AuIII-1,<br />
Ordine speciale del Comando<br />
del 22 maggio 1944;<br />
Andrzej Strzelecki, Arbeitslager<br />
Gleiwitz III [Il<br />
campo di lavoro Gleiwitz<br />
III], in H V A, loc. cit., n.<br />
14, 1973, p. 129-150; in<br />
seguito: Andrzej Strzelecki,<br />
Gleiwitz III<br />
APMO, Dpr.-Hd/12, f. 141<br />
APMO, D-AuII-3a/18, Lista<br />
impiego manodopera, vol.<br />
1 Nella sua lettera, Mutschmann manifesta il suo stupore per il fatto che in Normandia, dopo la ritirata dell’esercito<br />
tedesco, si trovino ancora ebrei, che ora – come si legge sulla stampa – sono promossi a posizioni di rilievo da<br />
americani e inglesi. Ribadisce che tutti gli ebrei devono essere cacciati dall’Europa o essere concentrati in campi di<br />
lavoro. Finché anche un solo ebreo vivrà in Europa, il Führer avrà alle spalle partigiani, criminali e sabotatori. (APMO,<br />
IZ-13/89, Atti diversi del Terzo Reich, lettera di Martin Mutschmann del 25 luglio 1944, f. 298-300 [originale nel BA<br />
Coblenza]).<br />
∗ Lejzor Braun dichiara: «Un giorno arrivò anche un trasporto con ebrei di Tarnów. Erano circa 3.000 persone.<br />
All’arrivo ad Auschwitz erano tutti morti. Può essere che qualcuno desse ancora qualche debole segno di vita, ma molto<br />
pochi. Io gettavo i cadaveri fuori dai vagoni. […] Allora circolò voce che questi ebrei erano morti asfissiati nei vagoni,<br />
perché il trasporto era arrivato a luglio o agosto e faceva molto caldo e il viaggio era durato quasi quattro giorni. In<br />
ciascun vagone c’erano 120 persone. Non avevano mai dato loro niente da bere».<br />
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