Luglio - Dicembre - Associazioni Milano
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Danuta Czech - Kalendarium - 1944<br />
150 detenuti ebrei provenienti da Theresienstadt sono trasferiti<br />
dal campo di transito del KL Auschwitz II nel KL Buchenwald,<br />
Arbeitskommando HASAG a Meuselwitz.<br />
Il numero dei detenuti occupati nell’incenerimento dei cadaveri<br />
cresce di un’unità e ammonta a 199 uomini.<br />
Circa 1.500 detenuti ebrei sono trasferiti dal campo di transito<br />
del KL Auschwitz II nel KL Stutthof.<br />
L’autista di camion SS-Rottenführer Johannes Roth tradisce un<br />
gruppo di detenuti che tenta di fuggire dal KL Auschwitz I e di<br />
cui fanno parte i membri del gruppo di lotta di Auschwitz, del<br />
RWO e del movimento di resistenza del lager, Ernst Burger (n.<br />
23850), un austriaco, Bernard Świerczyna (n. 1393), Czesław<br />
Duzel (n. 3702), Zbigniew Raynoch (n. 60746) e Piotr Piąty (n.<br />
130380), oltre alla SS Frank, che è d’accordo. Roth, con il<br />
camion con cui la biancheria sporca viene trasportata alla<br />
lavanderia di Bielsko, deve fare uscire di nascosto dal lager i<br />
detenuti citati e farli scendere nel villaggio di Łęki. Invece,<br />
informa del progetto la Sezione Politica, che organizza un<br />
agguato. Il camion con i detenuti nascosti parte, ma viene<br />
fermato al posto di controllo. Diverse SS armate salgono e il<br />
camion torna nel lager, direttamente al Blocco 11. Quando i<br />
detenuti nascosti nel camion si rendono conto della nuova<br />
situazione, si avvelenano. Zbigniew Raynoch e Czesław Duzel<br />
muoiono, gli altri sopravvivono. Sono inoltre arrestati e<br />
rinchiusi nel Blocco 11 i due detenuti austriaci Rudolf Friemel<br />
(n. 25173) e Ludwig Vesely (n. 38169), che hanno partecipato<br />
ai preparativi della fuga. È arrestato anche l’SS Frank, che ha<br />
trattato con Roth dandogli fiducia.<br />
Con lo stesso camion che doveva andare a Bielsko, le SS<br />
armate si recano a Łęki, distante sette chilometri da Auschwitz.<br />
Qui, nella locanda di Julian Dusik, il capo dei gruppi di<br />
resistenza attivi nel lager Konstanty Jagiełło 1 con i suoi<br />
compagni Tomas Sobański 2 , Franciszek Duzik, Kazimierz<br />
Ptasiński e la portaordini Wanda Dusik stanno aspettando i<br />
fuggitivi. Durante l’operazione, sono uccisi Konstanty Jagiełło<br />
e il settantenne Jan Galoch, che sta lavorando nel giardino e,<br />
essendo sordo, non reagisce all’ordine delle SS “Mani in alto”.<br />
Sono arrestati Julian, Franciszek e Wanda Dusik, oltre a<br />
Kazimierz Ptasiński. I cadaveri di Konstanty Jagiełło e Jan<br />
Galoch sono trasportati nel lager, mentre gli arrestati sono<br />
© ANED - http//www.deportati.it 92<br />
Ibidem<br />
APMO, D-AuII-3a, numero<br />
d’inventario 29734<br />
APMO, Dpr.-Hd/1, f. 136,<br />
142<br />
APMO, Wsp./49, vol. 7, f.<br />
1-28, testimonianza dell’ex<br />
internato Leon Mackiewicz<br />
(n. 3618); Mat. RO, vol. III,<br />
f. 193 sg.; Tomasz<br />
Sobański, loc. cit., p. 211-<br />
224<br />
APMO, Mat. RO., vol. III,<br />
f. 193; Tomasz Sobański,<br />
loc. cit. p. 211-224<br />
1<br />
Konstanty (Kostek) Jagiełło e Tomasz Sobański sono fuggiti il 27 giugno 1944 dal campo di Auschwitz. Ritornano<br />
nelle vicinanze del lager e, nell’ambito della loro attività nell’organizzazione di resistenza, danno aiuto ai detenuti che<br />
fuggono dal campo di concentramento.<br />
2<br />
Sobański osserva quanto avviene da una certa distanza, perché Konstanty Jagiełło all’ultimo lo ha mandato a prendere<br />
un sacco con abiti civili per i fuggitivi.