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Luglio - Dicembre - Associazioni Milano

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Danuta Czech - Kalendarium - 1944<br />

KL Auschwitz II. Józef Jasinski era stato assegnato due volte<br />

alla Compagnia disciplinare: la prima il 17 aprile 1944, ed era<br />

stato poi rimandato nel lager il 22 aprile 1944, la seconda l’8<br />

giugno 1944, questa volta per 12 mesi. Il Dipartimento per<br />

l’impiego della manodopera lo ha destinato al Kommando<br />

Bauzug. Verosimilmente, però, la Sezione Politica non ha dato<br />

il suo assenso per il trasferimento in questa squadra, poiché<br />

Jasinski è condannato a morte per avere inviato una lettera nella<br />

quale illustrava le condizioni nei campi di concentramento di<br />

Flossenbürg e Auschwitz. Prima dell’esecuzione viene letta la<br />

sentenza. Nella motivazione si dice che questa lettera, qualora<br />

cadesse in mano dei servizi segreti nemici, potrebbe<br />

danneggiare il buon nome del governo del Reich tedesco. Oltre<br />

a lui sono impiccati pubblicamente i seguenti detenuti:<br />

Mieczysław Borek (n. 763), nato il 23 marzo 1922. Nel campo<br />

principale ha esercitato la funzione di aiutante del factotum del<br />

Blocco 11, spesso però è stato anche impiegato come interprete<br />

dalle SS. In questo modo ha avuto la possibilità di ascoltare la<br />

radio e di diffondere tra gli altri detenuti le notizie così avute.<br />

Nel 1944 è stato trasferito a Birkenau. Con l’accusa di avere<br />

ascoltato la radio e di avere diffuso le notizie udite, è stato<br />

interrogato dalla Sezione Politica e l’8 giugno 1944 assegnato<br />

alla Compagnia disciplinare, insieme a Józef Jasinski. Il 22<br />

luglio 1944 è stato rimandato nel lager e in agosto e settembre<br />

ha svolto la funzione di Blockältester nel campo di transito<br />

BIIe. Gli altri detenuti volevano aiutarlo a fuggire dal campo,<br />

ma egli non ha accettato. A settembre è stato trasferito dal<br />

campo BIIe nel campo BIId e qui è stato impiccato per aver<br />

ascoltato le trasmissioni radio.<br />

Edward Galiński (n. 531), nato il 5 ottobre 1923, per la fuga dal<br />

lager insieme all’ebrea Mala Zimetbaum (n. 19880) 2 .<br />

Lucian Adamiec 1 , Mikolaj Andrejew e Ivan Rudenko per un<br />

tentativo di fuga dal lager.<br />

Dal sottocampo Blechhammer, facente parte del KL Auschwitz<br />

III, fugge il detenuto ebreo Moses Jakubowitz (n. 177540).<br />

A Stara Kuznia, in prossimità di Halemba, viene creato un<br />

nuovo sottocampo, chiamato Arbeitslager Althammer e<br />

appartenente al KL Auschwitz III. Il primo gruppo di 30<br />

APMO, Mat. RO., vol. II, f.<br />

161; vol. VII, f. 477; D-<br />

AuI-3/1, f. 19, 21, Registro<br />

C.d...; Deposizioni, vol. 13,<br />

f. 78, testimonianza dell’ex<br />

internato Tadeusz<br />

Joachimowski; IZ-<br />

8/Gestapo Lodz/4a/ 90/157<br />

APMO, D-AuI-1/1b,<br />

Modulo di denuncia, vol.<br />

3/352<br />

Aleksander Drozdynski,<br />

Maly spokojny obòz [Un<br />

piccolo campo tranquillo],<br />

in Z.O., loc. cit., n. 8, 1964,<br />

pp. 35-52; Franciszek Piper,<br />

Zimetbaum nel campo femminile BIa e quella di Edward Galiński nel campo maschile BIId. Mala Zimetbaum riesce a<br />

impedire l’esecuzione: durante la lettura della sentenza si recide le vene dei polsi e colpisce in faccia con le mani<br />

insanguinate l’SS Ruitters, che cerca di fermarla. L’esecuzione è sospesa. Mala Zimetbaum è portata su un carro<br />

nell’infermeria per detenuti per fermare l’emorragia e proseguire poi l’esecuzione. In base ai racconti di alcune<br />

detenute, Mala Zimetbaum muore sulla via verso il crematorio. Secondo altri racconti, è fucilata davanti al crematorio.<br />

Edward Galiński, invece, non riesce a evitare l’esecuzione. Quando, durante la lettura della sentenza, fa cadere lo<br />

sgabello che lo sostiene al grido «Viva la Polonia!», viene fermato. L’esecuzione per impiccagione ha così luogo.<br />

Queste esecuzioni pubbliche, che nelle intenzioni delle SS dovrebbero produrre terrore nei detenuti, provocano l’effetto<br />

opposto: ammirazione e stima. (Krystyna Justa, loc. cit., pp. 162, 163; Wieslaw Kielar, loc. cit.)<br />

1 Cfr. la registrazione del 18 febbraio 1944. Secondo l’annotazione sul registro dei morti del KL Auschwitz III, Lucjan<br />

Adamiec (n.124001) è impiccato l’11 settembre 1944.<br />

© ANED - http//www.deportati.it 59

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