classificazione di popolamenti forestali dell - Ambiente - Regione ...
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CERRETE (CE)<br />
Peucedanum verticillare +<br />
Polypo<strong>di</strong>um vulgare +<br />
Primula vulgaris +<br />
Serratula tinctoria +<br />
Silene nutans +<br />
Stachys officinalis +<br />
Tamus communis +<br />
Tanacetum corymbosum +<br />
Teucrium chamaedrys +<br />
Veronica chamaedrys +<br />
Vicia sepium +<br />
Viola alba +<br />
Il sottobosco può essere caratterizzato da denso tappeti <strong>di</strong> brachipo<strong>di</strong>o.<br />
56<br />
INDIRIZZI GESTIONALI<br />
Posizione nel ciclo <strong>di</strong>namico e tendenze evolutive<br />
Si tratta <strong>di</strong> boschi in genere stabili a ricco sottobosco arbustivo ed erbaceo su suoli sovente<br />
argillosi; la loro composizione potenziale è stata nel tempo mo<strong>di</strong>ficata dal trattamento a ceduo o<br />
dalla selezione selvicolturale. La libera evoluzione naturale dei cedui invecchiati dovrebbe infatti<br />
portare ad un bosco dove le latifoglie secondarie possono acquisire un maggior spazio nella<br />
struttura forestale: nelle stazioni più acclivi il carpino nero sembra tendere a prendere il<br />
sopravvento sul cerro attraverso una continua ceduazione. Gli sta<strong>di</strong> evolutivi legati a questo tipo<br />
<strong>di</strong> cerreta sono costituiti da cenosi a dominanza <strong>di</strong> prugnolo, rose, sanguinello, orniello, perastro<br />
e biancospino.<br />
In<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> intervento<br />
Si tratta <strong>dell</strong>e Cerrete più <strong>di</strong>ffuse a livello regionale e con buone potenzialità produttive; esse<br />
sono costituite in prevalenza da cedui a regime o raramente cedui invecchiati, localmente fustaie<br />
sopra ceduo e fustaie. Il mantenimento del governo a ceduo è possibile per la maggior parte dei<br />
soprassuoli a regime, in particolare nella forma tipica, nella var. con carpino nero e in quella con<br />
roverella, mantenendo anche le specie spora<strong>di</strong>che come riserve (varie rosacee). L'avviamento a<br />
fustaia, da realizzare prevalentemente con interventi misti <strong>di</strong> <strong>di</strong>radamento e conversione, è<br />
auspicabile nei soprassuoli invecchiati e nelle stazioni ove la ceduazione è poco remunerativa.<br />
Nelle fustaie meglio strutturate, ovvero quelle situate in stazioni <strong>di</strong> buona fertilità e nei giovani<br />
<strong>popolamenti</strong>, con densità piena, possono essere eseguite cure colturali (sfolli) e <strong>di</strong>radamenti<br />
prevalentemente liberi, a selezione massale dei can<strong>di</strong>dati. Per le fustaie adulte, l’obiettivo<br />
gestionale, dovrà essere la rinnovazione me<strong>di</strong>ante tagli successivi opportunamente adattati in<br />
funzione <strong>dell</strong>e con<strong>di</strong>zioni stazionali e vegetazionali.<br />
Interventi da evitare<br />
Sono da evitare la ceduazione sui <strong>popolamenti</strong> invecchiati, l'asporto dei portaseme <strong>di</strong> cerro, <strong>dell</strong>e<br />
altre querce e <strong>dell</strong>e specie spora<strong>di</strong>che e l'introduzione <strong>di</strong> specie non autoctone.<br />
Raccomandazioni per il mantenimento e miglioramento <strong>dell</strong>a bio<strong>di</strong>versità:<br />
Occorre favorire la mescolanza <strong>dell</strong>e specie arboree, in particolare ciavar<strong>dell</strong>o, aceri ed altre<br />
mesofile e preservare le specie arbustive, in particolare le rosacee minori.