classificazione di popolamenti forestali dell - Ambiente - Regione ...
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PRODROMI DELLA TIPOLOGIA FORESTALE DELL’EMILIA-ROMAGNA<br />
28<br />
2.1 INDIVIDUAZIONE PROPEDEUTICA DELLE CATEGORIE<br />
FORESTALI DELL’EMILIA ROMAGNA<br />
Vengono qui forniti i criteri per l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>dell</strong>e unità fisionomiche fondamentali <strong>dell</strong>a<br />
tipologia forestale <strong>dell</strong>a <strong>Regione</strong> Emilia-Romagna, anche a partire dalle definizioni <strong>di</strong> bosco,<br />
arbusteto e cespuglieto, definite nelle PMPF (L.R. 4 settembre 1981, n. 30).<br />
I boschi sono definiti in base a una copertura <strong>di</strong> specie arboree (h > 3m) superiore al 20% (la<br />
soglia definita a livello internazionale con il FRA 20000 è del 10%), su una superficie > 2000 m 2 .<br />
Gli arbusteti sono definiti in base a una copertura <strong>di</strong> specie arbustive (h 1/1,5-3 m; tra cui<br />
biancospino, sanguinello, ginepri, prugnolo, ecc,) >20% e con specie arboree < 20%.<br />
I cespuglieti sono definiti in base a una copertura <strong>di</strong> specie cespugliose (h < 1/1,5 m ) tra cui alcuni<br />
tipi <strong>di</strong> ginestra, ecc, >20% con specie arboree < 20%.<br />
Partendo dal presupposto che i contenuti <strong>dell</strong>a Tipologia forestale non possono avere valore<br />
normativo ai fini <strong>di</strong> legge (il termine “forestale” <strong>dell</strong>a tipologia non equivale all’omonimo nelle<br />
P.M.P.F.), le definizioni <strong>di</strong> bosco, arbusteto e cespuglieto suddette si basano sulle caratteristiche<br />
naturali <strong>di</strong> habitus <strong>dell</strong>e specie in cui le altezze soprain<strong>di</strong>cate devono essere considerate me<strong>di</strong>e per<br />
le specie in funzione del portamento naturale, in<strong>di</strong>pendentemente dalle caratteristiche stazionali in<br />
cui si trovano; i limiti minimi copertura sono stati definiti tenendo in considerazione che al <strong>di</strong> sotto<br />
<strong>di</strong> determinati valori non è possibile osservare <strong>di</strong>namiche <strong>forestali</strong> e non si possono applicare<br />
tecniche selvicolturali, ovvero definire forme <strong>di</strong> governo e/o trattamento. Le definizioni <strong>di</strong> legge<br />
hanno l’obiettivo <strong>di</strong> regolare la gestione dei boschi in funzione <strong>dell</strong>e <strong>di</strong>namiche e <strong>dell</strong>e esigenze<br />
<strong>dell</strong>a società; legare lo spazio d’interesse <strong>dell</strong>a Tipologia forestale, quale sistema <strong>di</strong> <strong>classificazione</strong><br />
dei boschi a scopi gestionali, a definizioni <strong>di</strong> legge, potrebbe significare rendere inapplicabile lo<br />
strumento stesso a ogni variazione <strong>di</strong> normativa.<br />
In base a questi presupposti, nei prodromi <strong>dell</strong>a tipologia forestale oggetto <strong>dell</strong>a presente relazione,<br />
non ci si è occupati dei cespuglieti in quanto la loro gestione non viene realizzata con tecniche<br />
selvicolturali. Per queste cenosi la modalità più consona <strong>di</strong> <strong>classificazione</strong> è la “Tipologia degli<br />
Habitat” (CORINE Biotopes o Natura 2000), che permette <strong>di</strong> apprezzare meglio la variabilità<br />
presente.